Dopo una giornata che definire disastrosa è un complimento — tra topi che scorrazzano per i parchi, erba alta che potrebbe tranquillamente nascondere un leone, buche che sembrano crateri lunari e, ciliegina sulla torta, vermi nella mensa scolastica — uno si aspetterebbe che l’Amministrazione comunale si chiuda in un silenzio contemplativo, magari a riflettere sui danni creati, a fare il punto della situazione. Ma no, non la nostra consigliera comunale Angela Schifino. Lei, evidentemente, ha altre priorità.
Che cosa fa, di fronte a tutto questo disastro? Va su Facebook e scrive… degli 883! Sì, avete capito bene. Non un post accorato sui poveri bambini costretti a farsi strada tra le proteine indesiderate a pranzo, né una riflessione sulla qualità della mensa, che ormai sembra più simile a un esperimento di sopravvivenza alimentare che a un servizio per l’infanzia. No, il tema del giorno sono gli 883.
In un post intriso di nostalgia canaglia, la consigliera si lancia in una riflessione sui tempi d’oro della sua gioventù: “La serie sugli 883 sta generando un effetto nostalgia senza precedenti… gli anni delle immense compagnie, i motorini, i Roy Rogers come jeans, le paranoie e la dura legge del gol”. Ah, quei bei tempi in cui il massimo dei problemi era una sconfitta sul campo di calcetto, mica le mense comunali che sembrano prese da un documentario su entomologia e fauna urbana.
Beh, che dire, l’effetto nostalgia lo capiamo, Angela. Anzi, quasi quasi rimpiangiamo pure noi quei tempi. Almeno allora si trattava solo di motorini, amici e film. Non di bambini che rischiano di trovare il loro pranzo ancora vivo nel piatto. E poi, la vera domanda è: era davvero il caso di farci sapere cosa provi per gli 883? Difficile pensare, infatti, che Max Pezzali e soci possano scendere in campo per risolvere la crisi delle mense scolastiche. O che gli “immensi” della compagnia si facciano avanti per tappare le buche che ormai sono diventate monumenti al degrado urbano.
Angela, capiamo il bisogno di evasione, davvero. Soprattutto dopo una giornata in cui l’Amministrazione della sindaca del 75% sembra aver collezionato un record di disastri degno del Guinness dei primati. Ma magari, la prossima volta, invece di riflettere su chi “entrava nelle nostre vite e poi scappava di corsa per non tornare mai”, si potrebbe riflettere su chi resta. Su quei genitori che sono costretti a confrontarsi ogni giorno con una scuola che, tra una buca e un verme, sembra sempre più un campo di battaglia.
C’è stato un tempo, forse anche quello degli 883, in cui i consiglieri comunali e gli assessori, in una giornata così, avrebbero misurato le parole e si sarebbero fatti vedere poco. Molto poco. Di certo non sarebbero andati su Facebook a riflettere sui bei tempi andati, ma sarebbero stati impegnati a cercare soluzioni, magari non spettacolari, ma concrete. Oggi invece, come ben sappiamo, siamo in piena era post-ideologica, dove la coerenza e il buon senso sono diventati optional. Oggi stan tutti su Facebook, a raccontarci le loro nostalgie, mentre dei problemi della città se ne strasbattono alla grande.
E allora forse ci vuole davvero un asteroide. Uno di quelli che ti travolge quando meno te l’aspetti, proprio come gli 883 cantavano nella loro hit “Nord Sud Ovest Est”.
Ah già, giusto, dimenticavamo. Poco più sotto, sempre nel suo profilo, Angela Schifino ci informa di un altro importante traguardo: è stata nominata Consigliera BELC (Building Europe with Local Councillors) per la città di Settimo Torinese. E che fortuna per noi cittadini! Non solo si occupa di nostalgia canaglia, ma adesso rappresenterà anche il nostro comune in un progetto europeo. Cosa potrebbe andare storto?
Con tono solenne, la Schifino ci spiega: “Il progetto BELC ha come obiettivo quello di coinvolgere le comunità e i cittadini su temi europei, incentivare dibattiti su materie relative al futuro dell’Europa e colmare il divario tra le istituzioni dell’UE e i cittadini europei”. Sì, perché è ovvio, se c’è una cosa che i cittadini di Settimo desiderano ardentemente in questo momento è discutere del futuro dell’Europa. Altro che vermi nella mensa, altro che buche: vogliamo colmare il divario tra Bruxelles e il parcheggio a pagamento!
Ironia a parte, la domanda è: come farà Angela a colmare questo divario, se il divario tra lei e la realtà quotidiana dei suoi concittadini sembra già ampio quanto un’autostrada? Forse potrebbe cominciare raccontando alle istituzioni europee cosa è successo oggi a Settimo. Magari intonando una bella canzone degli 883, così per restare in tema. Del resto, tra “La dura legge del gol” e “Gli anni delle immense compagnie”, c’è spazio per una strofa dedicata a come si affrontano le emergenze urbane e sociali.
Anzi, già la immaginiamo: Angela, microfono alla mano, che canta davanti ai burocrati di Bruxelles le gesta di una città dove, tra una buca e un verme, l’unica cosa che non manca mai è la retorica su Facebook.
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