Ravenna risulta essere la terza città in Italia come numero di realizzazioni di solare fotovoltaico nel 2023. In cima alla classifica c’è Roma, poi Padova. A dirlo è la 19esima edizione del rapporto Comuni rinnovabili di Legambiente, presentato ieri nella sede romana del Gse, partner dell’analisi. A Roma sono stati installati 4.890 impianti solari e 32,05 Mw di potenza installata; segue Padova con 1.918 impianti e 15,03 Mw, per arrivare a Ravenna, con 1.519 impianti e 11,07 Mw. Stefano Celati è il titolare della Celati Impianti di Fusignano.
“Il boom del fotovoltaico – spiega l’imprenditore –, è iniziato nel 2021, sia per l’aumento dei costi dell’energia, sia per il Superbonus. Ora è finito, anche se la richiesta resta alta. Ci aspettiamo che la spinta ulteriore arrivi dalle Comunità energetiche e dalla diffusione delle case green”. I bonus garantiti lo scorso anno hanno pesato enormemente sui conti delle aziende. Un esempio, da non prendere alla lettera: “Guardi, se prima installavamo 10 impianti fotovoltaici al mese, nel 2023 sono diventati mille. Dovevamo tenere i clienti fuori dalla porta”. A Celati chiediamo il costo di un impianto fotovoltaico medio. “9mila euro per un impianto da 6 kilowatt. Il 90% degli impianti che installiamo ha questa portata”. Si tratta, aggiunge, “di impianti con una produzione di energia elettrica sovrastimata del 30-40% rispetto al fabbisogno del cliente, perché si guarda in prospettiva”. E guardare in prospettiva significa pensare alla sempre maggiore diffusione di auto elettriche, da ricaricare in colonnine casalinghe, alimentate dai pannelli fotovoltaici. “Gli impianti da 6 kilowatt hanno una vita media di 25 anni. E in generale gli impianti beneficiano di detrazioni fiscali del 50% in 10 anni”. Giuliano Pasi è il presidente regionale degli installatori elettrici di Cna e direttore tecnico della G.E.F. di Fusignano.
“Tutto questo boom di impianti del quale parla Legambiente a me non risulta. Come azienda lo scorso anno ne abbiamo installati 25 a Ravenna, per un valore di 250mila euro, incamerando un credito d’imposta che stiamo smaltendo con l’Agenzia delle Entrate. Tra gli artigiani c’è stato chi ha fatto il passo più lungo della banca, vedendosi rimborsare poi dalle banche solo una parte del credito. C’è stata anche una lievitazione dei prezzi incredibile, c’è chi ha voluto speculare: ci litigavamo i materiali. Tenga conto che le celle fotovoltaiche vengono solo dalla Cina, paese che produce, insieme alla Corea, i chip integrati”. Cna a livello nazionale ha chiesto di introdurre la formula del credito d’imposta anche per le aziende. “Mancano i decreti attuativi: quando arriveranno sarà una bella svolta”. Nel rapporto di Legambiente viene citato il Teatro Alighieri, “ad oggi il primo teatro di tradizione alimentato, per il 25% da energia solare grazie a 156 pannelli da 320 Wp”, esempio virtuoso di edificio in centro storico dotato di pannelli.
l.b.
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