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Il mutuo, si sa, è un impegno pesante, che dura nel tempo. Durante il piano di ammortamento, che dura decenni, possono verificarsi problemi di lavoro o familiari che rendono difficile onorare ogni mese le rate. Quali possibilità ci sono di differire o sospendere il pagamento?

Fondo sospensione attivato per legge

Dal punto di vista della legge, esiste il cosiddetto “Fondo di sospensione mutui per l’acquisto della prima casa” (detto anche Fondo Gasparrini), riservato ai titolari di un finanziamento relativo all’abitazione principale. La misura è gestita da Consap, società affiliata al Ministero dell’Economia.

Nel 2020, erano state 187.000 i titolari di mutuo che avevano aderito. Questo fondo permette di sospendere il pagamento del mutuo per periodi generalmente di 6, 12 o 18 mesi (limite massimo), dopodiché occorre riprendere il versamento delle rate fino alla naturale scadenza. Per godere di questo beneficio occorre ricadere in una di queste casistiche, che riguardano i lavoratori dipendenti:

  • aver subito una sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni,
  • una riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni,
  • la cessazione del rapporto di lavoro (vale per contratti a tempo indeterminato, determinato, parasubordinato, di rappresentanza commerciale o di agenzia).

Inoltre, scatta l’accesso alla sospensione per il caso di morte di uno degli intestatari del mutuo o per l’avvenuta invalidità civile non inferiore all’80%.

Come fare richiesta al Fondo Gasparrini per la sospensione

La richiesta va presentata con un apposito modulo della Consap e i casi “negativi”, che danno diritto al beneficio, vanno documentati.

L’ok non è automatico, ma deve arrivare sia dalla Consap sia dalla propria banca, che potrebbero richiedere ulteriori documenti o concedere una sospensione, ma per un tempo inferiore a quello indicato dal consumatore.

Normalmente, ci sono alcuni paletti che ostacolano l’accesso. L’importo totale del mutuo deve essere al massimo di 250.000 euro e il titolare del contratto deve presentare un ISEE non superiore a 30.000 euro.

Attualmente, secondo un’elaborazione pubblicata il mese scorso da Mef, Abi e Banca d’Italia, sono attive sospensioni legate al Fondo Gasparrini, per un controvalore dei mutui di 2 miliardi di euro.

Sospensione mutuo: le regole temporanee in epoca Covid

In virtù del recente decreto Sostegni-bis ci sono alcune agevolazioni in più. Fino al 31 dicembre, sono ammesse alla misura anche le categorie dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti, per calo di fatturato documentabile.

Inoltre, in questo periodo non è obbligatorio presentare la situazione ISEE e si alza a 400mila euro la soglia massima del mutuo che può accedere alla sospensione.

Il Governo sembra intenzionato a prorogare queste eccezioni fino al 31 dicembre 2022, ma per esserne certi occorre aspettare l’approvazione del testo definitivo della Legge di Bilancio, che il Parlamento è tenuto a votare entro fine anno.

L’opzione “sospensione” nei contratti di mutuo

A livello commerciale, alcune banche possono comunque inserire nel contratto di mutuo la possibilità di saltare le rate, in casi comprovati di difficoltà economiche o anche semplicemente come opzione da far “scattare” al bisogno.

Questa “postilla” del contratto, favorevole al cliente, è meno utilizzata oggi, rispetto al passato, poiché i tassi di interesse sono al minimo storico e già il guadagno delle banche, sui mutui, è ridotto.

Quali banche la applicano: qualche esempio

Ma alcuni esempi di mercato si possono riportare. Crédit Agricole propone l’opzione “Saltarata” che consiste, una volta l’anno, nella possibilità di posticipare il pagamento di una rata. E prevede inoltre altre opportunità, di sospensione o allungamento del piano di finanziamento, in particolari occasioni come il matrimonio, la nascita di un figlio o il calo di reddito in famiglia.

Anche Mediolanum, per il mutuo Young (quello riservato agli Under 35) concede la sospensione, al massimo due volte per anno di ammortamento, e non più di sei volte nell’intera durata del finanziamento.

Della partita c’è anche Intesa Sanpaolo, che ammette lo stop per una serie di casistiche, molte delle quali ricalcano quelle che danno accesso al Fondo Consap. Il cliente può scegliere tra la sospensione di una rata o della sola quota capitale, per una durata fino a 12 mesi.

Altri esempi si possono scovare sul mercato. E occorre comunque valutare, dal punto di vista economico, se queste opzioni comportino un extra costo, in termini di spread, rispetto a un mutuo base erogato dallo stesso istituto.

Zone geografiche disagiate

Ci sono alcune possibilità, che talvolta neppure i diretti interessati sanno di avere a disposizione. Per esempio, Governo e Protezione civile dispongono spesso aiuti per zone colpite da particolari eventi atmosferici e tra questi rientra la sospensione delle rate di mutuo, per chi è stato danneggiato gravemente.

Per esempio, fino ad agosto 2022, possono chiedere alla banca la sospensione del mutuo, gli abitanti delle province di Como, Sondrio e Varese, colpiti da eventi alluvionali fra il 3 luglio e l’8 agosto scorsi, che abbiano subito lo sgombero della casa.

Una possibilità simile viene riservata agli abitanti di Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia, residenti nelle zone colpite da incendi boschivi del luglio 2021. Il termine scade entro la fine di febbraio 2022.

Fino al 4 giugno 2022, hanno tempo i residenti nelle province di Udine, Pordenone e Trieste colpiti da eventi meteorologici del dicembre 2020, anche in questo caso se l’edificio in questione sia stato oggetti di sgombero.


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