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L’ISCRO è un’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa riservata ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata dell’Inps. Questa misura è stata introdotta dal governo con la Legge di Bilancio 2021. Ma come funziona, di preciso, l’ISCRO? Quali sono i requisiti fondamentali da rispettare per averne diritto? Come fare a presentare la domanda per accedervi e quand’è la scadenza?

ISCRO: cos’è e come funziona

L’ISCRO, o Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, è un’indennità di disoccupazione riservata ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti e alle imprese individuali iscritte alla Gestione separata dell’Inps. L’indennità è stata introdotta dal governo con la Legge di Bilancio 2021.

Il bonus ISCRO consiste in un contributo pari al 25%, erogato in base all’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate, su base semestrale (6 mesi). L’indennità ISCRO può essere richiesta una sola volta nel periodo 2021-2023 e viene erogata mensilmente per una durata totale di 6 mesi. L’INPS, in ogni caso, ha stabilito una soglia minima pari a 254,47 € e una soglia massima pari a 815,20 € per l’importo erogato mensilmente.

Un’importante novità da segnalare riguarda le soglie di reddito: nel 2021 il reddito per avere diritto all’ISCRO era stato fissato a 8.145 euro, ma a partire dal 1° gennaio del 2022 l’importo era stato portato a 8.299,76 euro. A seguito di un’ulteriore variazione, la soglia reddituale per il 2023 corrisponde a 8.972,04 euro.

Sottolineiamo che bisogna considerare solo i redditi derivanti dall’attività di lavoro autonomo e ricordiamo che queste cifre si riferiscono al reddito dichiarato l’anno prima rispetto a quello in cui si presenta la domanda.

Calcolo ISCRO 2023: un esempio

Innanzitutto, vediamo come calcolare se un soggetto ha diritto ad accedere al bonus ISCRO. Abbiamo detto che ha diritto ad accedervi chi ha registrato una perdita del fatturato del 50% rispetto la media dei 3 anni precedenti e ha un reddito inferiore a 8.972,04 euro.

Facciamo un esempio, vedendo se, in questo caso, una persona che fa richiesta per l’ISCRO nel 2023 rispetta i requisiti di accesso.

I dati reddituali registrati negli anni precedenti sono:

  • Anno 2022: reddito di 5.000 €
  • Anno 2021: reddito di 10.000 €
  • Anno 2020: reddito di 15.000 €
  • Anno 2019: reddito di 20.000 €

Il requisito che si debba avere un reddito inferiore a 8.972,04 euro nell’anno precedente la richiesta è stato rispettato. Vediamo la media del fatturato degli anni 2020-2021: sommiamo i redditi di questi tre anni e dividiamo il risultato per 3. Quindi, 10.000 + 15.000 + 20.000 fa 45.000. Dividendo 45.000 per 3 otteniamo 15.000.

Quindi, la media del fatturato dei 3 anni precedenti alla richiesta è 15.000. Adesso dobbiamo scoprire se il reddito 2022 è inferiore al 50% della media dei redditi dei tre anni precedenti. Il 50% di 15.000 è 7.500 (moltiplichiamo 15.000 per 0,5). Il reddito del 2022 è pari a 5.000, che è minore di 7.500: in questo caso sono stati rispettati tutti i requisiti per poter fare richiesta.

Adesso, invece, facciamo un esempio su come calcolare l’importo a cui si ha diritto. Abbiamo visto come il bonus ISCRO consista in un contributo pari al 25%, erogato in base all’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate, su base semestrale (6 mesi). In ogni caso, l’importo non può essere inferiore a 250 euro e non può superare gli 800 euro mensili.

Prendiamo i dati riportati nell’esempio precedente: nel 2022 si è registrato un reddito pari a 5.000 € e la media degli anni precedenti è pari a 15.000 €. L’indennità è a base semestrale, quindi dobbiamo dividere 15.000 per 2, ottenendo così 7.500. Calcoliamo poi il 25% di 7.500 (moltiplicando 7.500 per 0,25), che risulta essere 1.875. Questa è la cifra cui si ha diritto nell’arco di 6 mesi, quindi mensilmente si ha diritto ad un importo pari a 312,5 € (importo ottenuto dividendo 1875 per 6).

Le modalità per fare domanda ISCRO 2023 e scadenza

Le domande per richiedere l’ISCRO possono essere inviate secondo tre modalità:

  • per via telematica tramite il sito dell’INPS: è necessario effettuare l’accesso tramite una delle seguenti credenziali: SPID di livello 2 o superiore, CNS (carta nazionale dei servizi), o CIE (carta d’identità elettronica 3.0);
  • tramite il Contact Center Integrato: chiamare il numero verde 803164 da telefono fisso (in modo gratuito) o chiamare il numero 06 164164 da mobile (pagando in base alla tariffa applicata dal gestore);
  • chiedendo il supporto di un intermediario: è possibile chiedere aiuto al proprio commercialista per l’invio della domanda.

In qualunque modalità si scelga di presentare la domanda, è necessario allegare un’autocertificazione indicante i redditi prodotti negli anni di interesse.

Questa operazione non sarà necessaria solo nel caso in cui l’Istituto sia già a conoscenza di tali dati, per cui l’utente li troverà nel pannello di richiesta. La scadenza per presentare all’INPS la domanda per l’ISCRO è il 31 ottobre 2023.

ISCRO 2023: requisiti e chi può fare richiesta

Vediamo, quindi, chi può fare domanda per ottenere l’indennità ISCRO dall’INPS e chi, invece, ne è escluso. Possono fare richiesta all’ISCRO i titolari di partita IVA ed i collaboratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa che siano iscritti alla Gestione Separata INPS e che abbiano registrato una perdita del fatturato (inferiore a 8.972,04 euro) pari al 50% rispetto alla media degli ultimi tre anni.

Inoltre, la circolare dell’INPS determina che, per riuscire ad ottenere l’indennità ISCRO nel 2023, è necessario rispettare i seguenti requisiti:

 

  • non avere già beneficiato della misura nel corso del 2021-2023;

  • avere aperto la propria partita IVA da almeno 4 anni;

  • essere iscritto alla Gestione Separata INPS ed essere in regola con il pagamento dei contributi obbligatori;

  • non percepire reddito di cittadinanza, DIS-COLL o NASpl.

  • aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.972,04 euro.

Come detto precedentemente, solo i lavoratori autonomi possono beneficiare dell’ISCRO. La Gestione Artigiani e Commercianti (chi ha una partita IVA commerciale) non ha diritto a fare richiesta.

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Le persone che sono interessate al bonus ISCRO 2023 sono alla ricerca di risposte a una serie di domande aggiuntive:

Quando arriva il bonus alle Partite Iva?

Il bonus ISCRO viene erogato dal primo giorno del mese successivo rispetto a quello della presentazione della domanda.

È previsto un ISCRO forfettario?

L’ISCRO si applica anche per le partite IVA a regime forfettario, senza alcuna distinzione rispetto a quelle a regime ordinario.

 

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