Il mercato automobilistico italiano è andato incontro a un calo del 9,1% a ottobre 2024, con 126.488 immatricolazioni rispetto alle 139.078 dello stesso mese del 2023. Questo andamento negativo prosegue da diversi mesi e determina una crescita complessiva nei primi dieci mesi dell’anno di appena lo 0,96%. L’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) ha rivisto al ribasso le sue previsioni per il 2024, stimando un totale di 1,59 milioni di immatricolazioni, con un incremento moderato dell’1,5% rispetto al 2023. Anche per il 2025 si prevede un mercato sostanzialmente piatto, a 1,6 milioni di unità, ben lontano dai circa 2 milioni del 2019. Tra le auto più vendute, invece, spicca ancora la Fiat Panda che è la ibrida più scelta nel Bel Paese.
Cosa influenza il mercato automobilistico
Diversi fattori contribuiscono a questa situazione, tra cui:
- l’indebolimento del potere d’acquisto delle famiglie;
- la riduzione dell’80% del Fondo automotive prevista nella Legge di Bilancio, che secondo l’UNRAE rappresenta un ostacolo alla transizione ecologica del settore;
- La necessità di una revisione della fiscalità delle auto aziendali per incentivare la diffusione dei veicoli a zero emissioni.
L’UNRAE esprime forte preoccupazione per la decurtazione del Fondo automotive e invita il Governo a rivedere la sua decisione. L’associazione sottolinea la necessità di rifinanziare l’Ecobonus e di introdurre nuove misure per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’UE.
Per quanto riguarda la tassazione dei fringe benefit, l’UNRAE accoglie con favore la riduzione delle aliquote al 10% e 20% per i veicoli BEV e PHEV, ma propone di applicare tali aliquote in base alle emissioni di CO2 anziché all’alimentazione. Inoltre, l’associazione ritiene eccessivamente penalizzante l’aumento dell’aliquota al 50% per le vetture con emissioni tra 61 e 160 g/Km e suggerisce di mantenere l’attuale aliquota del 30% almeno per il triennio 2025-2027.
Il mercato per alimentazioni
A ottobre 2024, la quota di mercato dei veicoli elettrici a batteria (BEV) è stazionaria al 4,0%, in ribasso rispetto al 5,2% di settembre. Anche i veicoli ibridi plug-in (PHEV) restano stabili al 3,4%, per un totale di veicoli elettrificati (ECV) pari al 7,4%.
Il motore a benzina conferma la sua leadership con il 27,5% di quota a ottobre, seguito dal diesel al 13,1%. Le vetture ibride salgono al 42,8% di share. L’analisi delle emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni a ottobre mostra una crescita dello 0,3% a 119,3 g/Km.
Le ibride più vendute in Italia a ottobre
A chiudere la top 10 delle auto ibride più vendute a ottobre 2024 in Italia abbiamo la rinnovata Suzuki Swift, un modello compatto che ha confermato le doti del passato, pur installando la componente ibrida. Al nono posto una delle proposte più interessanti dell’anno, la MG3, una segmento B che offre stile e dei consumi al vertice della categoria. All’ottavo posto segnaliamo il primo guizzo della Fiat 600, che nella sua versione ibrida comincia a ottenere dei riconoscimenti. In settima piazza la Toyota C-HR, un mezzo che ha bisogno di poche presentazioni e una realtà di questa categoria, al pari della Kia Sportage che è da sempre una delle scelte predilette agli italiani e anche a ottobre al sesto posto della graduatoria.
In top 5 troviamo la Jeep Avenger, il SUV più venduto in Italia, che può essere declinato anche in versione elettrica. Al quarto posto la Ford Puma, che ha sfiorato l’ultimo gradino del podio occupato dalla Toyota Yaris. La medaglia d’argento va alla Toyota Yaris Cross, la versione a ruote alte dell’utilitaria giapponese. Al primo posto, con grande distacco la Fiat Panda, che resiste a tutti gli urti del mercato. Di seguito la classifica:
- Fiat Panda (7.049 unità)
- Toyota Yaris Cross (3.314)
- Toyota Yaris (2.649)
- Ford Puma (2.348)
- Jeep Avenger (2.372)
- Kia Sportage (1.797)
- Toyota C-HR (1.335)
- Fiat 600 (1.129)
- MG3 (1.040)
- Suzuki Swift (1.019)
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