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Terremoto a Verona: il 100% delle quote azionarie dell’Hellas sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Bologna su ordine del Gip, mentre il presidente del club Maurizio Setti risulta indagato per bancarotta fraudolenta patrimoniale. Non c’è pace in questa turbolenta fine 2023 per la società gialloblù e il suo patron, l’imprenditore carpigiano della moda che già due settimane fa era stato coinvolto a Reggio Emilia da un’altra inchiesta, il caso «Cyrano», per false dichiarazioni fiscali. Ma mentre lì le accuse vertevano sulla presunta fraudolenza di tre fatture per 53 mila euro, quella appena deflagrata si configura come una «bomba» giudiziaria e fiscale tra i 45 e i 50 milioni di euro.

Le società al centro della disputa

Tale è il corrispettivo delle quote azionarie nell’Hellas Verona (attraverso il blocco delle partecipazioni della Star Ball srl, che fa capo al patron Setti) sequestrate dalle Fiamme gialle: tecnicamente si tratta di un sequestro preventivo, chiesto e ottenuto dall’ex patron dello Spezia Gabriele Volpi, che si ritiene creditore di Setti, in vista di una possibile cessione del club. Al centro dei sospetti c’è una presunta operazione di «maquillage» contabile, una sorta di finta vendita della società tra gruppi riconducibili allo stesso Setti, a cui si contesta di aver «spostato» la proprietà del pacchetto azionario del Verona da una società a un’altra sempre a lui riferibile, senza pagarne il corrispettivo. Si tratta della HV7 spa che, a sua volta, le aveva acquisite da H23 spa. Le società erano state oggetto dell’aspra battaglia giudiziaria con Volpi: dichiarate fallite nel 2020, istanze revocate nel 2021. Ora i nuovi accertamenti avrebbero evidenziato «episodi di distrazione, perpetrati tramite la cessione delle azioni rappresentative» del Verona dalla società fallita alla «nuova» Star Ball Srl.

La vicenda

Già due anni fa al dirigente modenese erano stati sequestrati beni per 6,5 milioni in relazione alle vicende di due società rientranti nella sfera dell’Hellas, nei confronti delle quali erano state emesse sentenze di fallimento poi revocate. Dopo aver disposto il sequestro preventivo dell’intera partecipazione detenuta da Star Ball Srl il Gip ha nominato come custode della quota il commercialista Stefano Reverberi. Un maxi sequestro che il club intende impugnare e che «non riguarda il patrimonio dell’Hellas Verona Fc, che non viene toccato», bensì «le partecipazioni sociali di proprietà di Star Ball Srl»: una «ennesima schermaglia giudiziale, nella controversia tra il gruppo di Setti e quello di Volpi». Setti e Star Ball Srl si dicono «sereni, perché convinti di poter dimostrare, anche in quest’occasione, la correttezza, legittimità e liceità del loro operato e la carenza dei presupposti del sequestro». Intanto lo Spezia, uscito sconfitto dallo spareggio con i veronesi per restare in A, attacca: «Noi retrocessi a favore di chi non ha rispettato le regole».

 

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