Con 115.310 euro di importo medio richiesto per un mutuo, la provincia di Rovigo ha il valore più basso rilevato in Veneto, dove la media è 131.999 euro, inferiore a quella nazionale di 133.389. Il dato emerge da un’analisi di Facile.it e Mutui.it sui primi sei mesi dell’anno. E, in Veneto, nel primo semestre 2024 la richiesta di finanziamenti è aumentata del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023. In crescita, anche l’importo medio richiesto, arrivato a 131.999 euro, +3%. Guardando ai dati per provincia l’importo medio più alto è quello di Verona con 142.515 euro, seguita da Padova con 130.448, Treviso con 129.299, Vicenza con 129.140, Venezia con 128.996 e Belluno con 128.774.
La durata del mutuo rimane stabile a 24 anni, mentre l’età media dei richiedenti arriva a sfiorare i 40 anni, in lieve in aumento di mezzo anno rispetto al 2023.
Limitando l’analisi alle sole richieste di mutui per l’acquisto della prima casa, emerge che l’importo medio richiesto in Veneto nei primi 6 mesi del 2024 è stato pari a 135.454 euro, in aumento del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Stabili il valore medio dell’immobile, fermo a circa 180mila euro, l’età media dei richiedenti, 37 anni, e la durata del piano di ammortamento, poco più di 26 anni. Crescono le richieste di surroga, trainate dalle condizioni favorevoli offerte dalle banche per i tassi fissi: tra gennaio e giugno 2024 questo tipo di domande hanno rappresentato il 29% del totale veneto, in aumento di 9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Sempre secondo Facile.it, ma in un’analisi con Prestiti.it, il taglio del costo del denaro da parte della Bce sta avendo effetti positivi anche nell’ambito dei prestiti personali: dopo due anni di aumenti i tassi disponibili online sono tornati a scendere con un calo che, nei primi 9 mesi del 2024, è stato di circa il 3%. L’analisi, realizzata su un campione di oltre 500mila richieste di prestiti personali, nei primi 9 mesi del 2024 chi ha presentato domanda ad una società di credito ha puntato ad ottenere, in media, poco più di 10.300 euro da restituire in 5 anni. Analizzando le ragioni per cui gli italiani chiedono un prestito personale emerge che, al primo posto, c’è l’esigenza di liquidità, indicata da quasi 1 richiedente su 3 (32%); seguono le domande per l’acquisto di auto usate (18%) e per il consolidamento debiti (15%). Rispetto allo scorso anno, è aumentato il peso percentuale delle richieste di prestiti personali per la ristrutturazione della casa, +7%, e per il consolidamento debiti +4%. Ma anche, e questo è un dato da tenere in considerazione, per pagare le spese mediche, con un incremento di ben il +9%.
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