Nelle aree ex Tecnoplastica ed ex Minghetti a Trento nord, alla rotatoria del Bren Center, il gruppo Paterno ha in programma un maxi investimento da 50 milioni di euro. Nell’area di circa tre ettari, acquistata sei anni fa, troverebbe posto prima di tutto il nuovo Eurobrico di Trento, uno store da 7.000 metri quadri, il più grande della catena di bricolage che ne conta una trentina in regione, Veneto, Friuli e Lombardia, dove confluirebbe l’attuale vicino punto vendita. Ma l’idea che è maturata è realizzare lì il nuovo quartier generale del gruppo, ora a Castel Ivano e all’Interporto: un complesso che occuperà 5.000 metri quadri di uffici, con una palestra da mille metri al servizio dei dipendenti, per un gruppo che occupa 800 persone e sta arrivando ai 200 milioni di euro di giro d’affari. Previsto inoltre un ristorante completo da 1.000 metri quadri con servizio bar. Infine, ma non per importanza, la realizzazione dello studentato, sul quale il gruppo si era già fatto avanti nelle gare bandite dal Ministero dell’Università. Sarà una struttura da 5.000 metri quadri, con cinque piani fuori terra, dove troveranno posto 210 stanze oltre al piano terra, sale studio, servizi. Tutte le strutture, dal piano fuori terra, saranno in legno, ovviamente a cura dell’azienda specializzata del gruppo, la Xlam Dolomiti. L’impostazione green viene confermata dai sistemi ad alto risparmio energetico, con impianto fotovoltaico e pompa di calore alimentata dal fotovoltaico. Il progetto ha avuto una lunga gestazione nell’interlocuzione con il Comune, ma ora sembra che si arrivi al passaggio decisivo.
Con questa maxi operazione del gruppo Paterno, i nuovi centri commerciali in apertura, in costruzione o in progetto in città arrivano ad un investimento complessivo di 150 milioni di euro. Oltre a Paterno, c’è il nuovo polo Conad a Trento sud, nell’area ex Gambarotta acquisita dalla cooperativa di dettaglianti Dao, dove è previsto anche un piccolo quartiere residenziale: totale 70 milioni (vedi a fianco). Il nuovo Conad a Trento nord, alla rotatoria di via Maccani, rientra nel progetto di Dolomiti Building (Seac-Paterno) da 12 milioni. Al Makkani Center della Mak, 15 milioni investiti, i negozi stanno ormai aprendo (vedi sotto). E questo considerando solo le iniziative maggiori.
Il progetto del gruppo Paterno rientra in un riposizionamento delle filiali principali di Eurobrico. Ad Arco viene realizzato il nuovo Green Center, demolendo e ricostruendo quello attuale sopraelevato e ampliato a 4.000 metri quadri, per 10 milioni di investimento. A Rovereto Eurobrico si sposta all’ex Siric, dove verrò realizzato un punto vendita da 5.000 metri. Per quanto riguarda le Masere di Lavis, il gruppo smentisce la rinuncia all’insediamento a causa della possibile concorrenza della Tecnomat (Leroy Merlin), la catena francese di materiali edili che potrebbe arrivare nell’area 5 Comuni (Il T di ieri in pagina di Lavis). Eurobrico, come Conad e Eurospin, aprirà alle Masere sul proprio immobile, previsto di 2.000 metri quadri, costruito tutto in legno e green. I lavori potrebbero partire l’anno prossimo. La partita con il concorrente francese è aperta.
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