Da una parte dover scongiurare il pignoramento di case già pagate, dall’altro evitare la definitiva messa all’asta. Due necessità distinte ma simili, all’interno dello stesso piano di zona, hanno spinto M5S e Pd, insieme agli altri partiti di maggioranza e opposizione, a unirsi per mandare un messaggio al sindaco Roberto Gualtieri e al suo assessore al Patrimonio, Tobia Zevi: “Le case non si toccano”.
Il piano di zona decaduto
Il 23 ottobre era stata approvata già una mozione, a firma Virginia Raggi e Antonio De Santis, che si riferisce alle case costruite dalla cooperativa “Forze Armate – Santa Barbara” in via Decimomannu. In quel caso, l’aula ha chiesto al Campidoglio di non rifarsi sugli assegnatari del risarcimento da riconoscere alla banca Monte Paschi di Siena con la quale la cooperativa (fallita) aveva stipulato i mutui.
Il pressing dei legittimi assegnatari
I cittadini di Monte Stallonara sono poi tornati alla carica, presenziando dentro e fuori l’aula “Giulio Cesare”, anche durante la settimana in corso. Motivo? Era all’ordine del giorno una seconda mozione, sempre a firma Raggi-De Santis, stavolta riguardante la cooperativa “Acli Castelli Romani Seconda”, tra quelle raggiunte dalla decadenza del piano di zona deciso dall’aula consigliare nel 2021, quando era proprio Raggi ad amministrare la Capitale. L’atto è stato approvato anche questa volta all’unanimità.
Raggi-De Santis: “Nostra posizione fondata”
“Dimostra la fondatezza della nostra posizione sul tema – commentano i due consiglieri – e conferma la bontà dell’azione avviata nella scorsa consiliatura a tutela dei cittadini truffati dalle cooperative e a lungo ignorati da Roma Capitale. La situazione è gravissima e insostenibile: parliamo di inquilini che, nel corso degli anni, hanno pagato le loro case alle cooperative o ai loro intermediari e che adesso rischiano di vederle messe all’asta perché quelle stesse cooperative, violando le convenzioni sia con la Regione Lazio che con Roma Capitale, hanno acceso illegittimamente mutui presso banche che adesso hanno avviato i pignoramenti nonostante la Regione Lazio e Roma Capitale – divenuta proprietaria degli alloggi – abbiano revocato i finanziamenti pubblici concessi e annullato le convenzioni”.
La seconda mozione chiede alla giunta di incaricare l’Avvocatura di “presentare, nel giudizio esecutivo per conto di Roma Capitale, un’istanza cautelare volta a fermare la messa all’asta delle case”. Cosicché “si eviterebbero futuri e inevitabili contrasti di giudicati e si tutelano i legittimi diritti dei soggetti assegnatari”.
Nel frattempo, Yuri Trombetti del Pd ha convocato per il 29 novembre una commissione Patrimonio a riguardo, per fare il punto della situazione sul piano di zona revocato e sulle decisioni prese da parte dell’amministrazione capitolina.
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