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Chiron Energy SPV 16 srl, società veicolo interamente detenuta da Chiron Energy Capital spa, gruppo indipendente controllato dalla famiglia Pesaresi che sviluppa e gestisce impianti generatori di energia da fonti rinnovabili, ha incassato un green loan project financing da 30 milioni di euro grazie a UniCredit e BPER, con garanzia SACE (si veda qui il comunicato stampa).

I finanziatori sono stati assistiti da Legance – Avvocati Associati in qualità di consulente legale, EOS Consulting spa e AON spa hanno agito rispettivamente come consulenti tecnico-ambientali e assicurativi. Deloitte spa ha agito come revisore del modello finanziario.

L’operazione, articolata su diverse linee di credito per progetti greenfield solari ibridi (incentivati e in grid parity), è stata strutturato da UniCredit in qualità di Global Coordinator & Bookrunner, Structuring Mandated Lead Arranger, Original Lender e Hedging Bank, e sottoscritto pariteticamente con BPER in qualità di Mandated Lead Arranger, Original Lender, Hedging Bank, Banca Agente, SACE Agente e Banca dei Conti.

Nel dettaglio, il finanziamento, certificato ai sensi dei “Green Loan Principles” e che beneficia di fondi BEI (Banca Europea degli Investimenti) dedicati alla transizione energetica e della garanzia SACE per opere di rilevanza strategica, è finalizzato a sostenere i costi di costruzione e messa in esercizio di 5 nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile localizzati in Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.

Gli impianti finanziati, ubicati nei comuni di San Donà di Piave (Venezia), Ferrera Erbognone (Pavia),
Fiumicello Villa Vicentina (Udine), San Martino di Venezze (Rovigo) e Masi (Padova), sono localizzati per oltre l’80% in aree industriali già urbanizzate, che saranno valorizzate in chiave energetica andando a riqualificare porzioni di territorio spesso abbandonate e/o degradate. L’entrata in esercizio degli impianti, attualmente in fase di costruzione, è prevista a seconda dell’impianto tra il secondo semestre 2024 e la seconda metà del 2025. L’energia prodotta sarà ceduta a un primario operatore  nazionale del settore energetico con rating investment grade, anche sulla base di un PPA decennale.

Complessivamente la capacità installata supererà i 36 MW di picco e una produzione annua attesa di circa 52 GWh, in grado di coprire i fabbisogni energetici annui di circa 20 mila famiglie italiane. Gli impianti, una volta in esercizio, permetteranno di evitare emissioni climalteranti di oltre 25 mila tonnellate annue di CO2 equivalenti, che considerando una vita utile degli stessi impianti di circa trent’anni, corrisponderà a un risparmio di oltre 770 mila tonnellate di CO2 equivalenti che non saranno emesse in atmosfera.

Questi asset energetici, grazie all’impatto positivo in termini di mitigazione del cambiamento climatico
aumento della sicurezza energetica nazionale, rientrano negli obiettivi dell’EU Green New Deal e sono
supportati dalla garanzia di rilevanza strategica di SACE, il gruppo assicurativo-finanziario italiano controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale, che riveste un ruolo centrale nell’attuazione del Green New Deal sul territorio italiano.

Ricordiamo che a metà gennaio 2024 Chiron ha ottenuto da Crédit Agricole Italia un finanziamento da 12,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).

Ma, guardando ai mesi passati, questa non è stata la prima volta che UniCredit e Chiron hanno agito in tandem. Ad aprile 2023 Chiron ha ottenuto dalla banca milanese un prestito da 17 milioni articolato su diverse linee di credito (si veda altro articolo di BeBeez). Anche in quel caso le risorse erano finalizzate a sostenere i costi di costruzione e messa in esercizio dei 4 nuovi impianti incentivati di produzione di energia rinnovabile localizzati in Veneto, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia su aree non agricole, oggetto del nuovo finanziamento. E ancora, pochi mesi prima, nel novembre 2022, sempre UniCredit aveva concesso a Chiron un altro finanziamento green di 31 milioni di euro per sostenere i costi di costruzione e messa in esercizio di otto nuovi impianti fotovoltaici, localizzati in Veneto e Piemonte su aree non agricole (si veda altro articolo BeBeez).

Sul fronte del debito, ricordiamo anche che nel giugno 2022 Chiron aveva emesso un minibond ESG-Linked da 5 milioni di euro, con scadenza al 31 dicembre 2026, che è stato interamente sottoscritto dal fondo Progetto Minibond Italia gestito da Zenit sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Questo minibond prevede benefici in termini di tasso per l’azienda legati al miglioramento del rating di sostenibilità-ESG e ha lo scopo di sostenere gli ambiziosi piani di crescita e di investimenti della società.

Chiron Energy, con sede a Milano, è stata costituita a fine 2020 da Mario Pesaresi, presidente di Fondazione Marche, e dal figlio Paolo con un capitale di 10 milioni di euro, ripartito tra Echidna spa di Mario Pesaresi all’80%  e il restante 20% intestato alla PPH di Paolo. Alla famiglia Pesaresi, tramite Echidna, faceva capo anche una quota di Viridis Energia, ceduta poi lo scorso anno ai soci di maggioranza (si veda altro articolo di BeBeez).

Chiron è un produttore indipendente di energia rinnovabile che sviluppa, realizza e gestisce impianti e infrastrutture energetiche di ultima generazione a bassissimo impatto ambientale. Oggi Chiron, con oltre 60 società veicolo attive e oltre 500 MWp di impianti solari greenfield in varie fasi di sviluppo, è uno dei principali solar developer del mercato italiano dove sta sviluppando una importante pipeline di progetti sia brownfield sia greenfield per impianti da fonte rinnovabile utility scale. La società, con sedi a Milano e Ancona, alla fine del 2023 aveva oltre 20 impianti già operativi per una potenza complessiva di oltre 50 MWp.

 

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