L’esperienza non ha insegnato nulla: gli sversamenti abusivi a ridosso delle tre vasche di decantazione di via Staglio, via Falde e via Fontanelle, nonostante i controlli quotidiani degli agenti della Polizia Municipale, sono all’ordine del giorno. Nelle ultime settimane sono state numerose le segnalazioni arrivate al comandante Silvana Amodio, ma anche al sindaco Emilio Nuzzo e all’assessore al ramo Lello Melchiorre, i quali hanno invitato più volte i cittadini a mantenere un decoro urbano che possa evitare un’altra tragedia, proprio come quella che si è consumata il 27 agosto, registrando la morte di Agnese Milanese e Giuseppe Guadagnino, madre e figlio travolti dalla frana di un costone della collina di Talanico a causa di una violenta alluvione.
Il ricordo di quel pomeriggio è ancora presente nella mente dei sanfeliciani. La Procura di Santa Maria Capua Vetere e i carabinieri, intanto, continuano a indagare per il duplice omicidio colposo e attraverso i consulenti incaricati stanno raccogliendo elementi utili a risalire a eventuali responsabilità. Sarebbero dieci le persone indagate e che nei prossimi giorni potrebbero ricevere un avviso di garanzia.
I carabinieri della Compagnia di Maddaloni, coordinati dal capitano Federico Arrigo, attraverso i militari dell’Arma della stazione di San Felice a Cancello, Olindo Camassa, intanto, come appreso da fonti comunali, stanno continuando ad acquisire atti presso l’Ufficio tecnico comunale, in particolare relativi alla richiesta della pulizia delle vasche alla società in house Sma Campania della Regione. Sulla questione, assai delicata, nessuno al momento si pronuncia. La Procura sta attendendo anche le relazioni finali del team di medicina legale dell’ospedale di Caserta, che ha effettuato le autopsie sui corpi dei due congiunti ritrovati senza vita nell’ex cava Giglio.
A San Felice a Cancello, però, la preoccupazione per la stagione delle piogge oramai alle porte c’è. D’altronde dopo una stagione calda così prolungata, l’inverno si preannuncia freddo e piovoso. L’ansia la fa da padrona tra i residenti della frazione di Talanico ma anche tra quelli di tutto il territorio, consapevoli che San Felice a Cancello non è stato destinatario di un finanziamento da parte del Governo o semplicemente dello stato di emergenza. «Non voglio ripetermi – spiega il sindaco Nuzzo – ma il Governo ci ha abbandonato. Le casse comunali sono in rosso, non abbiamo soldi per fare i lavori al sistema fognario in autonomia. Lo stato di emergenza ci è stato negato».
Intanto, in questo fine settimana, il Comune si trova a fare i conti anche con la vicenda legata al turnover dei dirigenti dell’ente locale, come richiesto dalla maggioranza consiliare durante un incontro svoltosi venerdì sera, al quale il sindaco Nuzzo non ha partecipato per motivi personali. Durante l’incontro è stata evidenziata la necessità di una rivoluzione all’interno della pianta organica per una serie di criticità venute a galla negli ultimi mesi. «La maggioranza è solida – dice – e non c’è nessuna richiesta di azzerare la giunta. L’unica richiesta è quella di cambiare i dirigenti. Alcuni non rispettano la linea politica dettata dall’amministrazione. Non è possibile che un sindaco deve venire a conoscenza di atti guardando l’albo pretorio».
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