La truffa consiste nel sostituire il vero numero del chiamante con uno attendibile: in Liguria un 60enne ha spostato i soldi dal suo conto corrente dopo aver ricevuto una doppia chiamata, dai carabinieri e dalla sua banca, ovviamente entrambe contraffatte. Che contromisure si stanno tentando
La tecnica dello spoofing è utilizzata dai criminali informatici e dai truffatori per portare a termine attacchi al patrimonio, anche di ragguardevoli entità, ai danni di vittime alle volte designate, alle volte casuali. Consiste nel falsificare l’ID Chiamante del numero del truffatore con uno altrimenti attendibile.
I casi si moltiplicano: di recente un uomo di 60 anni, di Genova, è stato truffato per ben 39mila euro. Era stato convinto dai malviventi con due telefonate, di aver subito una violazione al proprio conto corrente. La prima telefonata è stata effettuata mascherando il numero con quello dei Carabinieri. Con l’impiego dell’ingegneria sociale, i malviventi hanno fatto credere alla vittima di essere agenti delle forze dell’ordine e che vi fosse in atto una violazione al proprio conto corrente. La seconda telefonata, con le medesime tecniche della prima, vedeva i criminali impersonare un fantomatico dipendente della sezione anti-frode della banca della vittima.
Lo spoofing da anni è l’incubo di utenti e compagnie, per via dell’efficacia e dei milioni di dollari e di euro che nel tempo ha portato nelle tasche dei truffatori di tutto il mondo. L’ingegneria sociale, fa il resto. La progressiva implementazione dell’AI cerca di limitare i danni. Ad esempio, in Gran Bretagna, l’AI Daisy impersona una nonnina che risponde alle chiamate al posto dell’utente. Lo scopo è quello di far perdere tempo ai truffatori: più questi stanno al telefono, meno potranno tentare altri colpi.
La nonna artificiale è stata creata per far fronte ad un annoso problema, che vede 7 britannici su 10, secondo i dati di Virgin Media O2, presi di mira dai criminali informatici e truffatori. L’AI-nonna è in grado di far perdere tempo fino a 40 minuti anche ai più caparbi malviventi, attraverso conversazioni senza senso e la fornitura di dati falsi. Potrà rispondere alle telefonate rivolte ai bersagli più esposti a questo tipo di truffe.
Daisy prende ispirazione da una abitudine chiamata scambaiting, che consiste proprio nel far perdere tempo ai truffatori.
Di recente, Agcom si è mossa per contrastare le truffe effettuate con la tecnica dello spoofing. Lo scorso 13 novembre infatti, l’Autorità ha avviato una consultazione pubblica per introdurre nuove misure di contrasto alle frodi telefoniche e al telemarketing selvaggio che adoperano questo metodo. La consultazione servirà a raccogliere opinioni e suggerimenti dai vari operatori del settore, con l’obiettivo di definire una regolamentazione efficace e condivisa. Di recente, Tim è stata multata perché ha consentito a società estere non autorizzate di utilizzare numeri geografici assegnati a soggetti operanti in Italia. Questi numeri geografici sono utilizzati per scopi che possono includere attività fraudolente o telemarketing illegittimo. Gli impegni assunti da Telecom Italia Sparkle prevedono l’implementazione di misure di monitoraggio dei partner, per evitare che queste pratiche si ripetano.
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