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Nuova mobilitazione per chiedere lo stop alle nuove ingiunzioni di pagamento per cartelle di bonifica arretrate che stanno arrivando in questi giorni nelle case dei contribuenti. E al tempo stesso reclamare l’apertura del tavolo di crisi alla presenza del presidente della Regione Michele Emiliano.
Sit-in in prefettura
Stamattina intorno alle 11 davanti alla Prefettura di Lecce, sindaci, consiglieri comunali e regionali e rappresentanti di associazioni si daranno appuntamento per mettere in atto un sit-in di protesta «contro un tributo ingiusto legato alle cartelle di bonifica».
«Ci ritroveremo ancora una volta per chiedere un intervento istituzionale per fermare le nuove richieste di pagamento e arrivare ad una soluzione. A sua eccellenza il prefetto consegneremo un nuovo documento in cui facciamo presenti le nostre rimostranze e lo solleciteremo ad aprire un tavolo di crisi alla presenza di Emiliano», spiega Salvatore Perrone, consigliere comunale di Collepasso che guida un comitato di protesta spontaneo al quale hanno aderito lo scorso mese di settembre tanti sindaci della provincia di Lecce, ed è affiancato dal sindacato delle partite Iva nazionali, dal garante del consumatore e altri rappresentanti istituzionali anche della provincia di Brindisi.
Una società di recupero crediti in queste settimane – fanno sapere dal comitato – «sta inviando delle ingiunzioni di pagamento per le annualità 2014-15-16 nelle quali vengono dati 60 giorni di tempo ai cittadini per poter pagare».
E per questo è forte il disappunto che il consigliere Perrone manifesta: «La Regione Puglia non si deve nascondere dietro la Corte dei Conti per fare cassa per servizi mai erogati e, a nostro avviso, deve sospendere queste ingiunzioni di pagamento in attesa dell’esito del tavolo nazionale che lo stesso ente regionale ha aperto.
Al sit-in saranno presenti alcuni firmatari della lettera inviata il mese scorso alla Regione in cui si chiedono una serie di iniziative, tra le altre l’annullamento delle «richieste di pagamento dei contributi consortili in attesa di verifica del Piano di classifica approvato dai vari consorzi, la cessazione dell’esperienza commissariale e il ripristino degli organi collegiali di base per garantire la partecipazione democratica».
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