BOLZANO. A ottobre l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività – Nic con tabacchi – registra a Bolzano una diminuzione dello 0,1% rispetto allo scorso settembre, mentre rispetto a ottobre 2023 segna più 2% (lo scorso settembre questo valore annuale era ancora pari a più 1,8%), l’equivalente per una famiglia media di 579 euro.
Sul podio delle città più care dietro Bolzano si piazzano Roma (+ 1,5) e Trento (+1,3%, pari a 383 euro in più). La città meno cara è invece Aosta, dove il risparmio è stimato in 52 euro a famiglia (-0,2%).
In testa alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +1,6%, la più alta d’Italia, il Trentino Alto Adige che registra a famiglia un aggravio medio pari a 455 euro su base annua e che. Segue il Lazio, dove la crescita dei prezzi dell’1,4%, la seconda più elevata, implica un’impennata del costo della vita pari a 342 euro, terza la Liguria, +1,1% e un rincaro annuo di 256 euro.
La regione più risparmiosa è la Valle d’Aosta, l’unica regione in deflazione, -0,2% pari a -52 euro, seguita dalla Basilicata (+0,1%, +21 euro). Medaglia di Bronzo per il Molise (+0,4%, +83 euro).
Il maggiore incremento congiunturale (ovvero rispetto al mese scorso) si registra nella divisione Prodotti alimentari e bevande analcoliche (più 1,7%), seguita da Istruzione (più 1,5%) e da Abitazione, acqua, elettricità, e combustibili (più 0,5%).
In ribasso rispetto allo scorso settembre si segnalano le divisioni Servizi ricettivi e di ristorazione (meno 0,9%), Trasporti e Comunicazioni (entrambi meno 0,6%). Nessuna divisione è rimasta invariata rispetto a settembre.
Il maggiore incremento tendenziale (ovvero rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) si registra a ottobre 2024 nella divisione Servizi ricettivi e di ristorazione (più 4,4%), seguita da Altri beni e servizi (più 3,3%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (più 3,1%) e Bevande alcoliche e tabacchi nonché Servizi sanitari e spese per la salute (entrambi più 2,7%).
In ribasso rispetto a ottobre 2023 sono le Comunicazioni (meno 6,8%) e i Trasporti (meno 1,8%).
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