Per l’Agenzia delle Entrate scatta la pausa estiva, con il mese di agosto che segna lo stop per controlli e versamenti. Le cartelle esattoriali, insomma, vanno in “vacanza”, ma solo per pochi giorni. Come si fa nel frattempo a controllare se si hanno debiti pendenti con il fisco? Avvisi permettendo, quindi come si verifica la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate? Ecco cosa cambia ad agosto e come, intanto, si possono controllare i debiti da pagare.
Per quanto è sospesa l’attività dell’Agenzia delle Entrate
Anche questa estate i termini per i versamenti con le scadenze fiscali sono sospesi nel mese di agosto. Definisce questa regola il decreto legge n. 16/2012, che stabilisce che: «Gli adempimenti fiscali e il versamento delle somme di cui agli articoli 17 e 20, comma 4, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, che hanno scadenza dal 1º al 20 agosto di ogni anno, possono essere effettuati entro il giorno 20 dello stesso mese, senza alcuna maggiorazione». Quest’anno il 20 agosto capita di domenica, quindi i pagamenti F24 riprenderanno da lunedì 21 agosto.
E, ancora, come stabilisce il decreto fiscale n. 193/2016, «I termini per la trasmissione dei documenti e delle informazioni richiesti ai contribuenti dall’Agenzia delle entrate o da altri enti impositori sono sospesi dal 1º agosto al 4 settembre, esclusi quelli relativi alle richieste effettuate nel corso delle attività di accesso, ispezione e verifica, nonché delle procedure di rimborso ai fini dell’imposta sul valore aggiunto».
In questa categoria rientrano tutte le comunicazioni di irregolarità e anche gli avvisi telematici che sono emessi dopo un controllo automatizzato.
Cartelle esattoriali, le sospensioni dei controlli
Tra le attività che vengono sospese ad agosto, poi ce ne sono altre che hanno a che fare con i controlli fiscali in generale. Ci sono ad esempio i termini processuali relativi alla giustizia tributaria. Le attività si interrompono fino al 31 agosto e riprenderanno dal 1° settembre.Quanto ripartiranno ufficialmente le attività di controllo e verifica dell’Agenzia delle Entrate, riaprirannoanche i termini entro i quali mettersi in regola col Fisco, se risultano discrepanze.
Come verificare i debiti con il Fisco
Interessarsi sulla propria posizione debitoria con l’Agenzia delle Entrate è fondamentale, per mettersi in regola il prima possibile. Altrimenti, se non si ripagano i debiti fiscali, possono arrivare intimazioni di pagamento, fermi amministrativi o, addirittura, anche un pignoramento.
La prima cosa da fare è andare sul sito https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/ e cliccare su “Accedi all’area riservata”. Così si arriva al profilo utente personale. A quel punto si apre una schermata con i vari tipi di contribuente: cittadini; imprese; intermediari-EquiPro; enti.
I cittadini possono poi accedere con Spid, Cie (la carta d’identità elettronica), Cns (la carta nazionale dei servizi, ma in questo caso serve un lettore di smartcard connesso al computer), credenziali Ade (riservate esclusivamente ai professionisti e imprese) o ex Pin Inps.
Le possibili alternative
Contribuenti e intermediari che hanno ricevuto una comunicazione di irregolarità o un avviso telematico possono poi verificare la propria posizione con il canale telematico “Civis” (riservato agli utenti registrati Fisconline/Entratel). Altrimenti si può fare riferimento a un intermediario abilitato.
Si pul ricevere assistenza anche usando la Pec, inviando la richiesta di assistenza al Centro Operativo (dc.sac.controllo_automatizzato@pce.agenziaentrate.it) e allegando il documento di identità o, in caso di intermediario, la delega.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui