La maggior parte dei mutui a tasso variabile stipulati nel nostro paese prevede un piano di ammortamento alla francese, che impone la restituzione degli interessi prima del capitale. Ma una recente sentenza del tribunale di larino ne ha riconosciuto l’illegittimità, accogliendo la tesi promossa dall’associazione dei consumatori adusbef. Ne abbiamo parlato con il presidente dell’associazione, il senatore elio lannutti
Domanda. In cosa consistono i mutui alla francese?
Risposta. I mutui basati su un piano di ammortamento alla francese prevedono delle rate costanti, composte dalla somma di quota capitale (che cresce progressivamente) e quota interessi (che cala al pagamento delle rate). Le rate sono calcolate con la formula dell’interesse composto, cioè del calcolo di interessi sugli interessi
D. Qual’è la tesi promossa da adusbef?
R. Adusbef ritiene che questo tipo di mutui rappresenti una truffa e un raggiro perché fornisce un ingiusto vantaggio alle banche. Nel caso di un mutuo ventennale di 100.000 euro e con gli attuali tassi di interesse si paga una rata mensile di 791 euro invece di un equo rimborso di 716 euro al mese. L’ingiusto vantaggio per gli istituti di credito è anche maggiore nel caso di estinzione del mutuo e rimborso anticipato del prestito
D. Due sentenze hanno già Accolto la vostra tesi
R. Effettivamente. Il primo è stato il tribunale di Bari per un ricorso portato avanti dal vicepresidente di adusbef, l’avvocato Antonio tanza, nell’aprile 2001 contro l’allora banco di Napoli (oggi intesa san Paolo). Una famiglia di imprenditori pugliesi aveva contratto due mutui con la banca e con l’ammortamento alla francese invece di un tasso del 13% i clienti pagavano un tasso effettivo annuale del 14, 276. Il magistrato affermò che il piano di ammortamento deve essere trasparente ed eseguito seguendo le regole matematiche dell’interesse semplice e non di quello composto. Per tale motivo, ordinò l’annullamento parziale dei contratti di mutuo per violazione della buona fede nella conclusione ed esecuzione dei contratti e per difformità tra tasso contrattuale e quello effettivo di ammortamento
D. E cosa prevede la recente sentenza del tribunale di larino?
– La sentenza n 119/2912 ha accolto la richiesta di un un imprenditore termolese, intrapresa nel 2009 per richiedere all’istituto bancario che aveva acceso il mutuo a favore dello stesso la restituzione degli interessi pagati in più a causa dell’applicazione dell’ammortamento alla francese. Il giudice ha dichiarato illegittimo tale sistema di ammortamento, considerando che il tasso di interesse stabilito nel contratto non era stato rispettato e che la banca aveva illegittimamente capitalizzato l’interesse pattuito. La ctu (consulenza tecnica) prepisposta dal giudice ha infatti accertato che l’imprenditore aveva corrisposto ben 15.000 euro in più di quanto dovuto
D. Avete intenzione di promuovere una class action?
R. Forse è ancora presto per parlare di una class action, sicuramente stiamo valutando tutte le possibilità. Al momento abbiamo pubblicato sul sito della nostra associazione un modulo fac-simile di diffida e messa in mora delle banche
D. Contro i mutui alla francese, qual’è la proposta di adusbef?
Come alternative ai mutui alla francese, noi proponiamo i “mutui all’italiana” con un piano di ammortamento semplice, ovvero senza alcuna capitalizzazione e con rate costanti pari al 50% di quota capitale e 50% di quota interessi
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