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In caso di fallimento di una banca, cosa succede al mutuo e ai risparmi?

Pubblicato: 24 Marzo 2023 09:08




Anche le banche, come le imprese, possono fallire. Come mostrano le notizie provenienti dagli Stati Uniti e dalla Svizzera proprio in questi giorni, coi clamorosi casi Silicon Valley Bank e Credit Suisse, il rischio di fallimento di una banca anche di notevoli dimensioni non è mai una possibilità solo teorica. Meglio sapere per tempo dunque come muoversi se le cose dovessero mettersi male.

Come funziona il Fondo di tutela dei depositi

Tra le misure emergenziali c’è il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), che in Italia si estende ai depositi a risparmio liberi o vincolati (conti di deposito), ai certificati di deposito e agli assegni circolari. In caso di fallimento di una banca in Italia, i depositanti hanno diritto a ricevere indietro il loro capitale fino a un limite massimo garantito dal Fitd, pari a 100.000 euro per ciascun cliente e per ciascuna banca e 200.000 euro nel caso di conti cointestati.

Gli importi eccedenti questo limite non sono coperti e non vengono quindi rimborsati direttamente dal Fondo. In caso di fallimento, quindi, i clienti con conti correnti superiori ai 100.000 euro potrebbero subire delle perdite.

Il Fitd ha quindi lo scopo di proteggere i risparmiatori in caso di fallimenti delle banche, procedendo direttamente al rimborso entro 7 giorni lavorativi dalla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta della banca.

È utile precisare però che, dato l’obbligo di pagamento dei debiti da parte della banca, i clienti possono subire una perdita del proprio denaro o una temporanea indisponibilità dei fondi mentre si attende la liquidazione della banca e l’attivazione del fondo di garanzia.

Mutuo: cosa succede se la banca fallisce

In generale, se una banca è in difficoltà, viene acquisita da un nuovo gruppo bancario e i mutuatari continuano a pagare il mutuo secondo le condizioni precedentemente stabilite. Nel caso in cui ciò non accada, il tribunale interviene per recuperare i crediti dai clienti e il mutuatario dovrà rispettare il precedente piano di ammortamento e il debito non verrà annullato. In ogni caso, il mutuatario può approfittare della situazione per rinegoziare il mutuo presso il nuovo istituto oppure richiedere la portabilità del mutuo attraverso la surroga.

Se il mutuatario sta già affrontando difficoltà nel pagare le rate del mutuo e la banca fallisce, la situazione si complica. Tuttavia, se una banca acquista la banca fallita, potrebbe valutare i crediti deteriorati o inesigibili a un valore inferiore a quello nominale. In questo caso, il mutuatario potrebbe negoziare con la nuova banca un accordo a saldo e stralcio per estinguere il debito.

 

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