Tra le novità introdotte dal Decreto Sostegni, è presente anche il condono delle cartelle esattoriali. Per aiutare le imprese e i cittadini in tempi di crisi economica, infatti, il Governo ha previsto lo stralcio dei debiti insoluti (pace fiscale). Ciò significa che sono stati cancellati i carichi affidati agli Agenti per la Riscossione esattoriale, iscritti a ruolo tra il 1°gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010 e di importo residuo fino a 5 mila euro. Vediamo nel dettaglio cos’è e come funziona la rottamazione delle cartelle esattoriali.
INDICE:
Come si possono pagare le cartelle esattoriali?
La cartella di pagamento o esattoriale è l’atto inviato ai contribuenti dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione per il recupero dei crediti vantati dagli enti creditori.
La cartella riporta diverse informazioni:
- l’importo totale da saldare e gli enti che l’hanno richiesto,
- il dettaglio degli importi a debito,
- la remunerazione e le spese di notifica di competenza dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Se il pagamento del debito si effettua oltre la scadenza indicata nella cartella notificata, l’importo da saldare dovrà essere aggiornato. A questo, infatti, bisogna aggiungere anche gli interessi di mora previsti dalla legge e maturati giornalmente sulle somme dovute dalla data di notifica fino a quella del pagamento. La misura degli interessi di mora dovuti per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo è indicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Le cartelle per i ruoli affidati dal 1° luglio 2017 possono essere pagate tramite il bollettino RAV ad esse allegato. Si può effettuare il pagamento online sul sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, con l’app Equiclick, sull’home banking del proprio istituto di credito, gli sportelli, i tabaccai abilitati, ecc.
Cosa vuol dire rottamare?
In generale, quando parliamo di rottamazione delle cartelle esattoriali, intendiamo una misura fiscale che consente l’estinzione dei debiti con l’erario evitando il pagamento di sanzioni sulle somme dovute, oltre al pagamento degli interessi di mora. Tuttavia, per capire il funzionamento della rottamazione delle cartelle esattoriali è necessario avere chiara l’intera evoluzione della disciplina normativa dal 2016 fino ad oggi.
La rottamazione delle cartelle esattoriali è stata prevista per la prima volta dal decreto legge n. 193/2016, il quale aveva introdotto la possibilità per i contribuenti di beneficiare di una definizione agevolata per carichi compresi tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2016.
Dopo tale decreto, considerato la “prima Rottamazione”, è intervenuto il decreto legge n. 148/2017 con la “Rottamazione-bis”, che ha permesso anche a chi non era riuscito ad accedere alla precedente rottamazione o non era riuscito a pagare le rate di poterlo fare. Completa il quadro la “Rottamazione-ter”, introdotta dal decreto legge n. 119/2018, ovvero la Definizione agevolata 2018 per coloro che hanno debiti dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.
Vorresti scoprire se hai delle cartelle esattoriali in corso?
Se vuoi sapere non solo se hai debiti con Equitalia, ma anche se ci sono procedure in corso, puoi conoscere queste informazioni con l’Estratto conto Equitalia:
Estratto conto equitaliaRichiedilo qui
Si tratta di un documento ufficiale che certifica la posizione debitoria di una persona, fisica o giuridica, e le procedure in atto svolte dall’ente di riscossione come iscrizioni a ruolo, cartelle esattoriali, rateizzazioni e solleciti di pagamento.
Come funziona la rottamazione delle cartelle esattoriali nel 2021?
Lo stralcio delle cartelle esattoriali ha comportato la cancellazione di tutti i debiti iscritti a ruolo tra il 1°gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 di importo residuo fino a 5 mila euro. Dato che una cartella potrebbe contenere più debiti iscritti a ruolo, è possibile che si annulli un’intera cartella di valore superiore a 5mila euro, le cui singole voci rientrano nella partita del condono.
In base al reddito imponibile nel 2019 non superiore a 30mila euro, quindi, si può cancellare il singolo carico che (il 23 marzo 2021) ha un importo fino a 5mila euro. Allo stesso modo, si possono cancellare gli altri carichi a ruolo di importo inferiore ai 5mila, anche se il totale dei debiti indicati nella cartella supera i 5mila.
I requisiti
Vediamo di seguito chi può beneficiare del nuovo condono:
- le persone fisiche che hanno percepito, nel 2019, un reddito imponibile inferiore a 30mila euro,
- le imprese che hanno percepito, nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, un reddito imponibile inferiore a 30mila euro.
Saranno cancellati, per di più, anche gli importi presenti nei piani in corso di pagamento per la rottamazione ter ed il saldo e stralcio. Infine, le persone fisiche che hanno presentato il modello Redditi 2020 per il 2019 possono verificare l’importo (non oltre i 30mila euro) nel «reddito imponibile».
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