Le Unioni Montane protagoniste del futuro: innovazione e competenze per il rilancio dei territori montani #finsubito prestito immediato

Le Unioni Montane sono chiamate a un ruolo sempre più centrale nella gestione e valorizzazione delle aree montane, con l’obiettivo di rispondere alle sfide della governance locale e ai bisogni crescenti delle comunità. Questo è emerso con forza durante il dibattito promosso da UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) Veneto e nazionale, che ha coinvolto esperti e amministratori locali, per discutere le problematiche e le opportunità che il futuro riserva alle amministrazioni montane.

 L’assessore regionale agli Enti Locali, Francesco Calzavara, ha sottolineato come i territori montani stiano vivendo un momento di trasformazione, con nuove sfide in ambito sociale, energetico e amministrativo. “Le Unioni Montane possono e devono essere protagoniste in questo processo di innovazione. La loro capacità di ottimizzare i servizi e promuovere il benessere delle comunità è essenziale per il futuro del nostro territorio”, ha dichiarato Calzavara, richiamando l’importanza di un ridisegno delle strutture locali per garantire una maggiore efficienza nella gestione delle risorse.

Tra le principali sfide emerse durante il dibattito, si è parlato della gestione dei nuovi Ambiti Territoriali Sociali (ATS) e del ruolo crescente delle energie rinnovabili, in particolare con la nascita delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Questi temi sono destinati a rimanere al centro delle politiche future, con le Unioni Montane chiamate a guidare il cambiamento attraverso l’adozione di nuovi modelli di gestione.

La discussione ha anche messo in luce l’importanza di dotarsi di competenze adeguate per affrontare queste sfide. A questo proposito, il direttore del GAL Prealpi e Dolomiti, Matteo Aguanno, ha presentato un progetto concreto per la formazione di giovani neolaureati destinati ad entrare nel mondo della Pubblica Amministrazione, con un focus particolare sulle Unioni Montane. Il progetto, che partirà nel 2025, si propone di formare professionisti con competenze trasversali, in grado di rispondere alle nuove esigenze delle amministrazioni locali.

Nel corso dell’incontro, Calzavara ha ribadito che la Regione del Veneto è pronta a supportare le amministrazioni locali in questo processo di riorganizzazione, con un impegno finanziario mirato a premiare chi si adopererà per una razionalizzazione efficace degli enti locali. “Non si tratta solo di distribuzione di fondi, ma di sostenere chi intraprende il percorso di innovazione e riordino del sistema” ha sottolineato l’assessore, che ha evidenziato la centralità delle Unioni Montane in questo progetto di sviluppo.

Ennio Vigne, presidente di UNCEM Veneto, ha espresso grande soddisfazione per il dibattito e per il coinvolgimento attivo dei territori. “Il modello di riorganizzazione proposto per il Veneto è la strada giusta. Non si tratta solo di affrontare la questione economica, ma di dare risposte concrete alle nuove emergenze, come la carenza di personale qualificato”, ha dichiarato Vigne, confermando l’impegno di UNCEM a supportare i sindaci e i territori montani nel loro percorso di crescita e innovazione.

Concludendo, l’assessore Calzavara ha ribadito l’importanza di un dialogo continuo con i territori, per costruire insieme un futuro in cui le Unioni Montane possano giocare un ruolo fondamentale nel rafforzamento delle comunità e nella promozione di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo.