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Buone notizie per gli agricoltori italiani ed europei: la Commissione Ue ha deciso di prorogare per 6 mesi, fino a fine 2024, gli aiuti di stato per i settori dell’agricoltura e della pesca, per “affrontare le persistenti perturbazioni del mercato”. Una decisione che, spiega una nota della Commissione, consente agli Stati membri di fornire aiuti di importo limitato alle imprese attive in questi settori per altri sei mesi, fino al 31 dicembre 2024, e concederà agli Stati membri più tempo per attuare le misure di sostegno, se necessario. La proroga non comprende, però, un aumento dei massimali fissati per gli importi limitati degli aiuti. Gli Stati membri continueranno pertanto a poter fornire alle imprese colpite dalla crisi o dalle conseguenti sanzioni e controsanzioni, anche da parte della Russia, fino a 280.000 euro per il settore agricolo e fino a 335.000 euro per i settori della pesca e dell’acquacoltura. 
“Con l’adeguamento odierno del quadro temporaneo di crisi e di transizione, la Commissione dimostra ancora una volta la sua capacità di agire rapidamente e di concedere agli Stati membri più tempo per fornire il sostegno necessario per aiutare gli agricoltori e i pescatori che si trovano ancora ad affrontare sfide specifiche a causa delle perturbazioni del mercato causate dalla guerra della Russia in Ucraina. Allo stesso tempo, gli strumenti temporanei in materia di aiuti di Stato devono essere limitati per far fronte a specifiche esigenze di crisi. È quindi una buona notizia che altri elementi del quadro saranno gradualmente eliminati come previsto, perché non sono più necessari. Si tratta di un segnale positivo della ripresa in corso dell’Europa, dopo le crisi che abbiamo dovuto affrontare. Inoltre, alla luce delle pressioni inflazionistiche degli ultimi anni, la Commissione sta avviando una revisione del regolamento de minimis agricolo, attualmente in scadenza nel 2027. Il presente regolamento può essere utilizzato dagli Stati membri per fornire un sostegno di modesta entità agli agricoltori in modo rapido e flessibile”, ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza.
“Grazie al lavoro del Governo Meloni, la Commissione europea ha adottato oggi una modifica del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato per continuare a sostenere i settori dell’agricoltura e della pesca, fondamentali per lo sviluppo economico e la tutela della nostra identità culturale. Una flessibilità necessaria, più volte auspicata, per sostenere gli agricoltori e le produzioni nazionali”, ha commentato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “Si tratta di uno dei punti evidenziati dall’Italia nel documento strategico che ho presentato in Agrifish sulla revisione della Pac e poi richiamato dal Consiglio Europeo nelle sue conclusioni. È nostra intenzione fare provvedimenti in favore del mondo dell’agricoltura, della produzione e della pesca e affrontare con puntualità questi temi, sia in Italia che in Europa”, ha concluso il Ministro che, tra le altre cose, lunedì 6 maggio, nella tarda serata, dopo il previsto Consiglio dei Ministri, presenterà il nuovo Dl Agricoltura. 
Tra le organizzazioni agricole, invece, arriva il commento della Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui la proroga è una “boccata d’ossigeno. Sulle spalle del comparto agricolo pesano ancora debiti importanti che, dalla pandemia ad oggi, hanno compromesso produttività e crescita, tra interessi sugli investimenti, costi delle materie prime, inflazione ed emergenza climatica. A repentaglio la tenuta reddituale delle imprese che, inevitabilmente, contano su moratorie significative e per le quali – come richiesto da Cia – sarebbe stata più efficace una proroga degli aiuti fino a giugno 2025”. Ma Cia guarda con interesse anche alla revisione, da parte della Commissione Ue, del regolamento agli aiuti de minimis nel settore agricolo, che esenta dal controllo quelli di piccola entità (fino a 20.000 euro per beneficiario e su tre anni, 25.000 euro per gli Stati membri con registro centrale). “È necessario un rapido intervento sui livelli affinché il de minimis non si configuri, definitivamente, come un ostacolo alla ripresa economica del comparto e, soprattutto, rispetto al perdurare delle grandi emergenze”.
Positivo anche il commento di Coldiretti, che rivendica la proroga come “risultato delle mobilitazioni che hanno portato migliaia di agricoltori a manifestare pacificamente a Bruxelles per difendere un settore “strangolato” dalla burocrazia e dall’aumento costante dei costi di produzione mentre sono crollati i prezzi agricoli. Già a febbraio avevamo indicato come necessaria questo tipo di flessibilità sugli aiuti di stato per arrivare a una moratoria dei debiti delle imprese agricole”, ricorda il presidente Ettore Prandini.


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