Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Ecco l’identikit dei candidati nella pubblica amministrazione #finsubito prestito immediato




Marco Carlomagno, segretario generale della Flp – Ansa

Da Salerno, dove è riunita in congresso la Flp-Federazione italiana dei lavoratori pubblici e del pubblico impiego, si mette sotto la lente la Pa-Pubblica amministrazione, un comparto che rappresenta la croce e la delizia per molti cittadini. A cominciare dall’analisi dei concorsi pubblici, delle retribuzioni e dello smart working.

Ma qual è l’identikit dei candidati? Hanno tra i 30 e i 40 anni (41%), una laurea magistrale (38%) per la maggior parte a indirizzo giuridico (43,3%) e un’aspettativa di crescita della retribuzione che, a giugno 2024, era di tre punti percentuali inferiore a quella del settore privato. Secondo un’analisi di Bigda, dal 2010 al 30 giugno 2022 sono 168 i bandi di concorso gestiti da Formez PA, per un totale di 47.448 posti messi a concorso. Dal 2021 e fino a giugno 2022, il processo selettivo ha raggiunto un’intensità senza precedenti: solo nel 2021 sono stati indetti 105 bandi per oltre 30mila posti, contro i 18 del quinquennio 2010-15 quando sono stati banditi poco più di 1.600 posti e i 24 del triennio 2016-19 con meno di 6mila posti. Nel biennio 2021-22, dunque, sono state aperte 395 sessioni d’esame che hanno attirato 1,6 milioni di candidature e hanno registrato una partecipazione effettiva di 620mila persone. Di questi, 114.000 candidati hanno superato le prove, con un significativo numero di idonei pronti a entrare nei ranghi della Pa. La maggior parte dei concorsi è stata indetta dalle amministrazioni centrali, che hanno pubblicato il 71,5% dei bandi e offerto il 76,1% dei posti disponibili. Le amministrazioni locali, invece, hanno avuto un ruolo minore, rappresentando solo il 28,5% dei bandi e il 23,9% dei posti. Ogni bando è mirato a ricercare un determinato numero di figure professionali: nel periodo 2021-22, più di un posto su due sono stati destinati a profili da funzionario (il 22,9% per i funzionari tecnico specialistici, il 19,2% per gli addetti all’ufficio per il processo e il 18,5% per i funzionari giuridico-amministrativi). Solo 3mila posti per gli operatori data entry, poco più di mille per gli operatori amministrativo gestionale e altri mille per l’assistente amministrativo.

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

«Il reclutamento maggiore di funzionari rispetto agli operatori o assistenti è da ricercarsi nel fatto che, negli anni precedenti, le poche assunzioni registrate hanno privilegiato questi ultimi profili per una ragione meramente economica: quelle assunzioni costavano meno – spiega Marco Carlomagno, segretario generale di Flp -. Rispetto alle skill generali maggiormente ricercate nei concorsi, invece, si ha una prevalenza della lingua inglese (99,1%) e delle tecnologie informatiche (97,5%). Se guardiamo, infine, la progressione dal 2010 al 2022 della copertura dei posti per anno di pubblicazione dei bandi, notiamo che più ci avviciniamo a oggi e maggiori sono i posti rimasti scoperti: se fino al 2018 la percentuale era del 100%, dal 2019 ci attestiamo tra l’80% e il 90%».

Se guardiamo le retribuzioni contrattuali e le variazioni in percentuale tendenziali mensili del 2023-2024, vediamo come gli impiegati non dirigenti della Pa abbiano una crescita molto inferiore della propria retribuzione contrattuale rispetto agli stessi nel settore privato: solo nel giugno 2024 c’è un +1,6% contro un +4,2%. Sono le variazioni mensili dei dirigenti della Pa a risollevare un po’ il settore: a giugno 2024 registrano un +3,5% sul mese precedente dello scorso anno, quasi in linea con l’indice generale dell’economia (3,6%). Nonostante nella Pa ci siano più donne che uomini, la retribuzione media annua per le prime è di circa 10mila euro in meno rispetto a quella dei secondi (30.262 euro contro 40.157 euro).

Inoltre nella Pa ci sono 500mila smart worker e si stima che nel 2025 ci sarà un aumento del 23%. Finora, l’andamento nell’uso dello smart working dal 2020 in poi ha fatto piccoli passi avanti, con qualche passo indietro: se guardiamo alla sola Pa, nel 2023 erano 515mila gli smart worker, ma nel 2024 c’è stata una flessione. Movimenti, questi, che accomunano la Pa al resto dei settori: anche le pmi non sono state innovatrici in questo senso, così come le micro imprese. Solo le grandi imprese, dal 2021, hanno registrato segni positivi anno su anno. Eppure, i vantaggi sono evidenti: dall’analisi emerge che sono 93 le ore di viaggio che un lavoratore nella Pa risparmia ogni anno grazie allo smart working, mentre è di 250 euro il risparmio annuale per ciascuna postazione lavorativa ottenibile adottando lo smart working per due giorni a settimana.

Dall’indagine emerge anche una mancanza di attrattività dell’intera Pa nei confronti dei giovani. L’analisi di Flp, infatti, basandosi sui dati del report Ocse Government at a Glance 2021, osserva che la quota di dipendenti tra i 18 e i 34 anni nelle amministrazioni centrali è ferma al 2,5% e l’Italia è penultima tra i Paesi Ocse dove la media è di poco superiore al 19%. Fra i Paesi europei dell’Ocse solo la Grecia fa peggio con 1,8%. Lontanissimi, neanche a dirlo, dai Paesi del G7: il dato migliore è quello del Giappone con il 27%. Secondo una stima Flp su dati Aran, inoltre, emerge che in totale nella Pa italiana (3,2 milioni di dipendenti) gli under 35 sono 336.598 e rappresentano il 10,4%, percentuale che si abbassa ulteriormente se guardiamo alla fascia 18-29 anni, che con 155mila rappresentanti non arriva al 5% del totale. La classe di età più rappresentata è quella 50-59 anni con il 39,1%, 1,2 milioni di dipendenti.

E sulla digitalizzazione come strumento di semplificazione per il cittadino e le imprese, l’Italia non va meglio. L’indice Desi, strumento della Commissione Europea per misurare la digitalizzazione dell’economia e della società, infatti, assegna all’Italia un punteggio di 68,3 su 100 per quello che riguarda la presenza di servizi pubblici digitali per i cittadini, che equivale a un 24esimo posto. Solo quattro Paesi fanno peggio dell’Italia nell’Unione Europea: Bulgaria, Croazia, Polonia e Romania. Parlando, invece, di servizi pubblici digitali per le imprese, la situazione non cambia. L’Italia presenta un punteggio di 76,2 e solo Ungheria, Polonia, Croazia e Romania fanno peggio. Un dato generale che si riflette direttamente sull’accessibilità digitale della Pa. «Il nostro Paese sta scontando gli effetti di una condizione che ha comportato un profondo ritardo e mancate innovazioni, duplicazioni organizzative, con ricadute negative nei confronti della qualità dei servizi e della prestazioni rese a cittadini e imprese», conclude Carlomagno.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui