Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Reggio Emilia Pnrr e Superbonus 110%. Il minimo comune denominatore dei due strumenti si chiama “soldi pubblici”. Una valanga di soldi pubblici. E Filca Cisl Emilia Centrale è andata a studiare i dati della Cassa Edile per capire come Pnrr e 110% hanno impattato sul mondo del lavoro edile a Reggio Emilia e nella sua provincia.

«Vediamo un moltiplicatore occupazionale positivo grazie al Pnrr. I cantieri pubblici finanziati nel Reggiano, infatti, sono in larga parte protagonisti del boom del 15,65% dei lavoratori iscritti alla cassa edile, nei primi cinque mesi del 2024, con i relativi contributi versati. Significa lavoro regolare, con regolare contratto di categoria. Più in generale, nel maggio scorso è stato raggiunto il numero di 4.534 operai edili attivi a Reggio, nei cantieri pubblici e privati».

Così Salvatore Cosma, segretario Filca Cisl Emilia Centrale, autore della ricerca, presenta il quadro del comparto.

Quadro ben chiaro a Cinzia Zaniboni, leader della Filca reggiana e modenese, per la quale «deve far riflettere l’aumento del lavoro edile regolare e ben contrattualizzato in gran parte a traino del Pnrr: lo Stato ha speso soldi col Pnrr generando occupazione vera e opere strategiche. L’operazione superbonus 110%, invece, si sintetizza con un titolo: macelleria dei diritti e trionfo dei subappalti selvaggi. Una situazione che sta andando a pesare su un settore nel quale, anche a Reggio, si erano segnalati diversi casi di muratori inseriti nei cantieri con il contratto multiservizi e pure con quello della ristorazione».

Superbonus e muratori in subappalto non pagati

Il Superbonus 110% è costato più di 200 miliardi allo Stato, soldi assorbiti per la grandissima parte da interventi su villette e altre proprietà private (castelli compresi) che di sicuro non necessitavano della mano pubblica. Il 110% a Reggio e provincia sta mostrando da inizio anno il suo lato occulto, con un’impennata di lavoratori, impegnati nella miriade di subappalti collegati, che non hanno ricevuto lo stipendio.

Nel 2023, col Superbonus a pieno regime, non c’erano segnalazioni. Con la chiusura dei rubinetti pubblici, da inizio 2024 i casi di lavoro sfruttato (e non pagato) documentati dal sindacato di via Turri si stanno moltiplicando.

Una tendenza che si vede bene a Reggio come nella vicina Modena.

Già salvata la paga del 30% dei casi segnalati

Cosma spiega che «a Reggio stiamo facendo un’azione importante, utilizzando la responsabilità solidale dei committenti. Tocca a loro pagare i lavoratori impiegati nei subappalti sui loro cantieri. Da inizio anno abbiamo recuperato con questo strumento 20.000 euro di stipendi, indennità e Tfr non pagati. Siamo al 30% di casi positivamente risolti e andiamo avanti».

Soldi pubblici lanciati nel Far west

«Tutti, a cominciare dalle istituzioni che hanno bisogno di risorse per i servizi sociali, per la scuola e la sanità, dobbiamo chiederci come è stato possibile trasferire ai privati miliardi di euro col Superbonus senza prevedere sistemi di controllo preventivi sulla correttezza dei contratti e la sicurezza dei lavoratori coinvolti».

«Il risultato è stata la beffa – chiosa Cinzia Zaniboni –: soldi pubblici lanciati nel Far west. Nei nostri uffici stiamo raccogliendo i cocci di questo disastro, arrivano tanti lavoratori che sono stati dipendenti di società nate apposta per cavalcare l’affarone del Superbonus e che ora scoprono di essere stati truffati. Se va bene non avevano il contratto edile ma formule esotiche per evadere i contributi. Se va male questa gente non ha proprio ricevuto lo stipendio per diverse mensilità e nemmeno il Tfr».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui