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Roma, 25 marzo 2024 – Quest’anno il 730, disponibile online precompilato per i lavoratori dipendenti e i pensionati sul sito dell’Agenzia delle entrate a partire dal 30 aprile 2024, potrà essere presentato entro il 30 settembre. Ecco quali sono le principali novità relative a scadenze, detrazioni e bonus.

Nuova rata il 16 dicembre

Fino al 2023 i pagamenti delle somme dovute al fisco a titolo di saldo e acconto delle imposte dovevano essere conclusi entro il mese di novembre. Da quest’anno è invece prevista una rata per il 16 dicembre 2024. Uniformata, inoltre, la scadenza per il versamento delle rate da parte di contribuenti, con e senza la partita Iva, al 16 di ogni mese, mentre attualmente la norma prevede che le partite Iva versino il 16 del mese, gli altri a fine mese. Con la dichiarazione dei redditi 2024, inoltre, c’è la possibilità di scegliere di presentare il 730 senza sostituto e chiedere il rimborso direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Investimenti e proprietà all’estero entrano nel 730

Da quest’anno pensionati e lavoratori dipendenti potranno usare il modello 730, anziché il modello redditi Pf, per dichiarare investimenti e proprietà all’estero. Coinvolti dalla novità sarebbero almeno 127mila contribuenti.

Nuovi dati nella precompilata

Nella dichiarazione precompilata il contribuente troverà quest’anno dei nuovi dati, ovvero le spese per gli abbonamenti al trasporto pubblico, presenti anche se il contribuente ha beneficiato lo scorso anno del bonus trasporti, e i rimborsi erogati per il bonus vista, che consiste nel contributo di 50 euro a favore delle famiglie con Isee fino a 10mila che hanno acquistato occhiali da vista o lenti a contatto correttive nel periodo dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2023.

Mance, cosa cambia

Per quanto riguarda le mance, il modello 730 recepisce la nuova tassazione che riguarda i dipendenti di strutture ricettive ed esercizi di somministrazione e bevande. Se il reddito 2023 è inferiore a 50mila euro, la tassazione sostitutiva dell’Irpef è agevolata, con un’aliquota del 5 per cento. Ciò però entro il limite del 25 per cento del reddito incassato. La parte che eccede è assoggettata alla tassazione ordinaria.

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La Certificazione Unica 2024 Inps è disponibile online. Ecco come scaricarla

I lavoratori dello sport

Per quanto riguarda i lavoratori del mondo dello sport dilettantistico, fino al 30 giugno 2023 valgono le vecchie regole, con una franchigia di 10mila euro al di sotto della quale il reddito non è sottoposto a tassazione. Dal 1 luglio 2023, invece, il reddito da lavoratore sportivo può essere subordinato, autonomo, cioè occasionale o con l’apertura di una partita Iva, e di co.co.co. Non sono considerati base imponibile i redditi fino a 15mila euro annui. La stessa franchigia di 15mila euro è applicata per gli atleti professionisti di età inferiore a 23 anni.

Premi di risultato, ridotta l’imposta sostitutiva

Nel quadro C della dichiarazione dei redditi 2024 si troverà anche la voce sui premi di risultato. Quelli erogati nel 2023 ai dipendenti del settore privato hanno una imposta sostitutiva che è stata ridotta dal 10 al 5 per cento, per un massimo annuo di 3mila euro e 80mila euro di limite reddituale.

Detrazioni per familiari a carico

Con l’introduzione dell’assegno unico universale, per l’anno d’imposta 2023 le detrazioni per i figli a carico sono previste solo per figli con 21 anni o più. Per i minori e le maggiorazioni per i disabili, infatti, sono state sostituite dall’assegno unico.

Superbonus

Le spese sostenute nel 2022 che rientrano nel Superbonus, ma che non sono state inserite nella dichiarazione precedente, possono essere indicate in quella del 2024 e ripartite in 10 rate. Rispetto alle spese effettuate nel 2023, la percentuale di detrazione è scesa dal 110 al 90 per cento.

Bonus mobili

Per il 2023 il tetto massimo di spese detraibili è fissato a 8mila euro.

Acquisto case con classe energetica A o B

Per entrambe queste tipologie di abitazioni acquistate nel 2023 dalle imprese costruttrici è prevista una detrazione dell’Iva del 50 per cento.

Irpef redditi dominicali e agrari

E’ stata prorogata anche per il 2023 l’esenzione ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.

Imprenditori agricoli

Gli imprenditori agricoli, che sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione Iva e che hanno fruito nel 2023 di alcuni crediti d’imposta sulle attività agricole da utilizzare esclusivamente in compensazione, possono presentare il quadro Ru insieme al frontespizio del modello Redditi Pf come quadro aggiuntivo al modello 730.

 

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