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I rimborsi derivanti dalla dichiarazione dei redditi Modello 730 sono attesi da molti contribuenti italiani. Questi rimborsi possono arrivare in tempi e modi diversi, a seconda della categoria del contribuente e delle modalità scelte per la dichiarazione. Vediamo nel dettaglio le principali date e procedure.

Date e percettori dei rimborsi del 730

Rimborso IRPEF per i pensionati

I pensionati che presentano il Modello 730 riceveranno i loro rimborsi tramite l’INPS. Il rimborso viene erogato nella seconda mensilità successiva alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi. Ad esempio, se il modello è stato presentato a maggio, il rimborso verrà accreditato sulla pensione di luglio.

Rimborso per i lavoratori dipendenti con sostituto d’imposta

Per i lavoratori dipendenti che si avvalgono di un sostituto d’imposta, i rimborsi vengono generalmente accreditati nella busta paga del mese successivo alla presentazione del Modello 730. Se il modello è stato presentato a giugno, il rimborso dovrebbe arrivare con la busta paga di luglio.

Rimborso per i lavoratori autonomi senza sostituto d’imposta

I lavoratori autonomi e gli altri contribuenti che non si avvalgono di un sostituto d’imposta riceveranno il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Questi rimborsi saranno accreditati sul conto corrente indicato al momento della presentazione della dichiarazione. L’Agenzia delle Entrate prevede di erogare questi rimborsi entro aprile 2025.

Controlli dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate si riserva di effettuare controlli sui Modelli 730 presentati. Questi controlli possono avvenire entro quattro mesi dalla scadenza del termine previsto per la presentazione della dichiarazione, fissata a febbraio 2025. In caso di dichiarazioni presentate dopo tale data, i controlli partiranno dalla data di trasmissione della dichiarazione.

Sanzioni per errori nella dichiarazione dei redditi

In caso di errori nella dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate può comminare sanzioni che vanno dal 90% al 180% della differenza tra l’imposta verificata e quella dichiarata. Ad esempio, se un contribuente ha dichiarato un’imposta di 100 euro e, a seguito di verifica, l’Agenzia stabilisce che l’imposta dovuta è di 140 euro, la multa può variare tra 36 e 72 euro. Se l’errore comporta un reddito maggiore del 10% rispetto a quanto dichiarato, le sanzioni aumentano dal 100% al 190% della differenza.

Come correggere un errore nel Modello 730

Se un contribuente si accorge di aver commesso un errore nella dichiarazione dei redditi già inviata, può annullare e presentare una nuova dichiarazione. Questa operazione è possibile una sola volta fino al 24 giugno per il Modello 730. Dopo questa data, si può correggere la dichiarazione presentando un 730 integrativo entro il 25 ottobre, solo se risulta più favorevole per il contribuente. In alternativa, si può inviare un Modello Redditi correttivo entro il 30 novembre o un Modello Redditi integrativo dopo il 15 ottobre.

 

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