diGiulio Gori
La protesta dei residenti per i posti rubati e per la catena sostituita con una rete di plastica. I volantini sulle auto
«Questa zona era una delle più belle di Firenze, ma lo stato di abbandono in cui siamo finiti la sta facendo diventare sempre più invivibile».
È un atto di accusa verso le istituzioni cittadine, ritenute colpevoli di non vigilare su parcheggi selvaggi, spaccio, spaccate, lavori pubblici, quello che arriva dai residenti della zona di piazza del Cestello, di lungarno Soderini e di Santa Rosa e di Porta San Frediano. Sul lungarno, sui cofani e sui vetri della auto spuntano i fogli lasciati dagli abitanti a chi è senza permesso Ztl: «Come citano i cartelli posti in alto, questi spazi sono riservati ai residenti muniti di permesso. Si chiede di rispettare le norme ed un maggior senso civico. Grazie».
Ma il peggio succede in piazza del Cestello, dove «chi passa da piazza del Tiratorio, arriva sul lungarno, fa retromarcia e parcheggia irregolarmente in piazza», racconta Barbara Sacchi, in rappresentanza di un gruppo di abitanti. E se ora piazza del Tiratoio è inaccessibile per lavori, almeno un’auto su cinque in piazza è comunque senza tagliando.
La residente indica le catene tagliate nei mesi scorsi, per permettere a chi non è in regola di entrare con ancora più facilità: «Il Comune al posto delle catene si è limitato a mettere dei teli di plastica arancione. Ma sono passati mesi e stiamo ancora aspettando che questa situazione provvisoria finisca».
Se per chi abita nella zona la lentezza della macchina pubblica è incarnata dal ponte Vespucci, un cantiere da anni, dalla scorsa estate i giardini del lungarno Santa Rosa sono diventati teatro di spaccio e di consumo di droga: «Quando fa caldo si spaccia di giorno e di notte, ora che è più freddo solo di sera», dice ancora Sacchi.
Ad accompagnarla nel tour c’è il consigliere comunale di Forza Italia, Alberto Locchi, che lì, ai giardini intitolati al partigiano Silvano Sarti, mostra i sacchi a pelo e gli accampamenti dei clochard: «Questa non è solo la spia della mancanza di controlli, ma anche un problema di dignità di queste persone che, nonostante il freddo, sono lasciate a se stesse». Lo spaccio e il consumo di stupefacenti c’è anche poco distante, ai giardini del gasometro di via dell’Anconella, dove di notte il cancello resta aperto e non ci sono lampioni, dove «la sera a nessuno viene in mente di portare a spasso il cane», per dirla con Sacchi, e di mattina i residenti trovano le siringhe abbandonate.
La spia dell’assenza delle istituzioni, secondo i residenti, arriva anche dal camminamento sulle mura di Santa Rosa, su cui sono stati fatti investimenti pubblici, ma che «è sempre inspiegabilmente chiuso».
E se di giorno in viale Ariosto ci sono i parcheggiatori abusivi, che Locchi assicura arrivino fino a 14 in contemporanea, di notte anche qui sono cominciate anche le spaccate alle auto. Che si spandono a macchia d’olio.
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