Hanno versato migliaia di euro, ogni anno, per pagare le spese condominiali in un grande complesso residenziale a Prato Nevoso. Quei soldi, però, non sarebbero mai arrivati sul conto corrente gestito dall’amministratrice: per questo la donna, denunciata dagli ex condomini, si trova a rispondere di appropriazione indebita.
In querela si parla di 70mila euro complessivi sottratti alla “cassa”, la Procura ne menziona 18mila nel capo d’imputazione. Somme che comunque sarebbero dovute rimanere nella disponibilità del condominio, una struttura che ospita circa 80 alloggi e macina somme tra i 130 e i 150mila euro all’anno, secondo il revisore dei conti che si è occupato di analizzare le spese. Le irregolarità, ha spiegato in aula, sono emerse dai controlli incrociati tra gli estratti conto e i consuntivi di tre annate condominiali, dal 2017 al 2020. Oltre alla mancata corrispondenza, ha aggiunto la teste, è emersa la presenza di bonifici in favore dell’amministratrice senza pezze giustificative, oppure di fatture identiche indicate in due date diverse: “C’erano pagamenti per un leasing e per la riparazione della carrozzeria di un’auto. Inoltre era stata gestita privatamente la locazione di un condomino per 1.945 euro, senza giustificativo”.
Uno dei condomini ha spiegato di essersi accorto del problema solo quando l’amministratore è cambiato e gli è stato ingiunto di pagare una somma che aveva già versato, per quasi tremila euro. Prima di allora, ha detto, mai nessun problema con la vecchia amministratrice: “Visto anche il rapporto personale instaurato sono rimasto perplesso: più volte mi aveva aiutato a risolvere piccoli problemi di vita quotidiana”. L’uomo ha recuperato tre ricevute dei pagamenti che aveva effettuato in contanti e ha cercato di ottenere un rimborso dall’ex amministratrice: “Ho tentato in tutti i modi di contattarla, fino all’ultimo ho rimandato la querela credendo che lei avesse la volontà di restituire quanto dovuto”.
Chi ha rivisto i conti ha quantificato 31mila euro di trasferimenti indebiti dal conto condominiale, oltre 35mila euro di versamenti in contanti non transitati e poi gli ulteriori ammanchi, da 3.800 euro, che includono il costo della riparazione dell’auto dell’imputata. L’ispettore Rosario Lentini, su delega della Procura, ha acquisito la documentazione bancaria della donna, senza però trovare traccia delle somme sparite: “Le cifre incassate in contanti non erano riversate nemmeno sul suo conto”.
Il 15 aprile è la data fissata per la discussione del caso in tribunale.
Andrea Cascioli
FRABOSA SOTTANA
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