L’emendamento alla legge di bilancio presentato dalla FdI Alice Buonguerrieri: è una norma di civiltà
Ai suoi parlamentari Renzi raccomanda di «non fare nessun fallo di reazione» sull’emendamento alla manovra presentato dalla FdI Alice Buonguerrieri, quello per limitare i compensi per lavori all’estero dei politici, e che è stato interpretato come una mossa contro il leader di Iv.
Dunque, nessun «fallo di reazione», anche se Renzi è convinto, e lo dice ai fedelissimi, che sia «una norma inventata da Mantovano contro di me perché ormai, tra me, lui e Meloni è guerra aperta». E il leader di Iv ricambia la «cortesia»: oggi Francesco Bonifazi presenterà alla Camera un’interrogazione in cui si chiede conto di tutti i regali ricevuti finora dalla premier durante il suo mandato. Come è noto c’è un tetto per quei doni e Italia viva vuole sapere se è stato superato. L’interrogazione, neanche a dirlo, è rivolta proprio a Mantovano.
Ma l’autrice dell’emendamento in questione nega che la sua sia una mossa contro l’ex premier: «La mia — spiega — non è una norma ad personam o anti-Renzi, ma è una norma di civiltà. Un rappresentante della Repubblica non può essere a libro paga di un soggetto pubblico o privato estero». Buonguerrieri ricorda poi che anche il M5S nel passato aveva preso un’iniziativa simile e formula un auspicio: «Mi auguro che il mio emendamento venga votato da tutto l’arco parlamentare».
In molti, però, a cominciare da Giuseppe Conte, che certo non può dirsi amico di Renzi, ritengono che quella norma sia inammissibile. «Mi sembra uno specchietto per le allodole, un elemento di distrazione perché c’è il sospetto di inammissibilità», sottolinea il presidente dei 5 Stelle. Lo pensano anche a Iv. «Inammissibile? Vedremo», replica la deputata di FdI.
Renzi, comunque, ha intenzione di dare del filo da torcere a Meloni. Ieri è stato a Bibbiano e ha invitato provocatoriamente la premier a chiedere scusa ai cittadini di quel comune: «Meloni qui ha portato avanti un’aggressione mediatica e giustizialista squallida». E la settimana prossima Iv presenterà alla Corte dei conti una denuncia per danno erariale per la seconda «spedizione» in Albania.
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