CANTÙ
In tre hanno chiesto il rito abbreviato, altri cinque presentato istanza di patteggiamento che ha già ottenuto il parere favorevole del pubblico ministero, ma due dei principali imputati, gli unici due tuttora sottoposti a custodia cautelare, non hanno trovato alcun accordo di pena. Sono gli ex assessori del Comune di Cantù Claudio Ferrari (nella foto), 54 anni, residente a Vacallo, che si trova in carcere, e Giorgio Quintavalle, 50 anni di Morcote, agli arresti domiciliari. Sono coinvolti nell’indagine coordinata dal sostituto procuratore di Como Antonia Pavan, che li accusa di aver generato o fatto parte di un giro di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, e di bancarotta fraudolenta di società del settore immobiliare.
Ieri si è svolta la prosecuzione dell’udienza preliminare che si era aperta il 26 gennaio davanti al Gup Carlo Cecchetti. Ferrari e Quintavalle non hanno ottenuto il consenso del Pm per un patteggiamento rispettivamente a 4 anni e 6 mesi di reclusione, e 2 anni e 6 mesi nel caso di Quintavalle, che non ha presentato nessuna forma di risarcimento. La posizione di Ferrari sarà dunque valutata alla prossima udienza, mentre Quintavalle è stato stralciato e mandato davanti al un altro giudice la settimana prossima, per una questione tecnica di decorrenza dei termini di custodia cautelare. Hanno invece trovato consenso per il patteggiamento: 3 anni convertiti in lavori di pubblica utilità Fabrizio Arnaboldi, 51 anni di Cantù, 2 anni con pena sospesa Luca Della Fontana, 57 anni di Dumenza, Varese, 1 anno e 6 mesi con pena sospesa Claudio Della Fontana, 74 anni di Cantù, 2 anni e 6 mesi Sergio Molteni, 72 anni originario del Lecchese ma residente in Brasile, e 1 anno convertito in pena pecuniaria Giuseppe Greco, 74 anni di Cantù. Scelta di rito abbreviato per Claudio Raveglia, 47 anni di San Siro, per il padre Sergio, 86 anni e per Domenico Scordo, 53 anni di Figino Serenza. Tutti o quasi con ruoli marginali. Pa.Pi.
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