Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Non sempre la prosecuzione dell’attività nel concordato costituisce «continuità aziendale»: il Codice della crisi prevede anche casi di flussi della continuità nell’ambito di piani liquidatori, ai quali dovrebbe applicarsi la disciplina del concordato liquidatorio, con qualche correttivo.

Una delle principali novità della riforma del diritto concorsuale è la netta distinzione tra concordati liquidatori e concordati in continuità, con un regime penalizzante per il primo tipo (apporto esterno con incremento dell’attivo di almeno il 10% e pagamento ai chirografari non inferiore al 20 per cento). Netto invece il favor per i piani con continuità aziendale, senza percentuali minime.

La classificazione nell’una o nell’altra categoria determina quindi un trattamento molto diverso delle proposte fatte ai creditori, tra cui la possibilità di distribuire il surplus derivante dalla continuità secondo il criterio di priorità relativa e non assoluta (salvi i diritti dei lavoratori). È allora molto importante il definire correttamente il criterio per distinguere le due fattispecie.

Come molti commentatori hanno sottolineato, l’articolo 84, comma 3, codifica l’orientamento della Cassazione, ammettendo la continuità indiretta (mediante affitto o cessione dell’azienda) e sancendo che basta «una componente di qualsiasi consistenza di prosecuzione dell’attività aziendale» (Cassazione 734/2020).

Vi sono però due disposizioni che sembrano ammettere la prosecuzione dell’attività anche nel concordato liquidatorio: l’articolo 95, comma 2, che consente il completamento delle commesse pubbliche «anche nell’ipotesi in cui l’impresa sia stata ammessa al concordato liquidatorio»; e l’articolo 99, comma 1, che ammette i finanziamenti prededucibili quando è prevista la continuità «anche se unicamente in funzione della liquidazione». Non pare che tali disposizioni si riferiscano al caso ovvio, del debitore che conserva la gestione interinale prima della vendita dell’azienda: in tal caso, infatti, si tratterebbe pur sempre di un concordato in continuità, seppur indiretta.

Gli articoli 95 e 99 del Codice della crisi parlano, invece, di piani che restano liquidatori, nei quali tuttavia l’attività prosegue. È allora necessario tracciare una chiara distinzione tra piani liquidatori e piani con continuità.

Un criterio ragionevole pare quello fondato su sopravvivenza o disgregazione dell’organismo aziendale: ritenendo liquidatori quei piani in cui la prosecuzione dell’attività (o di singole commesse) non siano destinate alla conservazione del complesso produttivo, ma a limitare il danno economico della sua disgregazione.

Si possono fare vari esempi, in aggiunta al caso – espressamente previsto – di appalti pubblici in corso (facilmente estensibile in via analogica a commesse private):

– gli impianti (ad esempio un altoforno o un fotovoltaico) che possono spegnersi solo in modo graduale;

– nella moda, un’azienda destinata alla chiusura (magari per cedere solo il marchio) potrebbe avere, all’ingresso in procedura, una stagione in consegna, una in produzione e la terza con il campionario già fatto.

La qualificazione di simili piani come liquidatori puri porta a concludere che in tali procedure non sarebbero ammesse le ristrutturazioni trasversali, né la distribuzione secondo la priorità relativa, e si applicherebbero i limiti di incremento dell’attivo e soddisfazione minima. Il piano dovrebbe però illustrare i flussi attesi dalla continuità, come richiesto dall’articolo 87 comma 1 lettera f); il professionista (articolo 87 comma 3) non dovrà attestare che il piano impedisce o supera l’insolvenza, ma dovrà comunque confermare la sostenibilità di quei flussi.

Nei casi dubbi, non potendo basarsi sul criterio di prevalenza dei flussi, probabilmente giocherà un ruolo determinante il fattore tempo: potranno dirsi in continuità solo in piani che estendono la prosecuzione dell’attività per almeno 12 mesi dall’omologa, secondo il termine è previsto dalla definizione di crisi di cui all’articolo 2 lettera a) del Codice.

Se si vuole adottare un approccio più rigoroso, si può far riferimento alla durata minima di 24 mesi prevista per il contratto concluso con l’assistenza dell’esperto (articolo 23 comma 1 lettera a).

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui