“Occorre accelerare su offshore e comunità energetiche. La provincia di
Rimini produce il 34% del suo fabbisogno complessivo di energia. E di questo solo il 23% viene da fonti rinnovabili”. E’ il segretario della Fiom provinciale Daniele Baiesi, a snocciolare i numeri non esaltanti delle risorse green del Riminese. Parlando di offshore si riferisce ai due progetti di parchi eolici al largo di Rimini e Ravenna. Riguardo alle comunità energetiche segnala che sono 14 i progetti in provincia e la Cgil, insieme ad Acer, Comune e associazioni, “intende fare da traino per un comunità energetica nel quartiere” (storicamente la sede è in via Caduti di Marzabotto). Con le aziende alle prese con le tre transizioni digitale, energetica e ambientale-climatica, il sindacato affronta per la prima volta anche il tema dell’intelligenza artificiale, che va accompagnata da percorsi di formazione continua per i lavoratori e da una contrattazione anche a livello aziendale. “Serviranno nuove figure e professionalità ma al momento è difficile anche solo cercarle”, conclude Baiesi. In continua trasformazione, rileva Giancarlo Santoni, Slc-Cgil, è anche il sistema delle telecomunicazioni, tuttavia l’Emilia Romagna è “indietro sulla cablatura e
Rimini non rientra nelle prime 10 province italiane per percentuale di traffico dati medio su linea fissa, per numero di centrali con l’accesso in fibra e per percentuale di copertura delle abitazioni con l’ultra broadband”. Non solo: rimangono diverse zone industriali e pubbliche del territorio non ancora servite dall’infrastruttura, “con conseguenti ritardi a scapito della digitalizzazione per la popolazione e per l’innovazione disponibile”.
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