“Ero sulla mia barca quando ho sentito un forte tonfo. E ho visto questo signore che era nel bel mezzo del fiume, portato dalla corrente Mentre cercava di nuotate affondava e riemergeva con grida strozzate dal freddo Mi sono tolto la maglia e sono salito sulla barca per cercare di aiutarlo”.
Inizia così il racconto dell’uomo che per primo si è accorto che qualcuno si era gettato nel fiume dal ponte di Villa Fabio. L’episodio si è verificato, come già riportato da IlPescara, nel pomeriggio di venerdì 25 ottobre con una conclusione fortunatamente positiva, ma quei minuti per chi è intervenuto sono stati concitati e difficili a cominciare da chi, d’improvviso, si è trovato di fronte alla scena e cioè la prima persona che si è accorta di ciò che stava accadendo.
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“Ho gridato all uomo di andare sull’altra sponda che c’era una scala”, racconta ancora l’uomo che è volontario della Croce Rossa. Secondo quanto riferito sarebbe anche passata una imbarcazione che però avrebbe proseguito il suo cammino. “Quando è riuscito a salire sulla sponda del fiume ho chiamato il 112”, racconta ancora. “Era stremato, vomitava ed è svenuto”.
A quel punto sono arrivati i soccorsi e cioè carabinieri, vigili del fuoco, 118 e polizia. Ma alla loro visa “si è buttato in acqua di nuovo” per essere poi definitivamente messo in salvo e portato in pronto soccorso. “Se non ci avessi parlato forse sarebbe annegato”, conclude parlando di quei primi minuti in cui a pochi metri dall’uomo che annaspava c’era solo lui che cercava di dargli indicazioni per trovare una appiglio e mettersi in salvo.
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