MONTALTO – E’ fissato per il prossimo 25 novembre un webinar gratuito dal titolo “Verso uno spazio collaborativo per le Comunità Energetiche Rinnovabili nel Lazio”, organizzato dalla Camera di Commercio Rieti-Viterbo e Anci Lazio. Un incontro importante per discutere proprio delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer), che il comitato “No al fotovoltaico selvaggio” accoglie con interesse ma anche con una certa dose di rammarico.
«Saremo presenti per portare il nostro punto di vista e ribadire una verità che appare oggi evidente: questi dibattiti dovevano precedere l’avanzata massiva del fotovoltaico selvaggio nella Tuscia – sottolineano dal comitato – Troppo spesso, la cosiddetta transizione energetica è stata piegata agli interessi dei grandi colossi industriali, che hanno visto nei nostri territori solo una fonte di profitto, ignorando le peculiarità paesaggistiche, agricole e culturali che ci distinguono».
Una transizione energetica mal interpretata
«La transizione energetica – sostiene il comitato – avrebbe dovuto basarsi su un modello radicato nelle comunità locali, in cui le Cer rappresentano l’unico paradigma sostenibile. Queste comunità sono infatti strumenti che permettono di democratizzare la produzione e il consumo di energia, creando benefici economici, sociali e ambientali per chi vive il territorio, non per le multinazionali. Invece, abbiamo assistito a un’invasione di progetti industriali di fotovoltaico selvaggio, realizzati spesso senza un reale coinvolgimento delle comunità, con impatti devastanti sul paesaggio e sulle attività economiche locali, in particolare quelle agricole».
Il ruolo del webinar
«Il webinar del 25 novembre – commenta il comitato – sarà un’occasione utile per discutere delle Cer e delle sfide legate alla loro implementazione, ma resta il fatto che questi dibattiti arrivano tardi. Come comitato, porteremo al centro dell’incontro alcune riflessioni fondamentali: 1. Stop al fotovoltaico selvaggio: La speculazione sui nostri territori deve cessare. 2. Promuovere solo le Cer: La transizione energetica deve essere basata esclusivamente su modelli di autoproduzione e autoconsumo, come le Cer, che rispettano le comunità locali e il loro ambiente. 3. Coinvolgimento reale delle comunità: Non si può parlare di sostenibilità senza ascoltare chi vive e lavora nel territorio».
Una richiesta alle istituzioni
«Riconosciamo l’importanza di eventi come questo, ma chiediamo alle istituzioni un impegno concreto affinché le decisioni future siano prese con una visione a lungo termine. Serve un piano regolatore per l’energia, che ponga limiti chiari all’espansione di impianti industriali e che incentivi le Cer come modello di sviluppo primario. Saremo presenti al webinar non solo per ascoltare, ma per esprimere la nostra voce – concludono dal comitato contro il Fotovoltaico Selvaggio Montalto e Pescia- La Tuscia ha già pagato un prezzo troppo alto in nome di una transizione energetica mal interpretata. È tempo di cambiare rotta, di mettere al centro le persone, il territorio e un modello di sviluppo che guardi al futuro con responsabilità e rispetto».
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