Il Consiglio dei Ministri n.82/2024 del 24 maggio ha approvato il decreto “Misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”, cd. Piano Salva Casa, la sanatoria fortemente voluta dal ministro Matteo Salvini che insiste nel non definirlo un condono.
Il provvedimento è stato pubblicato come decreto-legge 69/2024 nella Gazzetta Ufficiale 124 del 29 maggio.
Il Decreto Salva Casa consente, tramite il pagamento di un’ammenda, la sanatoria delle piccole difformità edilizie (tramezzi, soppalchi interni, finestre, ecc.) superando il concetto della doppia conformità ex art.36 Testo Unico Edilizia, che resta per gli abusi maggiori, e semplifica i cambi di destinazione d’uso e la dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile.
Inoltre, aumenta il perimetro delle tolleranze costruttive in edilizia, che possono arrivare sino al 5% e sono riparametrate in misura inversamente proporzionale alla superficie utile: minore è la superficie, maggiore è il limite consentito percentualmente.
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Certificato di agibilità: non attesta lo stato legittimo ma il Salva Casa vuole cambiare le cose
Il certificato di agibilità non certifica la regolarità urbanistico-edilizia dell’immobile, ma risponde ad altre finalità ed ha quindi una funzione diversa rispetto al permesso di costruire.
Decreto Salva Casa: tutti gli emendamenti presentati
Tra i 522 emendamenti presentati al Decreto Salva Casa, spiccano quelli per l’aumento delle tolleranze costruttive nei piccoli appartamenti, un prossimo decreto per stabilire la nuova altezza minima degli edifici, il recupero dei sottotetti ‘allargato’ e la possibilità che anche il certificato di agibilità certifichi lo stato legittimo dell’immobile.
Abusi edilizi prima del 1967: onere della prova e tipo di documentazione
Per dimostrare lo stato legittimo dell’immobile ante 1967 senza permesso di costruire, non possono essere sufficienti testimonianze, peraltro confuse e con ricordi frammentari, ma servono aerofotogrammetrie e dichiarazioni sostitutive attendibili che dimostrino la risalenza del manufatto a prima della Legge Ponte
Interventi abusivi e Decreto Salva Casa: le differenze tra totale e parziale difformità
Si è in presenza di difformità totale del manufatto o di variazioni essenziali, sanzionabili con la demolizione, quando i lavori riguardino un’opera diversa da quella prevista dall’atto di concessione per conformazione, strutturazione, destinazione, ubicazione.
Decreto Salva Casa: novità e riflessioni sul tema
A Lecce si è tenuto un convegno sul “D.L. n. 69/2024 – Decreto Salva Casa” con la partecipazione di oltre 200 professionisti in presenza e altrettanti online. Durante l’evento, i relatori hanno discusso le novità del decreto, sottolineando l’importanza della collaborazione e la necessità di semplificare la normativa urbanistica e garantire chiarezza operativa.
Cambio destinazione d’uso con opere: serve il permesso di costruire
Per assentire un cambio di destinazione d’uso con opere, tra categorie eterogenee, è necessario il permesso di costruire, mentre il Decreto Salva Casa lo consente con la SCIA per i cambi d’uso senza opere
Con questo Topic raccogliamo le News e gli approfondimenti che riguardano il Decreto Salva Casa ricordando che ora passerà al vaglio del Parlamento che avrà 60 giorni di tempo per convertirlo in legge, con eventuali modifiche.
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