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Rottamazione quater, si riaprono i termini? L’ipotesi è molto probabile. Il governo ha intenzione di inserire un emendamento nel decreto Milleproroghe. Vediamo chi potrebbe aderire a questa nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Rottamazione quater, governo al lavoro

Potrebbero essere riaperti i termini della rottamazione quater, una nuova opportunità per i contribuenti in difficoltà con il pagamento delle tasse. Consentirà ai cittadini che non hanno rispettato i termini di pagamento delle tasse, di sanare la loro situazione. In pratica, il governo offre una seconda chance per chi ha accumulato debiti fiscali e non è stato in grado di rispettare le scadenze imposte.

L’emendamento al decreto Milleproroghe

L’esecutivo ha intenzione di inserire un emendamento al decreto Milleproroghe. Al momento, il provvedimento è in esame presso le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera.

Potranno aderire a questo “pagamento agevolato” coloro che avevano precedentemente fatto domanda per la sanatoria ma non sono riusciti a rispettare i tempi per il pagamento.

C’è dunque l’intenzione di offrire maggior tempo per il saldo. Una possibilità estesa anche ai cittadini residenti nelle zone dell’Emilia-Romagna colpite dalle alluvioni nel maggio 2023.

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L’ipotesi

Le scadenze del 2023, previste per il pagamento delle tasse, sono state prorogate grazie al decreto Anticipi. Questo decreto ha permesso ai contribuenti di recuperare le ultime due rate entro il 18 dicembre. È stato cioè concesso un po’ di respiro a coloro che si trovavano in ritardo con i pagamenti.

Il processo di approvazione

Per rendere effettiva questa ipotesi, è necessario che il lascia passare venga concesso anche dalla Ragioneria Generale dello Stato. Un passaggio che è fondamentale per la validità e l’applicabilità dell’emendamento.

In questo post ti spieghiamo come annullare le cartelle esattoriali con la rottamazione.

Dettagli dell’emendamento

L’obiettivo è quello di concedere più tempo per versare le prime due rate, scadute rispettivamente il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. L’emendamento potrebbe estendere il termine per il pagamento fino a fine febbraio o fine marzo, offrendo così un ulteriore periodo di grazia ai contribuenti.

Le modalità di pagamento estese

Le opzioni di pagamento per la rottamazione quater sono ampie e accomodanti. Ecco le poswsibilità disponibili:

  1. Pagamento in banca: i contribuenti possono optare per il pagamento diretto in banca.
  2. Sportelli bancomat (ATM): gli sportelli ATM che supportano i servizi di pagamento Cbill sono un’alternativa comoda.
  3. Internet banking: per chi preferisce le transazioni online, l’internet banking rappresenta una soluzione pratica e veloce.
  4. Uffici postali: è possibile effettuare i pagamenti anche presso gli uffici postali.
  5. Tabaccai: i tabaccai affiliati offrono un ulteriore punto di accesso per il pagamento.
  6. Circuiti Sisal e Lottomatica: altra opzione sono i circuiti Sisal e Lottomatica, ampiamente diffusi.
  7. App Equiclick tramite PagoPA: per chi predilige la tecnologia mobile, l’App Equiclick offre una soluzione tramite la piattaforma PagoPA.

Facilità di accesso ai moduli di pagamento

Per facilitare il processo, i moduli necessari per il pagamento sono disponibili sul sito ufficiale www.agenziaentrateriscossione.gov.it.

Inoltre, è possibile effettuare il pagamento direttamente con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Può essere fatto online sul portale web dell’agenzia o fisicamente agli sportelli, prenotando un appuntamento nella sezione “Sportello territoriale” del sito. Per coloro che preferiscono un contatto telefonico, è disponibile il contact center al numero 060101.

I debiti compresi e quelli esclusi

La rottamazione quater si applica ai carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Questo include:

  • Debiti a titolo di capitale: sono le somme originariamente dovute.
  • Spese per procedure esecutive e diritti di notifica: questi costi aggiuntivi sono compresi nella rottamazione.

I debiti esclusi dalla rottamazione

Non tutti i debiti possono essere rottamati. Sono esclusi:

  • Sanzioni: multe e penalità finanziarie.
  • Interessi iscritti a ruolo e di mora: interessi accumulati sui debiti.
  • Aggio: una specie di commissione per la riscossione dei debiti.

Casi speciali

Per le multe stradali o altre sanzioni amministrative non legate a violazioni tributarie o contributive, la rottamazione quater esclude:

  • Interessi (comunque denominati): include le cosiddette “maggiorazioni”.
  • Importi a titolo di aggio: commissioni per la riscossione.

In magazzino 1.200 miliardi euro di crediti non riscossi

I dati al 31 dicembre 2023 rivelano una situazione preoccupante: crediti non riscossi dal Fisco ammontano a 1.206,6 miliardi di euro. Una cifra enorme, che riflette una lunga serie di problemi legati al sistema fiscale.

Il debito totale si compone di circa 163 milioni di cartelle e avvisi di accertamento. Coinvolgono 22,4 milioni di contribuenti, inclusi 3,5 milioni tra Fondazioni, società ed enti, e 18,9 milioni di persone fisiche, di cui 3 milioni sono titolari di attività economica.

Debiti di esiguo valore

Una notevole porzione di questi debiti è di esiguo valore, con una prevalenza di violazioni del Codice della Strada. Molti di questi debiti, purtroppo, risultano essere non recuperabili.

Debiti irrecuperabili

Circa il 40% del totale, ossia 483 miliardi di euro, è considerato irrecuperabile. E per svariati motivi, tra questi: i debiti sono intestati a persone decedute, nullatenenti o a imprese cessate. Inoltre, il 42% del totale, cioè 502 miliardi, riguarda cittadinii verso cui sono stati effettuati tentativi di riscossione senza successo.

Situazione dei pagamenti rateali e crediti sospesi

Un’ulteriore fetta di 18,8 miliardi di euro è legata a pagamenti rateali. Circa l’8% dei crediti è sospeso a causa di atti di Autorità giudiziarie o per definizioni agevolate in corso.

Cosa resta da riscuotere?

Al netto di queste categorie, restano 101,7 miliardi di euro da riscuotere. Tuttavia, anche in questo caso, ci sono limitazioni importanti legate alla tutela del contribuente, come i limiti relativi alla prima casa o all’impignorabilità di beni strumentali.

La rottamazione quater si inserisce in questo contesto come uno strumento potenziale per ridurre il carico dei crediti non riscossi. È previsto che la rottamazione possa avere un impatto significativo, considerando che il 50% della riscossione deriva da pagamenti rateali.

Rottamazione quater per chi non ha pagato le tasse
Una coppia verifica se può aderire alla rottamazione quater delle cartelle esattoriali.

FAQ (domande e risposte)

Cosa prevede la “rottamazione quater” per chi non ha pagato le tasse?

La rottamazione quater è un’ipotesi in fase di valutazione che offre ai contribuenti che non hanno pagato le tasse la possibilità di aderire a una sanatoria. Questa iniziativa prevede l’opportunità di regolarizzare le cartelle esattoriali attraverso una procedura semplificata e potrebbe essere inclusa come emendamento nel decreto Milleproroghe.

Quali emendamenti propone il governo nel decreto Milleproroghe?

Il governo ha proposto un emendamento al decreto Milleproroghe per la rottamazione quater. Questo emendamento ha lo scopo di permettere ai contribuenti che non hanno rispettato le tempistiche per il pagamento delle tasse di aderire alla sanatoria. È previsto anche un allungamento dei tempi per il saldo delle tasse, soprattutto per i contribuenti residenti nelle zone dell’Emilia-Romagna colpite dalle alluvioni a maggio 2023.

Quali sono le scadenze prorogate dal decreto Anticipi nel 2023?

Le scadenze prorogate dal decreto Anticipi nel 2023 riguardano le ultime due rate del periodo fiscale, che potevano essere recuperate fino al 18 dicembre. L’ipotesi attuale prevede ulteriori estensioni per il pagamento delle prime due rate scadute il 31 ottobre e il 30 novembre 2023, con un possibile nuovo termine di fine febbraio o fine marzo.

Come possono essere effettuati i pagamenti per la “rottamazione quater”?

I pagamenti per la rottamazione quater possono essere effettuati utilizzando i moduli allegati alla comunicazione delle somme dovute, disponibili anche sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. Le opzioni includono il pagamento in banca, agli sportelli bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, tramite internet banking, uffici postali, tabaccai, circuiti Sisal e Lottomatica, o attraverso l’App Equiclick sulla piattaforma pagoPa. È anche possibile effettuare il pagamento direttamente sul portale web dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o prenotando un appuntamento allo sportello territoriale.

Quali debiti sono inclusi ed esclusi dalla “rottamazione quater”?

La rottamazione quater copre i carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Sono inclusi i debiti a titolo di capitale, rimborso spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica. Sono esclusi dalla rottamazione le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio, oltre a multe stradali e altre sanzioni amministrative non correlate a violazioni tributarie o agli obblighi contributivi.

Quanto ammonta il magazzino dei crediti non riscossi al 31 dicembre 2023?

Al 31 dicembre 2023, il magazzino dei crediti non riscossi ammontava a oltre 1.206,6 miliardi di euro. Questo totale include circa 163 milioni di cartelle e avvisi di accertamento a carico di 22,4 milioni di contribuenti. Di questi crediti, il 40% (circa 483 miliardi) è considerato irrecuperabile, il 42% (circa 502 miliardi) riguarda tentativi di riscossione falliti, l’8% è sospeso per atti di Autorità giudiziarie o definizioni agevolate in corso, e 18,8 miliardi sono legati a pagamenti rateali. Restano 101,7 miliardi ancora da riscuotere.

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