La richiesta: moratoria ai tagli per i Comuni alluvionati. Tutte le voci di spesa
«È un bilancio di tenuta sociale». Così il sindaco Matteo Lepore ha definito il bilancio di previsione 2025-2027 che inizierà il suo iter fino all’approvazione in consiglio comunale entro il 31 dicembre.
«Il Comune ha deciso di investire risorse proprie per mantenere la coesione sociale, nonostante i tagli che arriveranno anche quest’anno dal governo e nonostante la spesa sul personale e lì’approvvigionamento dei materiali di ogni genere», ha spiegato ieri il primo cittadino insieme all’assessora Roberta Li Calzi e ai dirigenti di Palazzo d’Accursio. In sostanza: non verranno aumentati i tributi per i cittadini, tranne un «ritocco» con fini organizzativi, ha precisato il Comune, alla tariffa dei nidi solo per chi chiederà la frequenza dalle 17,30 alle 18. Previsto invece un aumento della tassa di soggiorno per l’anno prossimo, visto che «per il Giubileo 2025 — ha spiegato Palazzo d’Accursio — il governo ha deciso di permettere ai Comuni di aumentarla fino a 2 euro».
Sul bilancio del 2025, che ammonta a oltre 1,5 miliardi, Lepore ha sottolineato ieri come incidano in maniera significativa le politiche di Roma, in primis la spending review che implica un taglio di 3,6 milioni, ma anche il taglio di 4,9 milioni sul Fondo di solidarietà comunale. Non solo: «La nuova legge di Bilancio ancora in discussione — avverte Lepore — promette ulteriori sacrifici per i Comuni sia per la spesa corrente che per gli investimenti». Per questo il primo cittadino, a nemmeno un mese dall’alluvione che ha messo in ginocchio diverse zone della città, visto l’esborso in somma urgenza di 3,4 milioni per tamponare intanto la spesa per le misure d’emergenza («risorse che non sappiamo se saranno coperte», ha detto) chiede che Roma dispensi il Comune di Bologna come gli altri Comuni dell’hinterland alluvionati dalla spending review.
Ma non è finita la lista dei segni meno nel bilancio di Palazzo d’Accursio: -5,4 i milioni sul recupero degli arretrati Imu e Tari e sono stati esborsati 19 milioni in più in gran parte per il rinnovo dei contratti del personale dei vari settori. «A livello nazionale — rivendica il sindaco — si mettono le firme e poi a pagare siamo noi, tra i pochi Comuni ad aver inserito a bilancio queste previsioni» senza passare per un accordo sindacale. La somma finale, fa i conti Lepore, si aggira quindi sui 36 milioni ed è questa cifra «a cui abbiamo dovuto far fronte per chiudere il bilancio, una cifra molto importante, ma il Comune riesce a trovarla senza diminuire i servizi sociali ed educativi, anzi, facendo dei passi avanti sulle liste di attesa per i nidi e il supporto alla disabilità». Ed è su questo punto in particolare che ha posto l’accento ieri Lepore: «Aumentiamo la risposta sulla disabilità nelle scuole e nei centri estivi che per noi sono un servizio pubblico».
E poi c’è la manutenzione delle strade su cui Lepore ieri ha sottolineato l’impegno: «Mi ero impegnato a triplicare i fondi e passiamo quindi dai 9,7 milioni del 2022 ai 23,7 del 2025. Avevo promesso di riempire le buche nelle strade e sistemare i marciapiedi, la dico semplice, ma è un obiettivo importante soprattutto pensando alle categorie più fragili». Alla voce lavori pubblici, poi, restano a budget i 40 milioni per il restyling del Dall’Ara.
A portare una boccata d’ossigeno al bilancio è la tassa di soggiorno che si prevede aumenti di 3,9 milioni nel 2025 arrivando a 18 milioni, anche grazie alla possibilità data da Roma di aumentarla per il Giubileo. «Sul come e il quanto — ha precisato Li Calzi — ci riserviamo di sentire gli operatori del settore». Restano invariate le entrate dell’Imu, anche se (sempre causa Roma) il Comune non potrà più garantire le agevolazioni in maniera capillare e sono confermate le aliquote della Tari. Mano tesa per Tari e Canone unico patrimoniale sui dehors agli esercizi commerciali che si affacciano sui cantieri della linea verde: anche per loro, come per le attività sulla linea rossa, previsti gli sgravi.
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