Roma, 28 ottobre 2024 – Codice della strada e ricorsi sulle multe con contestazione differita, come quelle da autovelox e Photored. La Cassazione continua a ’fare legge’. Con l’ordinanza 26553 dell’11 ottobre la Suprema Corte interviene con alcune novità importanti.
“Nessun invio dati del conducente, nessuna perdita punti e nessuna sanzione”, riassume Luigi Vingiani, avvocato e segretario nazionale Confederazione giudici di pace.
Ecco la spiegazione per punti.
Le circolari del ministero
La vicenda è complessa e nel corso degli anni l’orientamento del ministero dei Trasporti è cambiato. “Una circolare ministeriale nel 2022 invitava già la polizia stradale a non decurtare i punti della patente, con un ricorso in atto – sottolinea Vingiani -. Poi un documento successivo ha ribaltato la situazione. Ora la Cassazione ha recepito l’orientamento di una buona parte dei giudici di pace, per quel che mi riguarda lo sto mettendo in pratica da 10 anni. Che senso ha l’obbligo di comunicare i dati del conducente se ancora non sappiamo l’esito del ricorso? Se vinco la causa devo fare istanza per riavere i punti decurtati dalla patente. La cosa più logica invece è sospendere l’obbligo, finché è in corso il giudizio. Anomalo è il contrario”.
Cosa succede ora
Nelle previsioni di Vingiani ora la sentenza della Cassazione non potrà più essere ignorata, come era successo invece per la circolare del ministero. L’obbligo è previsto dall’articolo 126 bis del codice della strada che punisce chi non comunica i dati entro 60 giorni dalla data di notifica del verbale. Ma ora la Cassazione corregge il tiro: si può parlare di violazione solo al termine del giudizio.
Gli incassi delle multe
Proprio ieri il Codacons ha reso noto l’incasso delle multe da codice della strada nei primi dieci mesi del 2024. La cifra sfiora 1,3 miliardi. Ma, a fronte di tante contravvenzioni, purtroppo il numero degli incidenti resta tragicamente stabile.
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