A Pavia sulle orme degli 883: itinerario tra i luoghi della serie Hanno ucciso l’Uomo Ragno #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Pavia, 14/11/2024.

Tra le serie di maggior successo del 2024 c’è sicuramente quella dedicata alla storia del gruppo pavese degli 883: diretta da Sydney Sibilia e prodotta da Sky Studios e Groenlandia, Hanno ucciso l’Uomo Ragno: la leggendaria storia degli 883 racconta il percorso che ha portato il duo composto da Max Pezzali e Mauro Repetto alla ribalta della scena musicale degli anni Novanta.

Oltre a Pezzali e Repetto, interpretati nella serie da Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli, la grande protagonista della serie è anche la città dei due cantanti: Pavia. Soprattutto nei primi episodi, che raccontano i primi passi degli 883, Pavia e alcuni dei suoi luoghi simbolo fanno da sfondo alle vicende della serie. A fare da padrone nelle riprese dei registi Matteo Rovere e Sydney Sibilia sono il fiume Ticino e i suoi luoghi, in primis l’iconico Ponte Coperto e la vasta area verde al di sotto di questo, lungo le sponde del fiume: qui si svolge una delle scene più romantiche della serie in cui Max Pezzali dà il primo bacio alla sua fiamma Silvia.

I vicoli di ciottolato del quartiere del Borgo Ticino, poi, vengono più volte attraversati in motorino dai protagonisti della serie, così come la casa di Max Pezzali si trova proprio nel quartiere lungo le sponde del fiume. Senza spostarci troppo dalle rive del Ticino, in alcune occasioni le vicende si spostano attorno ai tavoli del ristorante Imbarcadero: il locale, posizionato a bordo di un’imbarcazione attraccata ormai da anni lungo il Ticino, rappresenta uno dei punti di ritrovo più frequentati dai pavesi e non solo, per fare aperitivo gustandosi il tramonto sul fiume o per cenare in compagnia con vista sul Ponte Coperto.

Allontanandosi leggermente dal Ticino, le riprese di Hanno ucciso l’Uomo Ragno: la leggendaria storia degli 883 hanno coinvolto diverse altre zone del centro storico di Pavia. Risalendo quello che in epoca romana era il cardo cittadino, corso Strada Nuova, e poi deviando a destra più o meno a metà corso, si giunge in corso Garibaldi. Qui, nella serie, è stato posizionato il negozio di fiori della famiglia Pezzali. Proseguendo tra le strade del centro storico pavese la serie ambienta le sue vicende nell’iconica piazza della Vittoria, in particolare all’interno di uno dei tanti piccoli locali che si affacciano sulla piazza realizzata in epoca viscontea: il bar Lux.

Da piazza della Vittoria basta proseguire dritto, tenendosi sempre la piazza alle proprie spalle, e si finisce nel decumano cittadino, corso Cavour. Tra un vicolo e un altro, la serie si ferma per una scena in piazza Del Carmine, dominata dalla Chiesa di Santa Maria del Carmine, uno dei più bei esempi di gotico lombardo della zona. Sempre il centro storico di Pavia è protagonista quando viene inquadrata la casa di Mauro Repetto, in corrispondenza di Porta Palacense: la zona è conosciuta a Pavia come quella dei vicoli strettissimi in cui si fatica a passare in due contemporaneamente.

Riavvicinandosi poi al fiume Ticino, ecco un’altra scena intensa e significativa della serie, con un altro bacio tra Max Pezzali e la sua Silvia davanti al portone di casa di quest’ultima, in corrispondenza di Porta Calcinara: la porta fu costruita nel XII e poi fu utilizzata come luogo di accesso alla città delle mura spagnole a metà Cinquecento. Così come non manca una scena, sempre con al centro Pezzali e Silvia, lungo il secondo corso d’acqua che attraversa Pavia: il Naviglio. Nello specifico si vedono dialogare i due protagonisti in corrispondenza del Confluente, l’ultima conca visibile sul territorio cittadino di Pavia.

Infine la serie offre una serie di scorci suggestivi delle campagne pavesi, con le tipiche risaie, le coltivazioni e i paesaggi pianeggianti. Insomma, Hanno ucciso l’Uomo Ragno: la leggendaria storia degli 883 regala un’ampia panoramica di molti luoghi simbolo di Pavia, risvegliando la curiosità in tanti spettatori attratti dalle bellezze del capoluogo di provincia lombardo: proprio per questo, in attesa del sequel atteso per l’autunno 2025, il Comune di Pavia starebbe pensando a realizzare un vero e proprio itinerario turistico tra i luoghi degli 883.

Di Simone Caravano