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Meloni annuncia le ultime novità #finsubito prestito immediato


In un incontro a Palazzo Chigi con le principali sigle sindacali, la premier Giorgia Meloni ha illustrato i dettagli della manovra economica per il 2025, confermando l’impegno del governo su vari fronti: dalla riduzione della pressione fiscale al rafforzamento del sostegno ai redditi medio-bassi, con un focus sulle famiglie e il lavoro. Tra le novità principali, la struttura della riforma Irpef, la rivalutazione delle pensioni minime e il potenziamento delle misure per il recupero dell’evasione fiscale.

Riforma Irpef

La grande novità per la riforma fiscale riguarda l’Irpef. Come anticipato in precedenza, il governo rende strutturale il passaggio da quattro a tre aliquote, con l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito. Meloni ha annunciato che l’esecutivo intende intervenire anche sul successivo scaglione di reddito, ma ciò dipenderà dalle risorse disponibili. «L’intervento su questo scaglione dipenderà dalle risorse che avremo a disposizione, che arriveranno anche con la chiusura del concordato preventivo», ha spiegato la premier.

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Pensioni minime

Un passo significativo riguarda le pensioni minime, che saranno rivalutate oltre il tasso di inflazione previsto dall’Istat anche nel 2025 e 2026. «Le pensioni minime saranno rivalutate anche per i prossimi due anni, come nei due anni precedenti», ha confermato Meloni. In merito alle uscite anticipate dal lavoro, la premier ha sottolineato che le normative restano pressoché invariate.

Taglio del cuneo fiscale

Un altro capitolo cruciale riguarda il cuneo fiscale. «Abbiamo confermato e potenziato il taglio del cuneo contributivo», ha detto Meloni, ricordando che il provvedimento, in scadenza a fine 2022, è stato esteso e potenziato nel 2023 e confermato per il 2024. La nuova manovra lo rende strutturale, con l’estensione dei benefici a circa 1,3 milioni di lavoratori con redditi tra i 35.000 e i 40.000 euro, seppur con un decalage. Inoltre, la modalità di fruizione varierà in base al reddito: per i lavoratori con redditi fino a 20.000 euro è previsto un bonus, mentre per chi guadagna tra 20.000 e 40.000 euro, un’ulteriore detrazione.

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Nuove misure per la famiglia e il lavoro

Un altro aspetto rilevante è l’introduzione di un contributo per i bambini nati o adottati dal prossimo gennaio, pari a 1.000 euro per famiglie con un ISEE non superiore a 40.000 euro. Le risorse per questa misura derivano, in parte, dalla riduzione delle detrazioni per i figli a carico oltre i 30 anni. «Si tratta di un primo aiuto per chi decide di mettere al mondo dei figli», ha spiegato Meloni.

In tema di lavoro, oltre alla conferma del taglio del cuneo fiscale, è stato ribadito il sostegno alle mamme lavoratrici dipendenti, con esonero contributivo per chi ha almeno due figli. La misura è estesa anche alle lavoratrici autonome, con alcune esclusioni.

Superbonus e incentivi edilizi

Nel campo degli incentivi edilizi, il governo ha deciso di gestire il Superbonus e altri bonus edilizi con più criterio. Per la prima casa, il bonus ristrutturazioni rimarrà al 50%, mentre per la seconda casa scenderà al 36%. Per quanto riguarda il Superbonus, si prevede la possibilità di spalmare i crediti del 110% su dieci anni, anche per le spese effettuate nel 2023.

Recupero dell’evasione fiscale

Un altro intervento importante riguarda il riordino delle spese fiscali, le cosiddette “tax expenditure“. Meloni ha assicurato che il riordino non graverà sui redditi medio-bassi: «Non cambierà nulla per i redditi fino a 75.000 euro annui». Per i redditi superiori, saranno salvaguardate le spese sanitarie e introdotta una soglia massima di spesa per le detrazioni, con un meccanismo di quoziente familiare legato al numero di figli a carico.

In merito al recupero dell’evasione fiscale, la premier ha sottolineato i risultati positivi della riforma fiscale, con un incremento record delle entrate tributarie e una maggiore efficacia nel recupero delle somme evase.

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