«Il Veneto si distingue come una delle Regioni italiane con la maggiore affluenza turistica: nel 2023 ha registrato oltre 71 milioni di presenze, di cui il 69% rappresentato da visitatori stranieri. Questa straordinaria attrattività si riflette nei nostri numerosi siti UNESCO, tra cui Venezia e la sua Laguna, le Dolomiti, le ville palladiane, i cicli affrescati del XIV secolo di Padova e le Colline del Prosecco: luoghi che rappresentano l’essenza dell’identità veneta e sono i pilastri dell’economia turistica regionale. Il Veneto, infatti, guida la classifica italiana per il turismo culturale e paesaggistico, che rappresenta il 38% degli arrivi regionali, seguito dal turismo balneare con il 33%. Grazie alla sua varietà di offerta turistica, la Regione riesce a distribuire i flussi turistici durante tutto l’anno, mitigando l’impatto sulle singole destinazioni. Tuttavia, le sfide come l’overtourism a Venezia, che ospita il 12% dei turisti italiani su appena lo 0,1% della superficie nazionale, evidenziano l’urgenza di strategie sostenibili per bilanciare la crescita turistica e la tutela del patrimonio. Il nostro impegno va esattamente in questa prospettiva, verso un Veneto Aperto, Attento, Attivo, Attuale. Le 4A sulle quali verte anche l’intero Piano Strategico del Turismo che presenteremo in Giunta regionale».
Con queste parole l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner, ha tracciato il ruolo dei siti Unesco nell’ambito della strategia turistica e all’interno della visione futura della destinazione in occasione della seconda edizione del “Rapporto Strategico sul Turismo Sostenibile ei Patrimoni dell’Umanità”, tenutosi a Castelbrando a Cison di Valmarino. Un evento che ha sottolineato l’importanza di un turismo sostenibile per la valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale, alla presenza di almeno 200 vertici della filiera del turismo nazionale e dei settori collegati e dei principali territori coinvolti.
«Ciò che emerge chiaramente è come il Veneto non sia solo una meta turistica di eccellenza, ma un modello di innovazione e sostenibilità, in grado di coniugare tradizione e modernità – ha proseguito Caner -. La Regione si conferma leader nella promozione di un turismo che sa valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico, coinvolgere e rispettare le comunità locali e garantire un’esperienza autentica per i visitatori di tutto il mondo».
«La gestione dei siti Unesco non può essere, dunque, considerata separata dalla pianificazione strategica delle destinazioni turistiche. Per questo motivo, il Veneto punta su un modello di governance coordinata e sostenibile tutelando, da un lato, i suoi siti Patrimonio dell’Umanità, promuovendo, dall’altro, un confronto internazionale sulle grandi sfide, partecipando e ospitando eventi di rilievo capaci di favorire il dialogo e la promozione come il World Tourism Event e la Borsa Internazionale Siti Patrimonio Mondiale – ha concluso l’Assessore -. Inoltre, sono stati organizzati education tour e fam trip per operatori turistici e stampa, con focus su particolari destinazioni come le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e le aree che ospiteranno le Olimpiadi Invernali 2026».
«Il turismo sostenibile e i Patrimoni dell’Umanità” non è casuale: la Marca Trevigiana con le Colline di Valdobbiadene e Conegliano Patrimonio dell’umanità Unesco, rappresenta un modello capace di dare slancio a tutto il movimento turistico italiano, oltre a quello Veneto che nel 2023 rappresentava già l’apice della classifica nazionale per arrivi e presenze» così il consigliere regionale veneto Tommaso Razzolini, del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni.
«I dati sui flussi turistici nell’area del Conegliano Valdobbiadene sono incontrovertibili e mostrano una crescita significativa, che necessita però di essere orientata sempre più verso la sostenibilità e l’eccellenza dell’offerta. Va sottolineato come tra le destinazioni di punta, le colline di Valdobbiadene e Conegliano, riscuotano sempre maggiore interesse confermandosi come destinazione turistica che cresce di più in Veneto e dove cresce di più la presenza di turisti stranieri (+24,5% nei primi 8 mesi del 2024, il 60% del totale degli arrivi da gennaio a oggi). Una soddisfazione che premia uno dei siti patrimonio dell’umanità Unesco fiore all’occhiello per il Veneto» spiega Razzolini.
«Di questo e di altro si è discusso a Castelbrando, a Cison di Valmarino, dove si sono riuniti i principali attori turistici nazionali e locali, guidati dal Ministro del Turismo Daniela Santanchè, che ha aperto i lavori del convegno. La Marca, con i suoi ripidi pendii tra Conegliano e Valdobbiadene e i luoghi preziosi ricchi di storia nei Comuni circostanti, può beneficiare sempre più di flussi turistici sostenibili e rispettosi del territorio. Questo approccio non solo stimola nuove economie di scala, ma genera anche effetti positivi per le attività locali e le comunità, favorendo interventi volti al miglioramento dei centri urbani, delle strade e dei percorsi pedonali» prosegue il consigliere regionale veneto di Fratelli d’Italia.
«Per continuare a crescere, però, è fondamentale rafforzare la collaborazione tra tutti gli enti coinvolti ed iniziare a parlare una lingua comune. Oltre a puntare puntare alla crescita degli arrivi tra le colline di Valdobbiadene e Conegliano anche nei periodi di bassa stagione, tra novembre e febbraio in particolare, dove l’affluenza risulta ridotta. Solo coì potremo continuare a promuovere e valorizzazione il nostro amato territorio» conclude Razzolini.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui