La Manovra 2024 si presenta come un piano strategico per il rilancio economico, con particolare attenzione alle imprese. Tra le principali misure introdotte, troviamo la proroga di incentivi esistenti per le attività di investimento. Il pacchetto include la Nuova Sabatini, i Contratti di Sviluppo e il credito d’imposta nella Zona Economica Speciale (ZES) unica del Sud. La Nuova Sabatini è stata rifinanziata con 50 milioni di euro per sostenere l’acquisto di macchinari e software nuovi, mentre 1,8 miliardi di euro sono stati destinati al credito di imposta per investimenti in beni strumentali nelle ZES. Inoltre, la Manovra prevede specifiche disposizioni settoriali come il Tax Credit Cinema e il Bonus Carta Editori. Vuoi avere maggiori dettagli? Allora, continua a leggere questo articolo.
Legge Bilancio 2024: le novità della Manovra
I tax credit per PMI previsti dalla Manovra 2024
La Legge di Bilancio 2024 introduce una serie di misure fiscali che mirano a modernizzare il sistema tributario e a incentivare comportamenti responsabili da parte delle imprese. Tra queste, spiccano i nuovi obblighi relativi alle polizze assicurative per coprire rischi legati a catastrofi naturali. Viene inoltre introdotta la plastic tax e la sugar tax, che entreranno in vigore a partire dal 1° luglio 2024. Sono previste anche deduzioni specifiche, tra cui la deduzione dell’1% e del 3% dei componenti negativi IRES ed IRAP, e normative per la gestione delle plusvalenze e minusvalenze aziendali.
Manovra 2024: le agevolazioni per le nuove assunzioni
Un elemento centrale dei decreti attuativi della Manovra 2024 è il nuovo incentivo per le assunzioni. Questo bonus prevede deduzioni fiscali che possono raggiungere il 120% o 130% per l’assunzione di giovani, donne, lavoratori di categorie svantaggiate ed ex percettori del reddito di cittadinanza. Questa misura mira a promuovere un incremento occupazionale nelle aziende, offrendo un incentivo significativo per le nuove assunzioni effettuate nel 2024.
L’avvio della ZES Unica Sud con il suo credito d’imposta
La Manovra 2024 segna un punto di svolta per il Sud Italia con l’attivazione della Zona Economica Speciale (ZES) Unica Sud a partire dal 1 gennaio 2024. Questa iniziativa strategica, integrata nella Manovra, rappresenta un pilastro fondamentale per il rilancio economico della regione meridionale. Il cuore di questa nuova ZES è il credito d’imposta, un incentivo significativo destinato a stimolare gli investimenti in beni strumentali nelle strutture produttive localizzate in quest’area.
Rifinanziato con 1,8 miliardi di euro, questo credito d’imposta mira a incentivare le imprese ad investire in tecnologie avanzate e a modernizzare i loro processi produttivi, fungendo da catalizzatore per lo sviluppo economico e l’innovazione nel Mezzogiorno. L’introduzione della ZES Unica Sud rappresenta quindi un passo importante verso la riduzione del divario economico regionale e l’attrazione di nuovi investimenti in queste aree cruciali per l’economia italiana.
La legge di Bilancio 2024 introduce la Global Minimum Tax
La Manovra 2024 introduce anche la global minimum tax, una tassa minima globale del 15% per i gruppi multinazionali con un fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro. Questa misura, prevista da un accordo OCSE e sottoscritta da tutti i paesi dell’UE, si propone di garantire una tassazione equa per i grandi gruppi internazionali e di generare un significativo gettito fiscale a livello mondiale.
Manovra 2024: gli incentivi per l’attrazione dei talenti
Con la Manovra 2024 vengono introdotte anche nuove agevolazioni per il rientro dei talenti in Italia. Questa misura, destinata alle imprese per le quali l’attrazione di talenti è prioritaria, prevede una tassazione agevolata per i lavoratori altamente qualificati che ritornano in Italia. La tassazione viene ridotta del 50% sull’imponibile, fino a un tetto di reddito di 600mila euro, con condizioni più favorevoli per le famiglie e per chi acquista casa in Italia.
Le agevolazioni per il reshoring previste dalla Manovra 2024
La Manovra 2024 e i decreti attuativi della Riforma Fiscale includono anche incentivi per il reshoring, ossia la rilocalizzazione della produzione in Italia. Le imprese che decidono di riportare la produzione in Italia beneficiano di una riduzione del 50% delle imposte sui redditi per cinque periodi di imposta. Questa misura è volta a incentivare le aziende a mantenere o riportare la loro attività produttiva all’interno dei confini nazionali.
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