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L’Inps anche per il 2024 concede, a domanda, il mutuo agevolato destinato ai dipendenti pubblici. Quale può essere l’importo del mutuo e quale la durata? I requisiti per accedere limitano l’accesso a questa speciale tipologia di finanziamento solo a determinate categorie, e non basta essere solo un dipendente pubblico per ottenerlo.

Il primo requisito richiesto, in ogni caso è quello di essere un dipendente pubblico con contratto a tempo indeterminato oppure un pensionato iscritto alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, con anzianità di iscrizione e contribuzione di almeno un anno.

Il Mutuo Inps può essere richiesto anche per acquistare o ristrutturare l’immobile, ma anche in questo caso i requisiti richiesti sono molto stringenti.

Il Mutuo Inps nasce come finanziamento Inpdap. Dal 2011 questo ente è stato accorpato all’Inps. Si tratta di una decisione del governo Monti, presa per rendere entrambe le casse più solide grazie alla fusione. Malgrado il cambio di istituto, in realtà, la gran parte della sostanza non è cambiata. I mutui Inps, un tempo mutui Inpdap, sono ancora una strada percorribile e hanno caratteristiche molto simili a quelle di una volta. All’interno dell’apposito Regolamento definito dall’Inps, sono presenti una serie di requisiti, limitazioni e caratteristiche da rispettare per potervi accedere. Vediamole insieme.

Mutuo agevolato Inps per dipendenti pubblici: chi può richiederlo

Per poter richiedere un mutuo all’Inps è necessario essere iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Si tratta di un fondo creato appositamente per i dipendenti pubblici, anche se non tutti sono iscritti.

Questo fondo si occupa di fornire dei vantaggi, ad esempio l’accesso ai mutui agevolati, ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche; in cambio, i dipendenti versano una quota contributiva che viene trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione.

Il fondo esisteva già al tempo dell’Inpdap e tutti coloro che vi erano iscritti sono stati automaticamente trasferiti quando l’Inpdap è confluito nell’Inps. Dopodiché è stato concesso a tutti i dipendenti delle amministrazioni pubbliche non ancora iscritti di optare, facoltativamente, per la registrazione al fondo.

Oggi alcuni dipendenti neo-assunti dalla pubblica amministrazione hanno la possibilità di scegliere se iscriversi al fondo, mentre per altre categorie l’adesione è obbligatoria.

Per poter accedere ai mutui agevolati Inps, è necessario che il lavoratore sia iscritto al fondo di Gestione Unitaria da almeno un anno.

Possono accedere a questo tipo di mutui anche i pensionati, a patto di aver optato per l’iscrizione alla Gestione Unitaria al momento della pensione (o entro un anno da essa); non possono, invece, accedervi coloro che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato. I lavoratori con contratto a tempo determinato, al momento, devono rivolgersi necessariamente alle banche convenzionali.

Mutuo Inps: come funziona?

Ai dipendenti pubblici è consentito chiedere mutui con un piano di restituzione di 10, 15, 20, 25 o 30 anni. La durata si riduce qualora il richiedente abbia compiuto il 65° anno di età, poiché in tal caso il mutuo deve avere una durata non superiore ai 15 anni.

L’età del richiedente, quindi, è determinante per la durata del Mutuo Inps, visto che il sistema utilizzato per la concessione prevede che l’età del beneficiario sommata alla durata del mutuo non deve eccedere gli 80 anni. Questo criterio fa in modo che il mutuo sia sostenibile in base all’età del richiedente e non si rischia (almeno non più di tanto) il decesso del beneficiario del mutuo in corso di piano di ammortamento.

Indipendentemente dall’età, invece, i mutui destinati all’istruzione non possono avere in ogni caso una durata superiore ai 15 anni. Si tratta di una soluzione molto vantaggiosa per sostenere la propria formazione o quella di un proprio familiare.

Il rimborso avviene utilizzando il metodo di calcolo alla francese, ossia con rate trimestrali costanti e posticipate; vi è invece la possibilità di decidere tra tasso d’interesse fisso o variabile (questi sono fissati con relativo provvedimento dell’Inps).

Regolamento Mutui Inps 2020

Clicca qui per leggere il Regolamento

Mutuo Inps: gli interessi

Nel dettaglio, è stato deciso l’adeguamento del tasso di interesse fisso con il metodo Loan to value (LTV), con il quale si considera il rapporto tra il mutuo concesso e il valore dell’immobile rilevato in seguito alla perizia estimativa.

Dal 1° novembre 2023 i tassi applicati dall’Istituto per la concessione del Mutuo Ipotecario Edilizio agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali sono quelli definiti con Determinazione del Commissario straordinario n. 72 del 18 ottobre 2023.

Per le domande di mutuo o di surroga afferenti una delle seguenti finalità:

  • acquisto di un’unità abitativa di nuova costruzione da impresa costruttrice o da persona giuridica;
  • acquisto di un’unità abitativa da privato non esercente attività imprenditoriale, anche con estinzione del mutuo contratto da quest’ultimo con banche o istituti di credito;
  • acquisto di un’unità abitativa da Enti pubblici;
  • acquisto di un’unità abitativa tramite asta pubblica per immobili provenienti da enti pubblici; assegnazione da società cooperative in proprietà divisa, costruzione in proprio, completamento e/o ampliamento su terreno di proprietà;
  • esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, adattamento, ampliamento, trasformazione o ristrutturazione;
  • acquisto di un box auto/posto auto di nuova costruzione da impresa costruttrice o da persona giuridica;
  • acquisto di un box/posto auto da privato non esercente attività imprenditoriale, anche con estinzione del mutuo contratto da quest’ultimo con banche o istituti di credito; acquisto di un box/posto auto da Enti pubblici;
  • acquisto di un box/posto auto tramite asta pubblica per immobili provenienti da enti pubblici;
  • assegnazione da società cooperative in proprietà divisa, costruzione in proprio di un box auto/posto auto, da utilizzare come pertinenza dell’alloggio di proprietà dell’iscritto, ovvero dell’iscritto e del coniuge non iscritto in comproprietà, i tassi applicati variano in base alla percentuale di intervento.

La tipologia di tasso (fisso o variabile) può essere modificata una sola volta nel corso del piano di ammortamento, ma solo a patto che siano trascorsi almeno due anni dalla stipula del contratto.

Da sottolineare, inoltre, che l’Inps per queste tipologie di mutuo offre la possibilità di simulare il piano di ammortamento in base all’importo e alla durata. In questo modo si ha chiara la situazione del piano di ammortamento e del costo della rata ancora prima di richiedere il mutuo.

Mutui casa più cari e difficili da ottenere. Per i giovani quasi impossibile accedere ai finanziamenti agevolati

Mutuo Inps: domande di mutuo per titolo di studio

Per le domande di mutuo o di surroga afferenti all’iscrizione e frequenza in Italia o all’estero, dell’iscritto o di un componente del nucleo familiare, a corsi universitari, a corsi post lauream e Master, a Conservatori di musica e Accademie di belle arti, Istituti di formazione professionale, che rilascino titoli legalmente riconosciuti i tassi sono così definiti :

TAN IN FUNZIONE DELLA PERCENTUALE DI INTERVENTO (LTV LOAN TO VALUE) – ART. 1, COMMA 4, LETT. D) – TITOLO DI STUDIO

Durata (fino a) LTV <= 50% LTV >50%
10 anni 0,70% 1,10%
15 anni 0,80% 1,20%

Per quanto riguarda il tasso di interesse variabile, invece, questo è pari all’Euribor a 3 mesi (calcolato su 365 giorni) e maggiorato di 200 punti base: le rivelazioni vengono effettuate al 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre.

Per quanto riguarda i costi, poi bisogna segnalare le spese di amministrazione pari allo 0,50% dell’importo totale erogato. Nessuna penalità, invece, è prevista nel caso in cui il titolare del contratto voglia estinguere il mutuo (pienamente o solamente di una parte) anticipatamente con pagamento in un’unica soluzione.

Le modifiche apportate trovano applicazione per tutti i mutui erogati dall’Inps dal 1° febbraio 2020, per le surroghe e per le domande di rinegoziazione ex art. 20, così come modificato dalla determinazione 29 gennaio 2020 n. 11, del vigente Regolamento per l’erogazione dei mutui ipotecari agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, presentate a far data dal 1° febbraio 2020.

Sull’importo del mutuo erogato sono trattenute anticipatamente le spese di amministrazione pari allo 0,50%.

Mutuo Inps, gli importi erogabili

Prima di vedere come farne richiesta, secondo le nuove modalità indicate dall’Inps, ecco una tabella dove è indicato l’importo massimo finanziabile in base alla finalità del mutuo.

Finalità del mutuo Importo massimo erogabile
Acquisto di una casa di nuova costruzione da un’impresa costruttrice, o di un’unità abitativa da privato 300.000€
Ristrutturazione o ampliamento 40% del valore dell’immobile e comunque non superiore ai 150.000€
Acquisto box o posto auto 75.000€
Iscrizione Università, Conservatori di musica e Accademie delle belle arti 100.000€

Oltre agli importi elencati in tabella, è possibile richiedere un importo ulteriore aggiuntivo fino a 6.000 euro per le spese di perizia richiesta dall’Inps, per la verifica dei requisiti e per il pagamento dell’assicurazione che rientra tra le garanzie facoltative su decesso, invalidità permanente, inabilità temporanea al lavoro e perdita dell’impiego involontaria.

Requisiti per la richiesta del mutuo Inps

Come abbiamo detto in apertura, non basta essere dipendenti pubblici per poter richiedere il mutuo Inps, visto che è richiesto anche il rispetto di determinati criteri.

Per chiedere un mutuo per l’acquisto di una proprietà immobiliare è necessario che il richiedente o i membri del suo nucleo familiare non possiedano nessuna altra abitazione sul territorio nazionale. Sono previste specifiche eccezioni, come quella relativa all’immobile ereditato o ricevuto in donazione e non utilizzabile da almeno 5 anni per usufrutto, uso o abitazione. Anche il possesso di quote di proprietà immobiliare che non superino il 50% del valore totale dell’immobile.

Possono accedere al mutuo Inps anche coloro che, pur possedendo un immobile ne hanno perso l’utilizzo come abitazione principale per separazione e divorzio con assegnazione all’altro coniuge, per inagibilità a causa di calamità naturali.

Mutuo Inps: come richiedere il mutuo

A partire dal 15 gennaio 2019 è stato reso disponibile il servizio Inps per la richiesta online del mutuo. Ricordiamo che la domanda per la concessione del mutuo deve essere presentata esclusivamente, a pena di inammissibilità, per via telematica.

Per farlo basta cliccare qui e selezionare “Domande mutui ipotecari edilizi”; a questo punto verrete reindirizzati all’applicativo accessibile però solamente tramite SPID o Pin Inps dispositivo.

La procedura è semplice:

  • invio della richiesta preliminare di mutuo;
  • risposta da parte dell’Inps entro 48 ore;
  • in caso di accettazione dell’istanza preliminare, il lavoratore (o il pensionato) può inoltrare la domanda di mutuo.

La domanda, completa della documentazione richiesta, deve essere inviata dal 15 gennaio al 10 ottobre di ogni anno.

La domanda di concessione del mutuo, compilata in ogni parte, deve essere completa delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio previste nel modulo di domanda e di tutta la documentazione di cui agli allegati alla domanda medesima previsti dal Regolamento vigente e reperibili sul sito dell’Istituto.

Mutuo Inps: ammissione della domanda

L’importo massimo erogabile non può superare il 100% del valore delle unità immobiliari accertato dai tecnici dell’Istituto né il prezzo di acquisto dichiarato nell’atto di compravendita, al netto delle eventuali spese finanziate ai sensi dell’articolo 5 del Regolamento mutui.

Le domande di concessione del mutuo vengono ammesse secondo l’ordine cronologico di protocollazione (articolo 10, comma 1 del Regolamento). Tuttavia, nell’ipotesi disciplinata dall’articolo 2, comma 3, lettera c) del Regolamento, l’Istituto può determinare la concessione del mutuo, indipendentemente dall’osservanza dell’ordine di protocollazione (articolo 10, comma 2).

Nel caso in cui si determini un’eccedenza di richieste di mutuo rispetto al 90% delle disponibilità finanziarie assegnate per l’esercizio, si procede con la redazione di una graduatoria (articolo 10, comma 3 del Regolamento mutui).

Estinzione parziale del mutuo agevolato Inps

In qualunque momento il titolare del contratto può estinguere parzialmente nella modalità di seguito indicato o totalmente il mutuo, con pagamento in unica soluzione, senza alcuna penalità.

Il titolare del contratto può estinguere parzialmente il mutuo nei seguenti modi:

  • se il mutuo è a tasso variabile, tramite pagamento in unica soluzione, senza alcuna penalità;
  • se il mutuo è a tasso fisso, almeno 30 giorni prima della data di scadenza della successiva rata trimestrale il richiedente deve estinguere parzialmente il mutuo e trasmettere all’Istituto la comunicazione di avvenuto mandato di Rid/Sepa da parte di un istituto di credito per il successivo addebito delle rate trimestrali su conto corrente intestato al mutuatario stesso.

Surroga del mutuo agevolato Inps (ex Inpdap)

I dipendenti e pensionati pubblici possono richiedere di surrogare il proprio mutuo presso l’Inps (ex-Inpdap).

La surroga del mutuo Inpdap è una soluzione di finanziamento che ti consente di trasferire mutuo dall’istituto di credito con cui lo si è sottoscritto all’ Inpdap, o meglio all’Inps, visto che dal gennaio 2012 il vecchio Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica (Inpdap) è confluito appunto nell’Inps (Istituto Nazionale Previdenza Sociale).

Come per le altre tipologie di mutuo, anche i mutui per dipendenti pubblici possono essere soggetti all’operazione di surroga del mutuo.

Il mutuatario, dipendente pubblico o pensionato, che decide di richiedere la surroga a mutuo Inpdap non incorre in nessun costo aggiuntivo, ma può godere di condizioni più vantaggiose in termini di interessi e durata del piano di ammortamento.

 

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