La Sicilia è sicuramente una delle isole più belle al mondo, con il suo clima caldo, il cibo straordinario e soprattutto la storia che aleggia anche tra i vicoli più remoti, quindi ci siamo chiesti: è possibile vendere dalla Sicilia al resto d’Italia da remoto?
È possibile vendere dalla Sicilia al resto d’Italia da remoto? L’abbiamo chiesto ad AgentScout
La Sicilia è sicuramente una delle isole più belle al mondo, con il suo clima caldo, il cibo straordinario e soprattutto la storia che aleggia anche tra i vicoli più remoti, oggi questo territorio rappresenta una meta turistica ambita a livello internazionale. Ma se pensate che si tratti solo di una mera isoletta vi sbagliate! La Sicilia è molto attiva anche imprenditorialmente, quindi ci siamo chiesti: è possibile vendere dalla Sicilia al resto d’Italia da remoto? Per rispondere a questa domanda abbiamo interpellato AgentScout, una delle più importanti agenzie nazionali per la selezione del personale di vendita.
Dall’isola al continente
Siamo nel 1991, Rosario è un aspirante imprenditore di Gela. Il nostro protagonista ha studiato alla Sapienza di Roma, vissuto per diversi anni nel quartiere Africano della capitale e fatto un breve Erasmus in Spagna, per l’esattezza a Madrid. A differenza di molti suoi conterranei, ha tutte le carte in regola per vivere e seguire i suoi sogni, perché il suo atteggiamento mentale è sempre positivo e pragmatico, ma l’obiettivo focale del nostro protagonista è uno solo: fare impresa in Italia, anzi nel continente! Chi non ha sperimentato questa situazione, probabilmente non ha neppure una vaga idea di cosa significhi stare lontani dalla propria terra, dalla famiglia e dagli affetti più cari, ma Rosario si è fatto le ossa fin da giovane. Purtroppo nascere in un territorio bellissimo come la Sicilia, ma con diverse difficoltà lavorative, non è sicuramente la condizione migliore, soprattutto per chi vuole fare l’imprenditore. Il pallino di Rosaro però, è uno ed uno soltanto: vendere frutta al nord. Forse per molti di voi che sono originari di altre regioni, la frutta è qualcosa di secondario, ma un siciliano Doc non può fare a meno di mangiare i propri aranci, i fichi d’india e tutte quelle prelibatezze che il territorio siculo regala ogni anno. A differenza di quanto si crede, a Milano, c’è uno dei mercati ortofrutticoli più importanti in assoluto, arrivano infatti da tutto il territorio prodotti freschi pronti da smerciare. Rosario, armato di pazienza, si trasferisce quindi nel quartiere Corvetto del capoluogo e in pochi anni fonda la sua società; grazie ai rapporti con i produttori siciliani riesce a ritagliarsi la sua quota di mercato. Oggi il nostro protagonista è un imprenditore di successo e ha fondato diverse aziende, della logistica all’ittico, passando per le telecomunicazioni. Di contro, per realizzare i suoi sogni, ha dovuto rinunciare ad una delle cose più importanti: la famiglia.
Perché negli anni ottanta e novanta era impossibile fare business da remoto?
La nostra storia, per quanto possa essere bella ed avvincente, nasconde un finale amaro: l’imprenditore siciliano di successo per espandersi deve rinunciare ai suoi affetti. Se questa concezione era la regola fino ai primi anni duemila, oggi grazie alla tecnologia, alla ricerca di agenti di commercio ed ovviamente alle videoconferenze, le cose sono cambiate e non poco. Facciamo una breve analisi: fino a solo vent’anni fa, vivevamo in un epoca in cui per fare una telefonata da remoto, occorreva acquistare una tessera telefonica, i cellulari erano ancora per pochi eletti e le connessioni navigavano a 56k; praticamente il paleolitico. Un imprenditore desideroso di espandere i propri affari, doveva per ovvie ragioni sposarsi a livello territoriale. Poi nel tempo abbiamo assistito all’impensabile, soprattutto dopo il periodo Covid: video colloqui, vendite a distanza, contratti siglati con codici OTP, e posso andare avanti per ore ad elencarvi tutta l’innovazione che il mondo IT ci ha portato. Se negli anni ottanta era impossibile fare business da remoto per ovvie ragioni tecnologiche, oggi le cose sono cambiate fortemente, ma da dove partire per vendere dalla Sicilia al resto d’Italia?
Siciliani popolo di imprenditori!
Due settimane fa ero in un bar di Caltanissetta nella zona di Corso Umberto I, mi stavo facendo una birra con due amici, quando ad un certo punto sento un tale che dice: “Ormai su quest’isola non c’è futuro per le imprese!” Sinceramente mi sono imbestialito. Sempre troppo spesso sento gente parlare a sproposito del nostro tessuto imprenditoriale, senza avere neppure una vaga idea dei dati reali. Vi siete chiesti quante aziende ci sono in Sicilia? 451.000, quasi il 7% delle imprese di tutta Italia! E il tasso di natalità imprenditoriale a quanto si aggira? Intorno al 7,5% del mercato! E l’imprenditoria giovanile? Oltre il 9%! Allora direte voi: “Sì ma siamo arretrati sul piano dell’imprenditoria femminile..” Vi sbagliate anche in questo caso, perché raggiunge quasi il 25% delle aziende totali! I siciliani sono un popolo di imprenditori e lavoratori autonomi e non solo, hanno nel sangue concetti come la vendita porta a porta e i contratti di agenzia, basti pensare che ci sono oltre 21.000 venditori B2C su tutta l’isola. Davanti a questi dati non possiamo continuare a sminuire il nostro territorio, sognando fortuna chissà in quale palude del nord Italia, ma in tutto questo dove sta il Gap? Semplicemente nel reddito pro-capite.
Il Gap del reddito pro-capite siciliano
Se il reddito pro-capite del centro di Milano ammonta a 88.745 Euro, lo sapere quant’è il reddito pro-capite siciliano? Circa 17.286 Euro! Questo ci fa comprendere come per un’impresa che lavori bene, sia sempre più difficile posizionarsi su fasce di prezzo alte, in territori come la nostra isola. Purtroppo nonostante un comparto imprenditoriale interessante con un buon fermento, il mercato non risponde al meglio perché le possibilità sono ovviamente inferiori, rispetto ad altre zone dell’Italia. Ecco quindi che molti imprenditori si chiedono: ma se cerco agenti altrove ho la possibilità di colmare questo gap? Per rispondere a una domanda del genere, abbiamo chiesto la consulenza di AgentScout, primaria azienda italiana nell’ambito delle risorse umane per il reparto commerciale. Ma la domanda non si è soffermata solo a questo punto, bensì il nostro scopo è comprendere se è possibile vendere dalla Sicilia al resto d’Italia da remoto.
È possibile vendere dalla Sicilia al resto d’Italia da remoto?
Oggi le tecnologie ci sono, il mercato del lavoro ha una richiesta di consulenti commerciali ai massimi storici, e grazie alle agenzie specializzate è possibile creare delle reti di vendita che possono operare su tutto il territorio nazionale. Quindi, sulla base di questi concetti, è possibile vendere dalla Sicilia al resto d’Italia solo da remoto? Lo abbiamo chiesto ad Andrea de Matthaeis, Amministratore Delegato di AgentScout Italia.
“Fino a pochi anni fa avevamo pochissimi clienti siciliani, la credenza limitante che aleggiava nel sud Italia, era quella per cui senza un’unità locale al nord, diventava praticamente impossibile espandersi. Poi dopo il periodo Covid hanno iniziato ad arrivare tantissime richieste da piccole e medie imprese siciliane; una tra tutte la Sun Eco Power, società attiva nell’ambito del fotovoltaico e successivamente V.M.C., impresa operante nella messa a terra degli impianti. Queste organizzazioni, così come tante altre, ci hanno dimostrato che esiste un modello preciso per vendere dalla Sicilia al resto d’Italia, anche se solo da remoto. In primis occorre trovare dei procacciatori d’affari sui territori che vogliamo colpire, queste risorse ci supporteranno nella segnalazione costante di nuovi clienti. In seconda battuta sono essenziali degli strumenti di videoconferenza professionali, con la migliore connessione possibile, in modo da poter rimanere in contatto costantemente con i nostri venditori. Infine è essenziale dotarsi di un CRM che disponga al suo interno di un sistema per siglare contratti a distanza, mediante sistema OTP. Se abbiamo questi tre elementi e siamo bravi a coordinare gli stessi nel modo migliore, allora è possibile vendere dalla Sicilia al resto d’Italia, senza muoversi di un centimetro.”
Come abbinare i procacciatori d’affari e le videoconferenze
L’intervista all’amministratore delegato di AgentScout, ci ha fatto comprendere come a differenza di solo pochi anni fa, sia possibile operare dalla Sicilia al resto d’Italia con l’ausilio dei giusti collaboratori e la tecnologia a supporto. Ovviamente si aprono una serie di scenari e di domande importanti, una tra tutte è la seguente: “ma come faccio ad essere competitivo con i prezzi al nord?” Riflettiamoci qualche secondo: gli imprenditori siciliani sono abituati a dei mercati altamente concorrenziali, basti pensare a quante guerre sul prezzo devono fare nell’edilizia. Al nord (come abbiamo detto) esistono zone dove il reddito pro capite è molto più alto, ecco quindi che è possibile inserire un sovrapprezzo sui prodotti erogati, per tenere conto delle spese di vitto e alloggio. Per le società di servizi invece questo problema non si pone proprio, province come Catania sono diventate la nuova Silicon Valley italiana, con un crescente fermento di imprese in ambito IT. Ecco quindi che usare strumenti digitali per scegliere il procacciatore d’affari giusto e in parallelo dotarsi di software per le videoconferenze in modo da tenere vivi i rapporti, è sicuramente la strategia più efficace. Il nostro agente di vendita sul territorio si occuperà di reperire nuovi clienti, noi grazie agli strumenti digitali avremo la possibilità di mantenere attivi i rapporti con la nostra rete di vendita e la clientela, inoltre grazie ai moderni CRM potremo stilare contratti direttamente tramite internet. Come indicato da AgentScout, questo modello è ormai utilizzato da centinaia di imprese siciliane, che scelgono di espandersi sul territorio senza andare a costruire costose unità locali su altre regioni, riducendo così i costi fissi di gestione.
Può la Sicilia diventare la nuova Lombardia?
Vogliamo salutarvi con un’ultima domanda interessante quanto provocatoria: può la Sicilia diventare la nuova Lombardia? Se nel corso degli anni abbiamo assistito a un costante divario tra nord e sud, oggi la situazione sta cambiando. Da un lato le imprese siciliane stanno vivendo una fase di espansione, trainata soprattutto dalla crescente digitalizzazione unita allo sviluppo di reti vendita nazionali. Dall’altro, soffre ancora di un tasso di disoccupazione elevato, in particolare tra i più giovani, e di una persistente carenza di infrastrutture. La grande sfida sarà quindi quella di trovare mercato fuori dai confini geografici, portando nuova ricchezza in patria! So che può sembrare una frase patriottica, ma è proprio mediante questo modello, che sarà possibile sfruttare le opportunità che ci offrono i mercati globali. Un grazie speciale per la realizzazione di questo articolo va ad AgentScout, per averci fornito tanti spunti interessanti.
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Redazione TeleNicosia.it fondata nel luglio del 2013. La testata è iscritta al Tribunale di Nicosia al n° 2/2013.
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