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Con l’estate che avanza, si avvicina sempre più il periodo della dichiarazione dei redditi. E’ proprio in questo periodo che molti contribuenti si chiedono cosa devono dichiarare e cosa no, soprattutto quando si tratta di redditi, attività ed investimenti detenuti all’estero.

Tra le tante incertezze, quella che attanaglia molti di loro riguarda il conto Paypal che, come sappiamo, risulta essere un conto corrente detenuto all’estero, quindi facilmente soggetto al monitoraggio fiscale.

Se non hai piena conoscenza della materia, molto probabilmente non sai di cosa stiamo parlando. Si parla di monitoraggio fiscale, ai fini evitare casi di evasione, quando l’Agenzia delle Entrate stabilisce tutto quello che, pur essendo detenuto all’estero, deve essere dichiarato in Italia con conseguente pagamento  delle tasse nel nostro paese.

Nel modello Redditi, infatti, c’è un apposito campo denominato quadro RW dove devono essere indicati tutte le attività, gli investimenti e gli immobili detenuti fuori dal nostro paese.

Quali sono le attività estere da dichiarare

Qualsiasi persona fisica residente in Italia, ai fini del monitoraggio fiscale, deve compilare il quadro RW del Modello Redditi indicare tutti gli investimenti detenuti all’estero e qualsiasi attività finanziaria estera a titolo di proprietà o altri diritto reale, senza prendere in considerazione la modalità con la quale queste attività siano stati acquisiti.

Se detiene queste attività sei tenuto a versare l’Imposta sul valore degli immobili all’estero (IVIE) e l’Imposta sul valore dei prodotti finanziari dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero (IVAFE).

Se invece detieni depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero cui valore totale non è superiore a 15mila Euro, non sei soggetto al monitoraggio fiscale e quindi non devi assolutamente dichiarare nulla.

Se hai conti e attività che superano questa soglia hai il dovere di indicare la cifra degli investimenti e delle attività detenute all’estero durante un determinato periodo d’imposta (in questo caso il 2018). Tale obbligo esiste anche quando, durante un il periodo d’imposta, tu abbia proceduto al disinvestimento totale delle attività e degli investimenti.

Il quadro RW non deve essere compilato quando le attività finanziarie e patrimoniali vengono gestite da intermediari residenti o comunque quando il contratto dell’investimento è stato concluso proprio da questi soggetti. O ancora quando i redditi derivanti da queste attività sono state già assoggettati a ritenuta o imposta sostitutiva dagli intermediari stessi.

Pertanto, se vuoi evitare di compilare il quadro RW, come puoi capire, è meglio affidarti ad un intermediario che detenga le attività per te.

Quando non sei soggetto al monitoraggio fiscale?:

  • se presti lavoro all’estero per lo Stato italiano, oppure presti lavoro all’estero presso organizzazioni internazionali cui fa parte anche l’Italia e quindi la residenza in Italia viene stabilita sulla base ad accordi internazionali ratificati;
  • se presti lavoro all’estero in via continuativa però in zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi, facendo riferimento ad investimenti ed attività estere di natura finanziaria possedute nel Paese in cui svolgono la propria attività lavorativa.

L’esonero è previsto solo ed esclusivamente quando l’attività viene svolta in maniera continuativa durante il periodo d’imposta; a condizione però che, entro 6 mesi dalla chiusura del rapporto di lavoro con il paese estero, tu non sia più in possesso delle attività.

Se questo non avviene, quindi non hai portato in Italia tutte le attività estere oppure non le hai dismesse, sei soggetto al monitoraggio fiscale quindi alla compilazione del quadro RW.

Quando non si è esonerati da monitoraggio fiscale, hai sempre l’obbligo di compilazione della dichiarazione dei redditi esteri sia di natura finanziaria che patrimoniale. Se i redditi e le attività sono cointestati o in comunione, sei tenuto alla compilazione del quadro RW tu e l’altro soggetto intestatario.

L’obbligo di compilazione del quadro RW sussiste anche nel caso in cui le attività estere di natura finanziaria o gli investimenti esteri siano posseduti dal contribuente per il tramite di interposta persona (ad esempio effettiva disponibilità di attività finanziarie e patrimoniali formalmente intestate ad un trust residente o non residente).

Perché dichiarare il Conto Paypal

Una cosa molto importante che riguarda la compilazione del quadro RW riguarda il conto Paypal. Questo perché? Perché sotto questo aspetto vi era molto incertezza, nel seno che non vi era chiaro se tale conto dovesse essere inserito nel quadro RW o meno.

Chiariamo subito una cosa, il conto Paypal è a tutti gli effetti un istituto finanziario estero, con sede in Lussemburgo. Proprio per questo, tutto il denaro che viene detenuto all’interno di questo conto corrente è soggetto a monitoraggio fiscale.

Ciò significa che, come tale, il conto Paypal dovrà essere considerato come un qualsiasi conto corrente estero. Pertanto, prima di affrettarti a dichiarare dovrai prima verificare se supera o meno i limiti indicati per essere dichiarato. Ovviamente, se non supera quei limiti, non sarai tenuto a nessuna indicazione nel quadro RW.

Quali sono i limiti del Conto Paypal affinchè non si debba compilare il quadro RW (monitoraggio Fiscale)?

I limiti da tenere in considerazione sono:

  • valore massimo del conto Paypal raggiunto durante l’anno
  • giacenza media del conto Paypal raggiunta durante l’anno.

Pertanto, se il valore massimo si attiene al di sotto della soglia dei 15mila Euro, mentre la media giornaliera non supera i 5mila Euro, non scatta in nessun modo il monitoraggio fiscale.

Per la dichiarazione, qualora sei soggetto a monitoraggio, devi pagare l’imposta da 34,20 Euro sul valore dell’attività finanziaria che detieni all’estero e compilare il quadro RW del modello Redditi.

Se sei soggetto a monitoraggio e non procedi alla compilazione, sarai sanzionato con multa base è di 258 Euro, ma solo se ti metti in regola entro 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi. Altrimenti aumenta.

Qualora uno di questi due limiti viene superato, devi procedere alla compilazione del quadro RW, onde evitare di finire sotto la lente del Fisco.

Se utilizzi il conto Paypal per ricevere i guadagni ottenuti on line, tramite attività via web, è necessario utilizzare il modello Redditi per la dichiarazione e pagare le imposte mediante modello F24.

Questo se si è in possesso di partita IVA, perché se non si è in possesso di partita IVA e non si supera la soglia dei 5mila Euro, è possibile utilizzare il modello 730 e compilare la voce redditi diversi. Sarà compito poi del sostituto d’imposta detrarre le maggiori imposte.

Alla luce di tutto ciò, quello che consigliamo è quello di far verificare, ad un professionista esperto in materia, s’è necessaria o meno la compilazione del  quadro RW. Anche se, sappiamo che, il conto PayPal viene utilizzato soprattutto per acquisti on line, quindi difficilmente verranno superati quei limiti.

Come funziona il conto PayPal

Oggi giorno si fanno sempre più acquisti on line e, molto spesso, per evitare di imbarcarsi in brutte situazioni vengono utilizzati dei circuiti che sono estremamente affidabili. Uno di questo è il circuito Paypal che trae il suo maggior successo dal fatto che:

  • non è necessario condividere gli estremi della carta di credito al momento dell’acquisto;
  • la creazione dell’account è del tutto gratuita e si possono effettuare acquisti senza pagare nemmeno un centesimo in più rispetto al prezzo originario del prodotto o servizio acquistato.

Se vuoi aprire un conto basta solo andare sul portale ufficiale di PayPal ed effettuare la registrazione e poi devi scegliere il tipo di conto da aprire:

  • Conto per uso personale per gli acquisti on line;
  • Conto business per l’invio e la ricezione di denaro, adatto per chi lavora su internet perché commercia in maniera molto sicura.

PayPal chiede come dati: nome, cognome, indirizzo e numero di telefono, e si impegna a tenere riservati questi dati e, solo dopo aver accettato tali condizioni, viene data la possibilità di proseguire.

Puoi scegliere di collegare all’account il conto bancario, una carta di credito o una prepagata. Qualsiasi tipo di conto o carta viene collegata, al beneficiario, non saranno mai comunicati i propri dati. Quindi per effettuare il collegamento dell’account per poter effettuare e ricevere pagamenti bisogna indicare il numero e dei dati della carta di credito.

Questa operazione è da fare solo una volta perché poi, devi solo indicare la mail e la password, il sistema farà tutto in automatico, riconoscendo i dati necessari per effettuare gli acquisti.

Pertanto per attivare il sistema occorre andare sul sito dove si intende fare l’acquisto e digitare il pagamento tramite PayPal e sarà il sistema in automatico a procedere all’operazione.

Come vedi, parliamo di un conto, molto protetto e sicuro, che ti aiuterà a sfuggire da ogni fregature on line. Però è sempre tenere presenti i limiti di soldi tenuti, perché anche questi vanno dichiarati.

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