Nella Sala Brigida di Palazzo Marino, è stato presentato in anteprima il progetto Intrecci. All’evento hanno partecipato l’assessora al Decentramento, Quartieri e Partecipazione, Servizi Civici e Generali del Comune di Milano, Gaia Romani, il presidente della Fondazione Grana Padano ETS, Giuseppe Saetta, il presidente del Consorzio tutela Grana Padano, Renato Zaghini, Padre Stefano Zanolini, abate di Chiaravalle, e l’architetto Emanuele Filoni, responsabile del progetto di restauro.
Un progetto per salvaguardare l’Abbazia
Intrecci è una nuova iniziativa di fundraising nata per creare una rete di sostenitori privati con l’obiettivo di conservare e salvaguardare l’Abbazia di Chiaravalle, finanziando gli interventi di restauro più urgenti. Tra questi, il recupero della copertura della chiesa abbaziale, danneggiata dalle recenti precipitazioni che hanno aggravato le infiltrazioni, rischiando di compromettere le strutture portanti e il patrimonio decorativo.
I fondi necessari per questi interventi ammontano a 550.000 euro. La raccolta sarà gestita direttamente dalla Comunità monastica e i contributi saranno interamente destinati al restauro.
Art Bonus: un sostegno fiscale per i donatori
Grazie all’Art Bonus, imprese, privati ed enti non commerciali potranno usufruire di un credito d’imposta pari al 65% dell’importo donato, incentivando così la partecipazione a questa importante iniziativa. Questo strumento rappresenta un’opportunità concreta per sostenere il patrimonio culturale e storico della città.
Unire pubblico e privato per un bene comune
Giuseppe Saetta, presidente della Fondazione Grana Padano ETS, ha dichiarato: “L’impegno per valorizzare e far conoscere l’Abbazia di Chiaravalle, la sua storia e il suo legame con il territorio è uno dei nostri principali obiettivi. Vogliamo sensibilizzare e coinvolgere privati in una partnership duratura, restituendo alla città un bene comune. Intrecci è aperto a tutti coloro che si sentono legati a questo luogo e desiderano supportarlo. Inoltre, rappresenta un’occasione per le imprese di partecipare attivamente alla vita dell’Abbazia, promuovendo i propri obiettivi ESG e di Corporate Social Responsibility”.
Anche l’assessora Gaia Romani ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “Questa iniziativa mira a rigenerare e valorizzare un gioiello inestimabile per Milano. Parallelamente, l’amministrazione comunale e il Municipio 5 stanno lavorando alla candidatura di Chiaravalle e della sua Abbazia a Patrimonio dell’Umanità Unesco. È significativo che pubblico e privato uniscano le forze per un progetto così ambizioso”.
Il simbolo del nodo: un intreccio di significati
L’immagine simbolo del progetto è la colonna ofitica, o “annodata”, del chiostro dell’Abbazia. Padre Stefano Zanolini ha spiegato: “La scelta del nodo richiama la simbologia medievale, evocando la circolarità, l’intreccio e la vita comunitaria che sono il fondamento dell’Abbazia di Chiaravalle”.
Il progetto Intrecci rappresenta non solo un intervento di restauro, ma anche un’opportunità per rafforzare i legami tra comunità, istituzioni e imprese, valorizzando un patrimonio di inestimabile valore storico e culturale.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui