Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
La nuova legge sulla Montagna funzionerà? #finsubito prestito immediato


Il Senato ha approvato con 77 sì, 5 contrari e 45 astenuti il disegno di legge sulla montagna, varato in Consiglio dei ministri lo scorso febbraio e fortemente voluto dal ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli.

È la ricerca di IPSOS per Uncem Percezione e opinioni degli italiani sulle aree montane del Paese – a restituirci una fotografia di queste aree: il 58,2% del territorio italiano è montano, vi risiede una popolazione di 14milioni di abitanti, in oltre 4.200 Comuni.

La caratteristica di montanità è stata attribuita ai comuni italiani da una specifica normativa (leggi n. 991 del 25 luglio 1952 e n. 657 del 30 luglio 1957) che individua comuni totalmente montani, comuni parzialmente montani e comuni non montani.

Da questa impostazione normativa deriva un’immagine del territorio italiano caratterizzato da ampie zone montane, in termini numerici il territorio montano in Italia è composto da: 3.546 comuni totalmente montani (84,4 per cento) e 655 comuni parzialmente montani (15,6 per cento) per un totale complessivo di 4.201 comuni. L’insieme dei comuni montani rappresenta quindi quasi il 52 per cento degli 8.101 comuni italiani.

I comuni totalmente montani tendono a disegnare l’intero arco alpino e la dorsale appenninica, mentre i comuni parzialmente montani si collocano prevalentemente a ridosso di questi.

La scarsa concentrazione della popolazione sul territorio e l’elevata frammentazione degli insediamenti abitativi rappresentano due dei tratti essenziali della montagna italiana. Queste caratteristiche si associano, in molti casi, anche a fenomeni di spopolamento, invecchiamento della popolazione e marginalità economica.

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Nel Mezzogiorno si concentrano ben 1.530 comuni, sia totalmente che parzialmente montani (pari al 36,4 per cento del totale nazionale), primato che si conferma anche in termini di superficie montana (41,9 per cento) e di popolazione residente (40,3 per cento).

Sappiamo che in Irpinia su 118 comuni, 75 sono classificati come totalmente o parzialmente montani.

Avella, Baiano, Cassano, Castel Baronia, Castelfranci, Cervinara, Flumeri, Forino, Frigento, Lauro, Mercogliano, Montecalvo, Monteforte, Montoro, Moschiano, Mugnano, Ospedaletto, Pietrastornina, Quindici, Rotondi, Salza Irpina, San Mango sul Calore, San Martino Valle Caudina, Santa Lucia di Serino, Santo Stefano del Sole, Serino, Solofra, Sorbo Serpico e Torella dei Lombardi: sono quelli parzialmente montani.

Mentre sono totalmente montani: Andretta, Aquilonia, Ariano, Bagnoli, Bisaccia, Cairano, Calabritto, Calitri, Caposele, Carife, Casalbore, Castel Baronia, Castelvetere, Chiusano San Domenico, Conza, Greci, Guardia Lombardi, Lacedonia, Lioni, Montaguto, Montefusco, Montella, Montemarano, Monteverde, Morra De Sanctis, Nusco Quadrelle, Rocca San Felice, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Santa Paolina, Sant’Angelo a Scala, Sant’Angelo dei Lombardi, Savignano, Scampitella, Senerchia, Sirignano, Summonte, Taurano, Teora, Torrioni, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista, Volturara e Zungoli.

Pur essendo visionaria e lungimirante, l’ultima legge organica sulla Montagna della Repubblica italiana – la 97 del 1994 – è rimasta purtroppo per gran parte inattuata. Oggi questo Ddl promette di definire una Strategia (Strategia nazionale per la montagna italiana – SMI) e di fornire le risorse necessarie a supportare i territori, 100 milioni all’anno, un miliardo in totale fino al 2034 e si prevede anche l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, a decorrere dal 2025.

Ventinove gli articoli del disegno di legge che, partendo da una nuova classificazione dei Comuni montani in via di definizione, introduce una serie di incentivi per stimolare l’economia, migliorare i servizi e frenare lo spopolamento nelle aree montane. Tra le misure previste, sgravi fiscali per chi avvia un’impresa in montagna e ha meno di 41 anni, con un’aliquota ridotta al 15% fino a 100.000 euro di reddito. Professionisti come medici, infermieri e insegnanti riceveranno punteggi extra per i concorsi e contributi per affitto o acquisto della casa, mentre i medici del Sistema sanitario nazionale avranno un emolumento aggiuntivo fino a 20 milioni l’anno, per compensare l’isolamento di queste aree.

Le scuole di montagna riceveranno incentivi, soprattutto nei Comuni con meno di 5.000 abitanti e minoranze linguistiche, mentre per gli studenti universitari sono previste borse di studio e didattica a distanza, per attrarre giovani nelle zone a rischio spopolamento.

Per sopperire alla carenza di personale nei tribunali montani, è prevista la mobilità volontaria, mentre si punta alla digitalizzazione per favorire la connessione di queste aree al resto del Paese.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

Per il settore agricolo e forestale, arriva un credito d’imposta del 10% per investimenti ambientali, come la tutela di pascoli e boschi, con un budget di 4 milioni di euro l’anno, per sostenere chi opera nel settore.

Chi acquista o ristruttura una casa in montagna potrà accedere a crediti d’imposta sui mutui, limitati però agli immobili residenziali. Le famiglie che vivono nei piccoli Comuni montani potranno ottenere un bonus nascita o adozione, con un fondo annuo di 5 milioni. Infine, verrà istituito un Registro nazionale dei terreni agricoli silenti per incentivarne il recupero produttivo.

Potrebbe interessarti

Funzionerà? La politica dei bonus una tantum e delle agevolazioni a tempo non pare essere risolutiva, ne abbiamo avuto prova con i vari sostegni economici che in vent’anni, in Italia, non sono riusciti ad invertire il calo dei tassi di natalità. Vale più o meno lo stesso per la montagna, viverci è una scelta che va al di là degli incentivi: significa abitare un territorio fragile, entrare a far parte di comunità piccole, confrontarsi con il vuoto e contribuire affinché non resti tutto fermo e immutato, ma anche diventare parte del percorso che vuole orientare e migliorare politiche, servizi pubblici e sviluppo sostenibile nelle aree montane. Non è semplice, e probabilmente l’assistenzialismo non è la risposta. Ma confidiamo nella strategia a lungo termine.

Immagine in copertina: Calabritto, Paesaggi Irpini





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui