Indennità una tantum per i lavoratori autonomi. Potenziamento del Fondo di garanzia PMI. Contributi a fondo perduto a favore delle imprese esportatrici. Sospensione dal pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere. Proroga fino al 31 dicembre 2023 del superbonus al 110% per l’ultimazione degli interventi effettuati su unità immobiliari.
A quanto ammonta l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi
Tra le misure agevolative del decreto, spicca l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi disciplinata dall’articolo 8.
In particolare, l’indennità è riconosciuta, per il periodo dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, dei lavoratori autonomi o professionisti, compresi i titolari di attività di impresa, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, che, alla data del 1° maggio 2023, risiedevano o erano domiciliati ovvero operavano, esclusivamente o, nel caso degli agenti e rappresentanti, prevalentemente in uno dei Comuni alluvionati.
Il contributo sarà pari a 500 euro per ciascun periodo di sospensione dell’attività non superiore a 15 giorni e, comunque, nella misura massima complessiva di 3.000 euro.
Tale indennità:
– spetta nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di aiuti di Stato;
– è riconosciuta ed erogata dall’INPS, a domanda, adeguatamente documentata, nel limite di spesa complessivo pari a 253,6 milioni di euro per l’anno 2023. L’INPS provvederà al monitoraggio del rispetto del limite di spesa, fornendo i risultati dell’attività di monitoraggio al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze. Qualora dall’attività di monitoraggio dovesse emergere, anche in via prospettica, il raggiungimento del complessivo predetto limite di spesa l’INPS sospenderà l’accoglimento delle ulteriori domande.
Quali sono le agevolazioni del fondo di garanzia PMI
Al fine di agevolare una ripresa quanto più possibile rapida delle attività economiche delle zone alluvionate, all’articolo 9 viene rafforzato l’intervento del Fondo centrale di garanzia.
Nello specifico, in favore delle imprese localizzate nei territori alluvionati, dal 2 giugno 2023 (data di entrata in vigore del decreto) fino al 31 dicembre 2023, la garanzia del Fondo è concessa:
– a titolo gratuito;
– nella misura massima dell’80% dell’operazione finanziaria nel caso di garanzia diretta, elevabile fino al 90% in conformità al Temporary Crisis Framework. Nel caso di riassicurazione, la percentuale massima di copertura è del 90% dell’importo dell’operazione finanziaria garantito dal garante di primo livello, elevabile fino al 100%, in conformità al Temporary Crisis Framework, a condizione che le garanzie rilasciate dal garante di primo livello non superino la percentuale massima di copertura del 90% e che prevedano il pagamento di un premio che tiene conto esclusivamente dei costi amministrativi.
Cosa coprono i contributi a fondo perduto a favore delle imprese esportatrici
Altra misura di sostegno è prevista all’articolo 10.
In particolare, Simest è autorizzata all’erogazione di contributi a fondo perduto, secondo condizioni, termini e modalità stabiliti con una o più deliberazioni del Comitato agevolazioni, per l’indennizzo dei comprovati danni diretti subiti dalle imprese esportatrici localizzate nei territori interessati dagli eventi alluvionali, nei limiti della quota dei medesimi per la quale non si è avuto accesso ad altre forme di ristoro a carico della finanza pubblica.
Tali contributi:
– non concorrono alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’IRAP;
Quali sono le misure di sospensione dei termini in favore delle imprese
L’articolo 11, inoltre, sospende una serie di termini.
Per le società e le imprese che, alla data del 1° maggio 2023, avevano la sede operativa nei territori alluvionati, sono sospesi dal 1° maggio 2023 fino al 30 giugno 2023, senza applicazione di sanzioni e interessi:
– i versamenti riferiti al diritto annuale dovuto ad ogni singola camera di commercio da parte di ogni impresa iscritta o annotata nei registri delle imprese;
– gli adempimenti contabili e societari in scadenza entro il 30 giugno.
Lo stop riguarda anche:
– il pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere, incluse le operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento e di credito ordinario, erogati dalle banche, nonché dagli intermediari finanziari;
– i pagamenti di canoni per contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto edifici divenuti inagibili, anche parzialmente, ovvero beni immobili strumentali all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale, agricola o professionale svolta nei medesimi edifici;
– i pagamenti di canoni per contratti di locazione finanziaria aventi per oggetto beni mobili strumentali all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale, agricola o professionale.
Secondo quanto precisato al comma 2, gli eventi alluvionali che hanno colpito le imprese sono parificati, ai fini della (esclusione della) responsabilità del debitore da inadempimento, nonché dell’applicazione della normativa bancaria e delle segnalazioni delle banche alla Centrale dei rischi, come causa di forza maggiore.
Per le società e le imprese aventi sede operativa nei territori alluvionati, sono poi sospesi i termini per gli adempimenti amministrativi da compiersi presso le CCIAA, e i relativi pagamenti, nel periodo 1° maggio – 31 luglio 2023.
I versamenti sospesi devono essere effettuati in unica soluzione alla ripresa del termine. |
Quali sono gli aiuti alle imprese agricole
È demandato alla Regione competente il compito di delimitare le aree colpite e di accertare i danni conseguenti. |
Le domande di aiuto per i danni alle strutture aziendali e alle infrastrutture interaziendali dovranno essere trasmesse alla Regione competente (che provvede a istruirle e ad erogare gli aiuti), mentre per i danni alle produzioni agricole le istanze dovranno essere presentate al soggetto gestore Agricat.
Le Regioni potranno richiedere un’anticipazione per erogare le prime risorse alle imprese agricole, necessarie per far fronte alle somme urgenze e garantire la continuità produttiva.
A chi spettano le misure per le imprese turistiche
Anche il comparto turistico è destinatario di misure di sostegno.
In particolare, con l’articolo 17 vengono stanziati 10 milioni per l’anno 2023 per assicurare la ripresa delle attività produttive e di garantire il ristoro dei danni subiti dagli operatori economici del comparto aventi sede operativa nei territori interessati dagli eventi alluvionali.
Le risorse saranno a favore:
– delle attività turistiche e ricettive;
– dei porti turistici;
– degli stabilimenti termali e balneari;
– dei parchi tematici;
– dei parchi divertimento;
– degli agriturismi;
– del settore fieristico;
– della ristorazione.
È demandato ad un decreto del Ministro del turismo, da emanare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il compito di definire i criteri di determinazione, le modalità di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse del Fondo, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato. |
Qual è il termine ultimo per il superbonus 110% per le unifamiliari
Altra misura di particolare rilievo è contenuta al comma 10 dell’articolo 1.
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