Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


di Vera Martinella

Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Francia sono esempi vincenti: con leggi e aumento dei prezzi hanno raggiunto traguardi importanti. Il nostro Paese in stallo da 10 anni

Evitare che i ragazzi inizino a fumare e ridurre il pi possibile il numero dei tabagisti di ogni et. Come fare? In Europa come nel resto del mondo le strategie pi utilizzate, spesso combinate fra loro, sono tre: divieti d’acquisto per i minorenni, rialzo del prezzo campagne d’informazione pi efficaci, a partire dai banchi di scuola. L’intenzione del primo ministro britannico Rishi Sunak di insistere con la legge: mercoled 4 ottobre, durante la conferenza annuale del Partito Conservatore, ha infatti manifestato la volont d’impedire che i teenager accendano la prima sigaretta. Per raggiungere l’obiettivo vuole alzare anno dopo anno l’et del divieto per l’acquisto di tabacco, ora fissato in UK come in Italia a 18 anni.

La proposta dell’Inghilterra

Se il Parlamento dovesse approvare la proposta di Sunak (valida solo per l’Inghilterra, non in Scozia, Galles e Irlanda del Nord), dunque, dal 2024 sarebbe proibito vendere sigarette ai 19enni, dal 2025 ai minori di 20 anni e cos via. Fino a quando, praticamente, il divieto riguarder tutta la popolazione. Nel mirino del premier ci sono poi sigarette elettroniche e prodotti da svapo, il cui consumo tra i teenager inglesi negli ultimi tre anni triplicato (nonostante ne sia vietata la vendita ai minorenni) e per i quali vuole introdurre nuove restrizioni. Magari seguendo l’esempio degli Stati Uniti, dove nel 2020 il Governo ha vietato la vendita degli aromi pi popolari fra gli adolescenti nelle cartucce di piccole dimensioni, maggiormente diffuse tra i giovani: frutta, dolciumi o sapori caramellati vari e menta (il mentolo In Europa il mentolo gi proibito sia nei liquidi per dispositivi elettronici che nelle sigarette classiche, perch stato dimostrato che aumenta la capacit delle nicotina di creare dipendenza).

Esempi vincenti

Funzioner? S, se si guarda a chi ci ha gi provato. Il primo Paese che ha gi introdotto questa legge stata la Nuova Zelanda, che vieta la vendita di prodotti da tabacco a tutti quelli nati dopo il 1 gennaio 2009 – dice 
Silvano Gallus, capo del Laboratorio di Ricerca sugli Stili di Vita all’Istituto Mario Negri di Milano  -. In pratica chi ha oggi 14 anni, tra quattro anni diventer maggiorenne, ma non potr comunque acquistare tabacco. Un gruppo di esperti europei ha proposto la stessa cosa per tutti i cittadini nati dopo il 1 gennaio 2010 e la raccolta firme aperta per una proposta di legge al Parlamento Eu. Altri esempi vincenti? I Paesi che hanno raggiunto i successi pi importanti sono gli Stati Uniti, che dal 2019 hanno alzato a 21 anni l’et minima per l’acquisto – ricorda Gallus -. Poi l’Australia che, oltre al divieto assoluto di vendita di e-cig (acquistabili sono dietro prescrizione medica), ha alzato il prezzo di un pacchetto a quasi 20 euro: risultato? Ora fuma meno del 10% degli australiani. Bene  ha fatto anche la Gran Bretagna, primo fra i Paesi europei a imporre un prezzo alto (15 euro a pacchetto) e che ha anche rimborsato i trattamenti che aiutano a smettere: cos calato moltissimo il numero di tabagisti, di circa un terzo negli ultimi 50 anni, dagli anni Settanta a oggi, ma il 13% della popolazione continua a fumare, sei milioni e mezzo di britannici in tutto. E c’ una preoccupante inversione di tendenza che riguarda i giovani e soprattutto le e-cig. E un crollo dei consumatori c’ stato anche in Francia, dove in pochi anni quasi raddoppiato il costo di un pacchetto (oltre 10 euro attuali). 

La situazione italiana

Quanto all’Italia, le stime dell’ultimo Rapporto nazionale sul tabagismo (maggio 2023) dell’Istituto Superiore di Sanit indicano che fuma il 20,5% della popolazione italiana sopra i 15 anni (10,5 milioni di persone, il 25,1% degli uomini e il 16,3% delle donne) e che aumenta la media del numero delle sigarette fumate: 12 al giorno, un quarto dei tabagisti supera le 20. Oltre l’81% consuma sigarette confezionate, oltre l’11% sigarette fatte a mano, il 14% tabacco riscaldato e il 5% e-cig. Anche da noi i fumatori sono diminuiti – spiega Gallus -: c’ stato un calo notevole, ben del 25%, tra il 2003 e il 2013. Merito della legge Sirchia, adottata nel 2005, che non solo ha introdotto divieti importanti, ma ha anche reso il fumo “socialmente non accettato”. Poi per siamo restati intrappolati in una situazione di stallo: negli ultimi 10 anni non c’ stato nessun miglioramento, anche perch non stato fatto nulla (o quasi) a livello strategico. Quanto ai divieti, il nostro Paese negli ultimi anni ha ampliato l’elenco di aree in cui non lecito accendersi una sigaretta (come in automobile in presenza di bambini e donne in gravidanza, o nei cortili di scuole e ospedali, per esempio) e ha inasprito multe e sanzioni per chi vende prodotti da fumo ai minorenni. Il rialzo del costo, invece, stato minimo anche se nel 2021 Fondazione Umberto Veronesi aveva presentato una petizione al Parlamento per un aumento significativo del prezzo dei pacchetti di sigarette, del tabacco sciolto, dei dispositivi a tabacco riscaldato.

Allarme adolescenti

Gli ultimi dati Iss indicano che la legge viene ampiamente aggirata dai ragazzi: pi di un terzo degli studenti italiani tra 14 e 17 anni che assumono nicotina utilizza uno dei prodotti disponibili sul mercato, e una quota consistente li usa tutti. Fumano anche se non hanno l’et legale per potersi comprare le sigarette, senza grandi difficolt a procurarsi ci che desiderano, mischiando un po’ di tuttosigarette classiche, tabacco sfuso da rollare, e-cig o prodotti a tabacco riscaldato. Molte persone, in particolar modo i pi giovani, credono che svapare sia una scelta sicura per la salute, ma qualsiasi tipo di fumo provoca dei danni. Nei teenager che svapano ricerche scientifiche hanno anche evidenziato un aumento di disturbi respiratori, quali bronchiti, asma, affanno, infiammazioni pi frequenti. Neppure il tabacco riscaldato esente da pericoli e danni per la salute. E c’ di peggio: primo, molti ragazzini che iniziano con lo svapo passano poi al tabacco tradizionale; secondo, i giovani in larga parte credono di poter smettere quando vogliono (ma ovviamente non cos) e poi faticano moltissimo a dire basta.

La moda delle puff bar

Ai giovanissimi, in particolare, piace svapare. Lo si vede nei video sui social network dove fanno gare e giochi nei cerchi che riescono a disegnare con il fumo che esalano. Il problema al centro dell’attenzione nei congressi medici pi importanti e c’ una letteratura scientifica sempre pi corposa che indaga la questione, puntando il dito anche contro l’industria che crea appositamente nuovi prodotti dai gusti accattivanti per i teenager. L’ultima moda sono le puff bar, in pratica delle e-cig usa e getta, che non possono essere ricaricate — spiega Roberto Boffi, medico pneumologo, responsabile della Pneumologia e del Centro antifumo dell’IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano —. Costano meno di 10 euro, forniscono in media pi di 300 sbuffi (puff), ovvero pi di 20 sigarette. E soprattutto, come per i liquidi delle e-cig, si vendono in tantissimi aromi attraenti: frutta, dolciumi, menta e stranezze varie. Catturano un pubblico pi giovane, cos come confezioni e dispositivi stessi: colorati e simpatici diventano degli oggetti di moda. Esistono con e senza nicotina, quindi possono (e spesso riescono a) dare dipendenza.

Non mai troppo tardi per smettere

Pensare che lo svapo possa aiutare a smettere di fumare un grosso abbaglio. Lo ribadisce la nuova Linea Guida per il trattamento della dipendenza da tabacco e dalla nicotina pubblicata dall’Istituto superiore di sanit in occasione della Giornata mondiale senza tabacco 2023: Le e-cig o sigarette elettroniche e quelle a tabacco riscaldato non possono essere in alcun modo considerate uno strumento adatto a iniziare una terapia per la cessazione all’abitudine al fumo . Le e-cig, introdotte nel mercato come strumenti utili per smettere di fumare hanno invece generato nuove categorie di consumatori, i “consumatori duali” che al consumo di sigarette tradizionali hanno aggiunto l’uso di quelle elettroniche e di quelle a tabacco riscaldato. Come hanno ormai dimostrato molti studi scientifici, non mai tardi per smettere: I vantaggi, tangibili e concretamente misurabili, si vedono anche in casi estremi come, per esempio, nei pazienti oncologici che hanno maggiori probabilit di sopravvivenza se smettono rispetto a quelli che proseguono sulla via del tabagismo — ricorda Paolo Veronesi, presidente di Fondazione Umberto Veronesi che, fin dalla sua nascita nel 2003, impegnata su diversi fronti nella lotta al tabacco —. Circa un terzo dei fumatori italiani ha provato a dire basta, la maggior parte ci prova da sola, ma pi difficile. Mentre con il sostegno di personale sanitario preparato, le percentuali di successo sono maggiori. 

Chiedere aiuto aumenta le probabilit di successo

Le motivazioni, quando si decide d’abbandonare l’abitudine tabagica, sono decisive. Altrettanto importante chiedere aiuto a un centro Antifumo (il numero verde dell’Istituto superiore di sanit 800554088) dove in base all’identikit (quanto e quando fuma, perch, da quanto tempo e il suo atteggiamento, anche psicologico, nei confronti del fumo) della singola persona, il medico decide quale strategia prescrivere per aiutarla ad affrontare i sintomi legati all’astinenza: dalla terapia sostitutiva della nicotina, con caramelle, cerotti, inalatori o gomme da masticare, ai farmaci (buproprione, vareniclina, citisina) che costituiscono un valido sostegno anche per la dipendenza mentale, fino al supporto psicologico per imparare ad affrontare i momenti pi difficili.

Alzare i costi scoraggia i giovani

L’Italia, per, agli ultimi posti in Europa nella vendita di farmaci utilizzati nella terapia di disassuefazione dal fumo. invece fondamentale, per avere successo, personalizzare l’intervento e chiedere aiuto a un Centro Antifumo pu essere il modo migliore per ricevere sia sostegno psicologico che i medicinali o il supporto pi adeguato al singolo fumatore – ribadisce Silvano Gallus -. Oltre al Numero Verde 800 554 088, la piattaforma Smettodifumare.iss.it  offre, tra le altre cose, la mappa geolocalizzata dei Centri Antifumo presenti sul territorio nazionale. Nel nostro Paese, per, i prezzi del tabacco restano fra i pi bassi in Europa occidentale: la Francia nel 2020 ha portato il prezzo di un pacchetto a 10 euro, in Norvegia la media 13,90, nel Regno Unito 10,50 e in Irlanda 13. In Australia quello pi economico costa circa 18 euro e il pi caro sfiora i 30. L’aumento del prezzo incide sui consumi, specie in una fascia cruciale come i giovani, e aiuta a mobilizzare risorse utili per altri scopi – sottolinea il presidente di Fondazione Umberto Veronesi -. Alzare la spesa per il tabacco significa proteggere le persone, incrementare le risorse per curare, aiutare a smettere di fumare, condurre ricerche indipendenti. L’alternativa un immobilismo poco giustificabile.

Oltre 25 malattie causate dal fumo

Un caso di cancro su tre dovuto al fumo

. Il tabacco da solo responsabile del 90% dei casi di cancro al polmone, del 70% di quelli di tumore della vescica e di migliaia di altri tipi di neoplasie (stomaco, fegato, laringe, faringe, pancreas) che vengono diagnosticati ogni anno. Il fumo fa poi lievitare la possibilit di danni al cuore e al sistema circolatorio, favorendo patologie come ictus, arteriosclerosi e malattie vascolari periferiche. E a questo va aggiunta un’altra lunga serie di malattie: dalla broncopneumopatia cronico ostruttiva (Bpco), destinata a diventare la terza causa di morte a livello mondiale, a bronchiti e polmoniti; dai danni alle pelle a quelli per ossa e muscoli, fino a disfunzione erettile e impotenza nei maschi.

5 ottobre 2023 (modifica il 10 ottobre 2023 | 12:55)

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui