Pronti i bandi del Comune per i contributi a fondo perduto alle imprese palermitane che mantengono la pulita la città, investono negli antichi mestieri, aprono un’insegna nei mercati storici, o tra piazzale Ungheria e via Maqueda (nel tratto tra i Quattro Canti e la stazione centrale) e poi ancora assumono donne, under 40 o disabili. Quattro linee di intervento, che l’area Suap dell’assessorato alle Attività produttive guidato da Giuliano Forzinetti, ha stanziato per un totale di un milione di euro.
Fino a 30 mila euro a chi investe negli antichi mestieri
La prima linea di intervento riguarda le nuove imprese che intendono puntare tutto sugli antichi mestieri. Il Comune erogherà il 70% dell’investimento, fino a 30 mila euro, a sarti, modellisti, biciclettai, calzolai, ceramisti, coltellinai, affilatori, arrotini, corniciai, accordatori, costruttori o riparatori di strumenti musicali, designer di articoli di bigiotteria, fabbri, ramai, tornitori di metallo o legno, falegnami, ebanisti, giocattolai, magliai, marmisti, mosaicisti, ombrellai, orologiai, parruccai, restauratori, rilegatori, riparatori di elettrodomestici, apparecchi elettronici, macchinari e utensili, serramentista, produttore di casseforti, stiratori, tappezzieri e vetrai.
Il sostegno lo darà attraverso l’acquisto, il leasing, il noleggio di nuovi macchinari, attrezzature e impianti utili all’attività. Il bando è aperto anche a chi vuole investire nei mercati storici (tra Capo, Ballarò, Vucciria o Borgo Vecchio), a piazzale Ungheria e in via Maqueda, nel tratto compreso la stazione centrale e i Quattro Canti, a chi nella compagine societaria (anche in qualità di dipendenti) avrà almeno il 20% di donne, o almeno il 30% di under 40 oppure ancora un diversamente abile.
Contributi a fondo perduto agli imprenditori che tengono pulita la città: il Comune lancia la sfida
Il 100% dell’investimento per chi mantiene pulita la città
In arrivo contributi anche per gli imprenditori attenti all’ambiente. In virtù di un “patto civico” con il Comune, la seconda linea di intervento mette in ballo fino a 25 mila euro (sarà coperto il 100% dell’investimento) per l’acquisto di mini isole ecologiche smart e innovative. A poterne beneficiare saranno ristoranti e food truck (camioncini che vendono cibo), catering, bar, pub e ogni altra attività simile senza cucina. Chi fa domanda deve essere iscritto al Registro delle imprese da almeno sei mesi dalla data di presentazione e deve trovarsi nel quadrilatero della movida: dunque tra via Maqueda, via Principe Belmonte, piazzetta Bagnasco, via Emerico Amari, via Isidoro La Lumia, via Maccheronai, piazza San Domenico, piazza Castelnuovo e nelle vie intorno. Chi riceverà il contributo, dovrà rispettare la corretta gestione dei cassonetti tecnologici.
Diecimila euro a chi ha già una attività o ha chiuso un’attività dopo richiesta di pizzo
Non mancheranno contributi anche per chi ha imprese del centro storico già esistenti. Il Comune copre fino al 70% dell’investimento, tradotto in un corrispettivo massimo di 10 mila euro ciascuno, anche se la dotazione finanziaria complessiva è di 375 mila euro. L’amministrazione, con una terza linea di intervento, vuole sostenere le attività per l’acquisto di nuove attrezzature e tecnologie per migliorarne la competitività, favorire una transizione verso la green economy e garantire la sicurezza e il decoro urbano attraverso il collegamento alla “control room” della polizia municipale. Tra le spese ammesse l’acquisto di nuovi arredi, software gestionali, impianti fotovoltaici, pedane o rampe, ma anche ammodernamento degli impianti o sviluppo di un piano di comunicazione (tipo progettazione di un logo aziendale o di un sito e-commerce).
Infine, non mancheranno contributi straordinari (una tantum) alle vittime di racket da parte di Cosa nostra. L’amministrazione vuole dare continuità all’impegno che tutti questi imprenditori hanno messo nella battaglia per la legalità: ben 5 mila euro a chi ha subito estorsioni o danneggiamenti, che salgono a 10 mila euro se l’attività è stata chiusa o trasferita dopo una o più denunce grazie alla quarta linea di intervento stanziata.
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