Sabato col giornalista, già inviato di Rai tre, Giuliano Marrucci a Vicenza, ieri 18 novembre a Lazise nel Veronese col suo collega Sigfrido Ranucci, in terra veneta il mondo dell’informazione è stato oggetto di una riflessione molto approfondita. Se a Vicenza Marrucci (già volto di noto di Report, programma di approfondimento di Rai tre, ideatore di OttolinaTv) ha posto il suo accento sui tabù della stampa in materia di guerra, Ranucci, che di Report oggi è il conduttore, invitato nell’ambito di una rassegna culturale promossa dalla biblioteca lazisiense ha focalizzato la sua attenzione anche su un aspetto differente. Quello delle norme che, a livello nazionale, stanno progressivamente «imbavagliando la libertà di stampa»: a partire dal divieto di pubblicare alcune porzioni di atti giudiziari noti alle parti. «Noi siamo in una situazione brutta» ha sottolineato Ranucci alle telecamere di Vicenzatoday.it. Il giornalista, che tra l’altro è anche il vicedirettore di Rai tre, ha pure spiegato che breve Veneto e Vicentino torneranno sotto i riflettori di Report. Ad ogni modo la serata che ieri sera si è svolta alla Dogana di Lazise davanti a 350 persone, ha tenuto inchiodato l’uditorio per due ore buone dalle 9 alle 11. Stimolato alla discussione dalle domande del collega Luca Telese, Ranucci ha parlato in lungo e in largo del suo ultimo libro, «La scelta». Ma non solo, il vicedirettore ha parlato dei casi più eclatanti della sua parabola professionale: una cavalcata senza pause durante la quale il conduttore di Report non ha fatto sconti. Tra coloro che sono finiti sulla sua graticola c’è l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi. Che aveva accusato Report di avere fabbricato alcuni dossier falsi sul suo conto: accuse, confutate anche in sede giudiziaria, che poi gli si sono ritorte contro: soprattutto dopo la sentenza che ha definitivamente assolto Ranucci. Ranucci, tra le tante h aanche parlato dello scoop che lo rese famoso a livello mondiale. Quando scoprì che durante il bombardamento di Falluja in Iraq, l’esercito Usa, in palese violazione del diritto internazionale, aveva colpito i civili usando ordigni al fosforo. Più nel dettaglio l’evento di ieri è stato promosso dalla municipalità di Lazise con la collaborazione della Fondazione «Aida ets» nell’ambito della rassegna «Lazise fra le pagine».
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