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Una manciata di condanne e una raffica assoluzioni eccellenti al processo in abbreviato per il crac del Centro Ippico Toscano e della collegata Società Toscana per il cavallo da sella. Per imprenditori, professionisti e aristocratici fiorentini che sedevano ai vertici dei due enti le accuse erano, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta, falso in bilancio e reati fiscali. Ma dopo quasi tre ore di camera di consiglio il gup Antonella Zatini ha stabilito la condanna solo per cinque dei venti imputati. La pm Christine von Borries aveva chiesto la condanna per tutti gli imputati.

Le condanne

La pena più pesante è toccata all’imprenditore Oliviero Fani accusato di bancarotta fraudolenta del Cit e della Cavallo da sella: due anni, pena sospesa, ma con l’inabilitazione all’esercizio dell’impresa commerciale e incapacità a esercitare funzioni direttive. È caduta per lui l’accusa di falso in bilancio. Un anno e 4 mesi per Margherita Giannini, il marchese Stefano Rosselli del Turco e Guido Francesco Poccianti mentre 1 anno e mezzo a Marco Papucci per il dissesto della Cavallo da sella. Anche per loro, pena sospesa, e inabilitazione all’esercizio dell’impresa. Fani, Giannini, Poccianti e Rosselli del Turco dovranno versare una provvisionale di 60 mila euro alla curatela fallimentare della Cavallo da Corsa, Fani e Papucci una provvisionale da 20 mila euro alla curatela del Cit.

Le assoluzioni

Assolti in 14, alcuni con formula piena altri dubbia, un prosciolto per insufficienza di prove (il commercialista Guido Navarrini, unico che aveva scelto il rito ordinario)). I 14 assolti sono ex sindaci revisori e consiglieri di amministrazione, tra cui Ferruccio Ferragamo, ex presidente della Ferragamo spa nel Cda della Cavallo da Sella dal 1998 al 2012, Albiera Antinori, consigliera dal 2007, poi vicepresidente del Cda dal 2008 al 2011, l’ex primario del Cto Piero Angeletti, consigliere dal 1998 al 2011 (difeso dall’avvocato Lorenzo Pellegrini), il manager ormai in pensione Alberto Levi, consigliere dal 1998 al 2007 (difeso da Michele Ducci) e l’imprenditore cinese Guo Zheng nel consiglio direttivo della Cavallo da sella da giugno a dicembre 2016 e del Centro Ippico Toscano tra il 2015 e il 2016 (assistito da Giacomo Passigli).

 

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